"Devi morire un po' di volte, prima di
iniziare a vivere davvero."Charles Bukowski
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-Eva's Pov-
"Today is gonna be the day that they're gonna throw it back to you by now you should've somehow realized what you gotta do
I don't believe that anybody feels the way
I do about you now..." era sul letto distesa, zuppa di sudore e bianca come un lenzuolo.Guardava un punto fisso nel vuoto e con un filo di voce cantava come in una sorta di ipnosi."Backbeat, the word was on the street, that the fire in your heart is out
I'm sure you've heard it all before but you never really had a doubt
I don't believe that anybody feels the way
I do about you now..." erano ore che andava avanti così, che diavolo le avevano dato? Forse qualche tranquillante..." tesoro se solo potessi avvicinarti e liberarmi.." i bastardi per chissa' quale motivo, mi avevano legata al letto."Cristo.." imprecai sotto voce, per fortuna mi avevano legato solo le mani, i piedi erano liberi, dovevo trovare qualcosa di appuntito che mi permettesse di aprire queste dannate manette. "Piccola...ho bisogno di te...devi darmi una mano" lei continuava a cantare senza degnarmi della minima attenzione. Notai che le braccia erano praticamente buttate a caso sul materasso, come se non facessero parte del suo corpo e le gambe non erano da meno. A quel punto capii e il mondo mi crollo' addosso...non era nessun tipo di tranquillante...era
vera..purissima..letale..droga, "oh mio Dio...bambina ma che ti hanno fatto?" A quel punto cominciai a metabolizzare il fatto che me la sarei dovuta sbrigare da sola, dovevo muovermi e aiutarla a riprendersi..Lei intanto continuava il suo piccolo concerto, mentre io vidi in lontananza la mia spilla, doveva essermi caduta quando quello scimmione mi aveva trascinata fuori.. per questo non riuscivo a trovarla.
Cercai di recuperarla con il piede ma era troppo lontana, mi allungai, cadendo quasi dal letto e riuscii a sfiorarla con un dito.
Mi sporsi ancora un'altro po', ignorando il bruciore dovuto alle manette che segavano la mia carne. Riuscii a trascinarla verso di me,con non poca fatica l'afferrai con le dita dei piedi e cercai di poggiarla in un punto del letto dove sarei riuscita a recuperarla con la bocca.La cosa era estremamente difficile..quasi impossibile. In quel momento la porta si spalancò e il mio cuore perse un battito, ripresi a respirare quando davanti a me comparve la figura di Caroline che spingeva il suo solito carrellino. Lei cercava di farsi gli affari suoi, non avrebbe detto nulla, restai ferma a guardarla "vedo che la piccola di casa si è data al canto.." lo disse quasi arrabbiata, segno che sapeva..e la cosa non la rendeva molto felice.
Quando si girò a guardarmi, la sua attenzione fu subito attirata dai miei piedi. Restai lì immobile, lei si avvicinò e si piegò sulle ginocchia, raccolse la spilla e se la rigiro' tra le mani "cara credo ti sia caduta questa bellissima spilla..non voglia mai che per un po' di distrazione tu la perda .." si allungò e me la mise in una mano, mi accarezzo' il viso e sorrise per poi lasciare la stanza.
"I said maybe, you're gonna be the one that
saves me..
And after all, you're my wonderwall
I said maybe, you're gonna be the one that
saves me..
And after all, you're my wonderwall
I said maybe, you're gonna be the one that saves me..
you're gonna be the one that saves me
you're gonna be the one that saves me.."Per un attimo mi soffermai a guardarla.. che male aveva mai fatto quella ragazza? Perché doveva pagare per altri? Io almeno avevo la mia buona dose di colpe, ma lei...
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Paradiso+Inferno
RomanceEra così con lui, il mondo girava al contrario e tutto ciò che prima aveva un senso ad un tratto perdeva di significato. Sul suo viso apparì il solito sorriso strafottente che mi destabilizzava"cosa ti turba Giulienne?" Accarezzò con la lingua il mi...