Non promettersi niente forse è la più vera delle promesse .
Charles Bukowski
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-Grabriel's Pov-
Ero di spalle per non guardarla...questa strana sensazione di vulnerabilità mi faceva sentire debole ed io non lo ero, non volevo apparire fragile ai suoi occhi.
Diedi un'occhiata veloce alle mie spalle e notai che era davanti alla porta intenta ad andarsene, contemporaneamente sentii degli spari accompagnati da urla strazianti provenire dal piano inferiore. Mi precipitai dentro, lei si voltò a guardarmi allarmata, "ma che diavolo sta succedendo?" La voce le tremava, la presi per le spalle " non muoverti da qui per nessuna ragione al mondo.. " lei fece no con la testa "no..vengo con te.." era spaventata a morte e conoscendo il suo temperamento selvaggio incline alla disobbedienza, la presi di peso su una spalla "Gabriel ma che diavolo..." si dimenava come un ossessa, entrai in bagno per poi poggiarla sul pavimento, lei mi osservava confusa.Presi ad arretrare e lei capì subito le mie intenzione,cercò di mettersi in piedi il prima possibile ma io fui più veloce. Mi catapultai fuori chiudendola dentro, sentivo dall'altra parte tutta la sua frustrazione mentre prendeva a calci e pugni la porta "Gabriel dannazione..apri questa porta.." ignorai le sue suppliche e velocemente raccolsi i miei pantaloncini dal pavimento, una volta infilati abbandonai la stanza senza badare che ero a piedi nudi, ero praticamente una furia...non sapere cosa stava accadendo mi destabilizzava e questo mi rendeva un essere privo di controllo.
Scesi le scale il più in fretta possibile, vidi la porta spalancata e subito cercai di precipitarmi fuori ma fui bloccato dalla figura di Damon che rientrava imprecando e trascinando qualcuno per un braccio "Eri già stato avvertito brutto sacco di merda". Subito dietro di lui apparve la figura di Al che si passava un fazzoletto di stoffa sul viso per levare le macchie di sangue che ricoprivano anche buona parte della sua camicia.
"Cosa cazzo sta succedendo? Dove sono gli altri?" Al si voltò a guardarmi poi rispose "Ian è fuori con Simon a cercare di caricare i cadaveri sul furgone per farli sparire". Cadaveri?..di cosa stava parlando?
"Ci hanno fatto un agguato Gabriel...non sono arrivati oltre il giardino...per fortuna quella Eva si è trascinata tutte le ragazze dall'altro lato della villa, sono nella piscina al coperto, se fossero state qui si sarebbero fatte davvero male...in più la cara zietta avrebbe scoperto tutto" aveva il fiato corto e sembrava seriamente preoccupato, per fortuna da quel lato della villa era difficile percepire un qualsiasi tipo di rumore che provenisse da qui, dovevo ammettere che questo posto era davvero sproporzionato in fatto di grandezza, ma davvero ben progettato.
"Brenda è andata a controllare se le altre si siano accorte di qualcosa e per intrattenerle, poverina stava attraversando il giardino quando è successo, ci ha quasi rimesso le penne. Però è una tosta subito si è ripresa"
Per quello l'avevo scelta, già mi accorsi allora che era una con le palle.Poco dopo Al continuò spiegandomi cosa era successo,"questo rifiuto umano ha cercato di liberare i prigionieri...quando li abbiamo raggiunti ha dato l'ordine ai suoi uomini di ucciderli tutti, credo che volesse eliminare ogni possibilità di farti arrivare a quel fantasma. Per nostra fortuna quel figlio di puttana di Sam è sopravvissuto...quel fottuto bastardo è stato sfortunato..." camminava avanti a me, Damon si fermò nel salone ed io vidi finalmente di chi si trattasse..
"Domingo Benitez.." mi uscì in uno sbuffo, ero stanco di lui.
Sputava sangue impaurito ed io proprio non capivo perché diavolo si fosse messo in una situazione del genere se si cagava così tanto sotto per la paura.
"Giuro non volevo...mi ha messo con le spalle al muro.." diceva cose senza senso per salvarsi il culo, "ah si? Anche quando hai tentato di corrompere me eri con le spalle al muro?? O quando ti sei messo in contatto con quel fantasma??? O quando poco fa hai cercato di ammazzarci????" Damon lo strattonava urlando come un pazzo.
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Paradiso+Inferno
RomanceEra così con lui, il mondo girava al contrario e tutto ciò che prima aveva un senso ad un tratto perdeva di significato. Sul suo viso apparì il solito sorriso strafottente che mi destabilizzava"cosa ti turba Giulienne?" Accarezzò con la lingua il mi...