Chapter 36

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A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro.

Charles Bukowski

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-Gabriel's Pov-

Che cosa mi era preso prima?...che mi era saltato in mente?!....perdere il controllo così, come un ragazzino in piena pubertà che sbava alla vista di una bella figa... perché lei questo era per me...oh no?..

A chi volevo darla a bere, lei era molto di più...la realtà era che neanche io sapevo dove collocarla,l'unica cosa che sapevo e di cui ero certo...era che lei mi apparteneva, nessuno poteva averla...soltanto io potevo. Nessuno poteva toccarla se non il sottoscritto,avrei smembrato chiunque lo avesse fatto o solo pensato...

L'acqua accarezzava il mio corpo mentre cercavo in tutti i modi di non pensare a lei..mi sarebbe ritornato duro e questo era un fottutissimo problema. Mentre mi rilassavo sotto la doccia, sentii un rumore strano provenire dalla stanza...poi da un unico rumore ne partirono altri mille..."ma che cazz..." mi precipitai fuori, ero nudo e bagnato...

Lo show ebbe inizio...

Era tutto sotto sopra, l'ansia mi colpì subito...dov'era Giulienne?
Mentre setacciavo la stanza, presi la mia glock  prima depositata nel cassetto del comodino, adesso adagiata sul pavimento...in quell'istante un rumore quasi impercettibile mi fece scattare sull'attenti, puntai la pistola nella direzione da cui proveniva e mi ritrovai una Giulienne che mi osservava con un espressione totalmente assente...non sapendo si trattasse di lei avevo la pistola ad un centimetro dalla sua fronte e non sembrava per niente spaventata.

L'abbassai quasi subito mentre lei non si mosse di un centimetro, "Giulienne?!stai bene?" Non capivo il perché di quel comportamento, che le era successo? Sembrava morta...ma respirava ancora. Mi avvicinai piano a lei che non mi levava gli occhi di dosso "cosa è successo qui?" Non ricevetti nessuna risposta, quando il mio petto si attacco' al suo...i nostri sguardi si incatenarono, cercai con tutto me stesso di scavare nel suo per capirci qualcosa...ma niente, sembrava di guardare in un pozzo di cui non sarei mai riuscito a vedere il fondo...

"Giulienne?" La chiamavo come se non fosse lì e la stessi cercando...poi mi colse alla sprovvista e parlo' ma non fu questo a sorprendermi del tutto, ma ciò che disse...
"Tu brucerai all'inferno...sei un maledetto...ma lo sono io più di te, perché perfino adesso ti amo da morire, mentre invece dovrei desiderare la tua morte..." restai senza fiato, le sue parole arrivarono come un pugno che risvegliò la bestia.

Il King era di nuovo qui a difendermi "ah si? Eh quando saresti arrivata a questa conclusione? No sai perché è un bel po' che cerco di fartelo capire..." le rispondevo a muso duro, finalmente sembrò abbandonare quello stato di trans e sgrano' gli occhi, continuai a colpirla con le mie parole velenose "hai combinato tu questo cazzo di macello ragazzina? Se è così...prima che mi incazzi sul serio e ti faccia un bel buco in fronte, rimetti tutto apposto" la oltrepassai urtandola con la spalla e facendola barcollare.

Intuivo che trattandosi di Giulienne non sarebbe finita così... accadde tutto velocemente...troppo velocemente.
Mi aggredì alle spalle, si aggrappò al mio collo urlando e scalciano...colto del tutto alla sprovvista, inizialmente persi per un momento l'equilibrio barcollando a destra e a manca, lei continuava a scalciare mentre io presi a girare su me stesso cercando di afferrarla. Non sapevo come liberarmi senza farle del male, la mia paura più grande era che il King le avrebbe fatto male...non io...

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