"La tristezza è causata dall'intelligenza.
Più comprendi certe cose e più vorresti non comprenderle."Charles Bukowski
~~~
-Giulienne's Pov-
"Lasciami maledetto idiota" urlavo e mi dimenavo ma l'energumeno faceva finta di non sentirmi, senza il minimo sforzo mi trascinava lungo quel maledetto corridoio che chissà dove portava.
Si sentiva la gente urlare, era il caos più totale, i rumori degli spari erano sempre più frequenti, cosa diavolo stava succedendo? Mentre venivo trascinata vidi di fronte a me Damon incattivito che caricava un'arma seguito da Ian. Ci venivano incontro a passo svelto, Damon prosegui' ignorandomi totalmente mentre Ian si soffermò un'attimo facendo segno al tizio che mi trascinava di fermarsi "Ian ti prego portami da lui" ero disperata,"No Giulienne! Adesso ascoltami, devi uscire da qui è pericoloso" il panico era dipinto sul suo volto "no ti prego" senza darmi ascolto fece cenno al tizio di portarmi via "nooo Ian ti pregooo" a quel punto i miei piedi lasciarono il pavimento segno che ero stata presa di peso e portata via con la forza.Vidi la sua figura scomparire dietro l'angolo che portava al salone principale. Sentii l'aria fresca della sera pungere la mia pelle, eravamo sbucati in un giardino dove erano parcheggiate tutte le auto. Improvvisamente sentii un rumore assordante e cademmo come due sacchi di patate,sentivo la guardia lamentarsi sotto di me a quel punto mi sollevai velocemente, quando mi voltai la scena che mi si presentò davanti mi fece mancare il respiro.
L'uomo che aveva cercato di salvaguardare la mia vita era a terra in una pozza di sangue, non sapevo che fare e la cosa peggiore era che non sapevo da dove fosse partito quel proiettile.
Mi guardai intorno allarmata, una figura vestita di nero si avvicinava a passo lento, non riuscivo ad identificare il volto di quell'uomo ma capii subito che non prometteva nulla di buono.Un'altra rumore assordante mi fece sobbalzare e l'uomo vestito di nero cadde a terra, mi voltai e lo vidi,"Gabriel" sospirai sollevata e spaventata, corsi verso di lui e lo abbracciai, sussultò e mi allontanai subito "che hai?" Non portava più la giacca e i suoi capelli erano scompigliati, sembrava dolorante e quando abbassai gli occhi capii il perché "guardami negli occhi" non lo ascoltai, continuavo a fissare il suo braccio ferito. Delle lacrime uscirono incontrollate " sei ferito" lui getto l'arma a terra e mi sollevo il volto con le dita "non è nulla di grave, adesso dobbiamo andare via di qui, è tutto finito non aver paura" tremavo come una foglia, lui si avvicinò e mi bacio con dolcezza, quando si staccò sorrise "nessuno può uccidere questo re, stasera ne hanno avuto la conferma"non sapevo a cosa si riferisse, volevo solo andarmene da quel posto.
Poco dopo ci raggiunsero Damon e Ian, " Al sta bene, anche gli altri invitati a quanto pare,però abbiamo perso molte delle nostre guardie e qualche cameriere è stato colpito di striscio" Ian aveva il fiato corto come uno che aveva appena corso in una maratona, "quei figli di puttana se la sono vista davvero brutta, ci hanno presi in contropiede, quei froci. Gli abbiamo comunque fatto il culo" Damon era euforico, era l'essere più strano che avessi mai incontrati, uno da evitare.
"Adesso torniamocene a casa e chiamate il Dottor Wellson, deve levarmi questo coso dal braccio" il king sembrava annoiato come se quel proiettile fosse una stupidaggine giornaliera, lo guardai scioccata, lui non ci fece caso e mise il braccio non ferito intorno alle mie spalle, cercai di sorreggerlo ma sembrava abbastanza fermo e forte "non ti preoccupare è solo un graffio"ci guardammo per un attimo, dai miei occhi traspariva tutta la paura di perderlo, per quanto in questi giorni si fosse comportato in modo terribile nei miei confronti, l'amore che provavo paradossalmente per lui era più forte del rancore.

STAI LEGGENDO
Paradiso+Inferno
RomanceEra così con lui, il mondo girava al contrario e tutto ciò che prima aveva un senso ad un tratto perdeva di significato. Sul suo viso apparì il solito sorriso strafottente che mi destabilizzava"cosa ti turba Giulienne?" Accarezzò con la lingua il mi...