Chapter 29

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Ho avuto un'esistenza strampalata e disordinata, in buona parte terribile, assolutamente ingrata. Ma credo che sia il modo in cui mi sono trascinato in mezzo alla merda a fare la differenza.

Charles Bukowski

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-Giulienne's Pov-

Continuavo a camminare a vuoto...chissà che ore erano..dov'erano gli altri?dannazione!

Quella strana sensazione che mi assaliva...quel sentirsi le spalle scoperte...come se da un momento all'altro dovesse sbucare qualcosa...qualcuno..

Mi guardavo intorno aspettandomi davvero di essere aggredita, sentivo che qualcuno mi stesse spiando e il fatto di non vedere nessuno mi procurava ancora più ansia...

"Iaaaannnn....." non si sentiva nulla se non l'eco della mia voce "dove sieeeteeeeeeeee" stavo perdendo la pazienza ed in più mi facevano male i piedi a furia di camminare.

Improvvisamente uno scoppio mi fece sobbalzare, era distante ma molto forte poi subito dopo delle urla strazianti mi fecero accapponare la pelle. Istintivamente corsi nella direzione da cui provenivano ma un'altro scoppio seguito da altre urla esattamente dal lato opposto mi fecero bloccare...poi altri scoppi ancora provenivano da un'altro posto...urla di persone lontane da me...si trovavano tutte in luoghi diversi...che succedeva?? Non sapevo dove andare, le urla mi confondevano...

"Meeeelllllll" ero disperata, dovevano appartenere a loro...ma perché? Cosa o chi gli stava facendo del male?
"Maaaayaaaaaa" il suono degli uccelli che abbandonavano gli alberi sovrastava la mia voce ed anche l'eco.

Correvo guardandomi intorno ma non vedevo altro che alberi...tutto sembrava inquietantemente uguale, poi finalmente intravidi una figura..era una donna di spalle pensai che forse avrebbe potuto aiutarmi, forse era una di quelle escursioniste e sentendo gli scoppi si era allarmata quanto me,"hey...scusi, mi sono persa può aiutarmi?" Non si voltò, forse ero troppo lontana e non mi sentiva da quella distanza "scusi..credo che i miei amici siamo in pericolo...deve aiutarmi" la voce mi si inclino' a quest'ultima frase, il pensiero che potesse essere successo qualcosa alle persone a cui volevo bene mi stava uccidendo..

"Mi scu..."mi bloccai quando la donna si voltò, ero sorpresa...che ci faceva qui?..

Dio o qualcun altro continua a creare le donne e a mandarle in giro, e una ha il culo troppo grosso, l'altra le tette troppo piccole, una è pazza e l'altra è suonata, una ha la mania della religione e l'altra legge le foglie del tè, una non riesce a controllare le scoregge, l'altra ha il naso grosso, e l'altra ancora ha le gambe secche. Ma ogni tanto arriva una donna, in pieno rigoglio, una donna che scoppia dal vestito... una creatura tutta sesso, una maledizione, la fine di tutto.

-Bella-

"Ah si..si..si..più forte...mettimelo tutto dentro..." il mio ruolo da prima donna al Lucifer era davvero troppo stressante e qualche volta una bella scopata con qualcuno che non fosse un vecchio bavoso, rendeva il tutto sopportabile,"Quanto mi piace il tuo cazzo...si..oddio mi stai aprendo in due".

Martin..uno dei dipendenti della ditta che ci riforniva gli alcolici era un ragazzetto di vent'anni circa, belloccio come tanti altri ma una furia a letto..quando finalmente arrivava il giorno della consegna noi ci dedicavamo..come dire..un po' di tempo per noi..

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