Chapter 28

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,,Ho avuto tanti coltelli bloccati dentro di me, quando mi danno in mano un fiore, non riesco a capire di cosa si tratta. Ci vuole tempo.."

Charles Bukowski

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-Gabriel's Pov-

<<Bella..ho detto che si tratta di una vacanza, nessuno lascia nei guai nessuno>>
Forse avrei dovuto avvertirla prima, improvvisamente eravamo tutti spariti e si era ritrovata a gestire il locale da sola, questo già da prima che partissimo.
La sentii sospirare dall'altra parte <<perché tutti gli uomini che conosco mi fanno dannare così?mi liquidano sempre per telefono>>il suo tono esasperato mi fece alzare gli occhi al cielo
<<A. Io nn sono tutti gli uomini...come avrai ben capito sono unico nel mio genere, B. Non sono il tuo ragazzo o stronzate simili e C. Nessuno sta liquidando nessuno...ricoprirai sempre il tuo ruolo, non sei stata avvertita perché ho avuto altro a cui pensare>> questo era il massimo della mia delicatezza, era abituata infatti non disse nulla.

<<detto ciò..ci vediamo al mio ritorno per mettere un po' d'ordine e parlare di affari..>> non le diedi neanche il tempo di rispondere che  interruppi subito la chiamata gettando il telefono sul bancone della cucina, ma poco dopo fui costretto a riprenderlo.

Diedi un'occhiata al display e risposi
<<Al..>> sentii solo sospirare, insistetti <<Al?..>> dopo poco finalmente rispose.
<<ragazzo...sta andando tutto a puttane...>> il suo tono estremamente avvilito mi preoccupò come non mai, non era da lui...
<<di cosa stai parlando?>> sospirò di nuovo poi rispose, << Quel figlio di puttana...li ha ammazzati tutti...>>.

Non capivo di cosa stesse parlando, poi l'avviso di chiamata interruppe per un attimo il discorso, quando vidi che si trattava di Ian il mio istinto mi suggerì di rispondere <<Al dammi solo un minuto>> prima che potesse rispondere passai alla chiamata di Ian
<<cosa succede? Veloce...ho Al dall'altra parte che dice cose strane...>> esitò per poi rispondere <<Gabriel..tutto bene?...>> mi alzai sbattendo il pugno sul bancone per la frustrazione <<cazzo Ian...mi chiami per sapere se sto bene?!...chi sei..mia moglie? porca troia!>> sapevo che non era lui il problema ma il nervosismo come sempre aveva il pieno potete su di me <<sei un tantino nervoso...qualcosa non va?>> sembrava intimorito da qualcosa <<Ian...che hai combinato? Giulienne e' li' con te?...passamela>> in tutta risposta quasi si strozzava con la sua stessa saliva << si sì tutto bene...qui non c'è campo, non sento nulla...ti richiamo tra un po'...>> mi stacco' praticamente il telefono in faccia, non me la contava giusta...

Automaticamente risentii la voce di Al <<ragazzo...ragazzo ascolta..>> stavo per liquidarlo quando dalla sua bocca uscirono delle informazioni che mi fecero gelare il sangue <<quel cazzo di Fantasma mi ha contattato con il cellulare di Diego...ha ucciso lui, suo figlio...sua moglie e tutta la servitù presente nella villa...credo li abbia torturati prima di ucciderli per ricavare qualche fottuta informazione su di te...>>.

Quel fottuto fantasma era sempre un passo avanti a me...
<<Gabriel...Gabriel hai capito cosa ho detto? Cristo..ha ucciso il mio migliore amico..>> la sua voce si inclino', era dolore quello che si percepiva...ma ci mise poco a mascherare il tutto << ok! Adesso dobbiamo escogitare un piano e prenderlo..mi sono stancato...>>interruppe la chiamata senza aspettarsi una qualsiasi risposta.

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