Iris non dormiva così bene da quando aveva messo piede alla Stark Tower.
Era felice e sentiva che niente poteva rovinarle quel momento: da tempo non provava la stabilità e l'affetto di un gruppo che teneva a lei e, adesso che aveva chiarito con Bucky, riusciva a goderne a pieno.
Andò in cucina con l'intenzione di fare una colazione bella piena di zuccheri, giunta lì trovò tutti gli Avengers che mangiavano e si unì a loro.
«Alla buon ora, signorina!» la canzonò Tony, porgendole un piatto con delle crepes.
«Ero stanca, non poltrisco tutto il giorno in laboratorio io!» ribatté la corvina ridendo.
«Quello è un sorriso? Prima di mezzo giorno? Ti sei data da fare ieri, eh?» ride di gusto Tony, prima che una forza invisibile facesse si che il suo piatto colpisse la sua faccia, facendo ridere tutti.
«Questo non è divertente.» professò il povero malcapitato, come se fosse un vecchio saggio, mimando un no con l'indice «A differenza della festa di stasera!» continuò sovreccitato.
«Stavo proprio pensando che dovremmo andare a fare shopping, Iris. Tu non hai nulla da mettere e io voglio un vestito nuovo offerto dal gentilissimo Signor Stark.» sorrise Nat furbamente, facendo illuminare Iris.
«Ottima idea! Vado a prepararmi allora!»
[...]
Erano ormai passate due ore da quando Nat ed Iris avevano iniziato a girovagare per i negozi in cerca di un abito che andasse bene per un party di Tony Stark, ma non avevano ottenuto grandi risultati.
Iris si guardava intorno, spazientita e stanca, poi una vetrina la catturò completamente. Al suo interno vi era un vestito rosso lungo, con lo scollo a cuore e due spacchi laterali. «Quello!» disse a voce forse troppo alta, facendo girare qualche passante «Sarebbe perfetto per te! Devi assolutamente provarlo!» ordinò a Nat, trascinandola per il braccio.
Non si sbagliava però, quell'abito le stava davvero divinamente e se a Nat non fosse piaciuto molto probabilmente l'avrebbe obbligata ad indossarlo comunque,
«Mi piace molto, credo che lo prenderò.» affermò la vedova «Adesso manchi solo tu!» continuò, a metà tra lo scoraggiato e lo speranzoso.
Nat sapeva che Iris aveva una sorta di avversità contro i vestiti, se ne era resa conto da quando lei era arrivata alla torre. Non sopportava tutto quello, eppure prima era il suo abbigliamento quotidiano. Le aveva fatto vedere diversi vestiti che le sarebbero stati davvero molto bene, ma Iris li vedeva sempre troppo aderenti o troppo scollati e lei non aveva voluto insistere. Fu Iris a trovare il suo vestito, anche se Nat avrebbe davvero voluto farlo lei, come l'amica aveva fatto poco prima.
«Che ne dici di questo, Nat?» le chiese Iris, con uno sguardo indecifrabile.
L'abito era in stile impero, stretto al punto vita, nero nella parte superiore e poi sfumava verso il verde.
«Mi piace molto, provalo, voglio vedere come ti sta!» affermò entusiasta la rossa. Quando la sua amica uscì dal camerino la lasciò senza parole: il vestito sembrava fatto a posta per lei.
«Direi che è perfetto, sembri quasi una dea!» lo approvò, ma notò anche il corpo di Iris irrigidirsi.
«Qualcosa non va?» le chiese, alzando un sopracciglio.
«Tutto okay.» rispose l'altra «Vado a cambiarmi.» continuò, senza dare all'amica il tempo di replicare.
[...]
La festa era già iniziata ed Iris, ovviamente, era in ritardo. Mancava solo lei all'appello e Jarvis non faceva altro che tenerglielo bene a mente. Quando riuscì ad allacciare il cinturino della sua scarpa destra, ebbe finalmente finito e così si diede un'ultima controllata.
Aveva fatto una treccia a frontino e tenuto il resto dei capelli sciolti e mossi, applicato un trucco leggero ed aveva il vestito che aveva scelto con Nat. Quel vestito le ricordò tanto casa, per questo aveva deciso di prenderlo.
Prese l'ascensore ed arrivò al piano della festa: la sala era già piena, ma non caotica. Molti camerieri portavano stuzzichini e bicchieri di champagne alle persone presenti in sala. Divanetti e tavoli erano disposti ai lati della sala, anche vicino alla vetrata vista città.
Iris si guardò intorno, alla ricerca dei suoi amici e li trovò poco dopo: Nat stava bevendo qualcosa con Banner e pensò che era meglio non disturbarli, mentre Tony accoglieva gli invitati e Steve e Bucky erano seduti su un divanetto a parlottare tra loro. Iris si avvicinò a questi due e Bucky la notò quasi immediatamente. Il suo sguardo le bruciava addosso, quasi potesse vederle attraverso.
«Hei, scusate il ritardo.» tentò un discorso la corvina.
«Beh, è la tua festa, no? Hai tutto il diritto di far tardi.» la giustificò Steve, cosa che la fece restare visibilmente sorpresa.
«Ti ringrazio, Steve.» gli sorrise.
«Sono io a doverti ringraziare ed a scusarmi per come ti ho trattata, io...»
«Acqua passata, tranquillo!» lo interruppe Iris, per non creare tensione o imbarazzo.
«Ottimo... Allora vado a prendere da bere. A dopo.» si liquidò il biondo.
«Sei davvero bellissima stasera.» le disse Bucky, quando Steve era ormai fuori dal raggio uditivo. Si prese un momento per guardarlo, prima di rispondere. Indossava uno smoking in cui molto probabilmente non si sentiva a suo agio, anche se gli cadeva perfettamente. La barba era stata eliminata ed i capelli leggermente accorciati non coprivano il volto, lasciando gli occhi azzurri ancora più in vista.
«Anche tu lo sei, davvero.» sorrise e lui ricambiò.
«Iris! Cercavo proprio te! Volevo presentarti un altro membro della squadra che non hai ancora avuto l'occasione di incontrare.» sentì dire da Tony, e si voltò nella sua direzione. Accanto a lui, in tutto il suo splendore, c'era proprio l'ultima persona che si sarebbe aspettata.
«Piacere, io sono Thor, figlio di Odino. Dio dei fulmini.» si presentò quest'ultimo.
Iris si bloccò, prima di rendersi conto che doveva fare velocemente qualcosa.
«Salve, io sono Iris, il nuovo acquisto della squadra.»
«Sei davvero affascinante questa sera, Iris. Questo vestito mi ricorda molto la moda delle mie parti.»
«Beh, avrete una bella moda lassù, allora.» scherzò lei.
«Direi di sì, ti lascio con il tuo amato, a dopo.» fece un cenno il biondo prima di andare via con Tony.
Sarebbe stata una lunga serata.
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It cannot be all there | Bucky Barnes
AdventureDal capitolo 1: «Voglio che tu ti unisca agli Avengers, in caso di necessità, questo mondo ha bisogno di difensori, e tu potresti essere essenziale in uno scontro. Ne va anche della tua sicurezza: se la Terra fosse distrutta, tu moriresti come chiun...