-Papi.. perché piangi?-
Fabrizio nemmeno si accorge di Anita ancora sveglia in piedi dietro di lui, nemmeno li sente i suoi passi fino al salotto, nemmeno si rende conto dei suoi singhiozzi rumorosi e nemmeno lo sa che la sua bambina di quella discussione non si è persa nemmeno una parola, anche se a tante non riusciva a dare un significato.
A volte gli capitava di voler piangere anche per un motivo stupido, banale, sciocco, mille volte in cui ha nascosto le lacrime perché ad Anita ha sempre detto 'va tutto bene'.Spontaneamente ci prova anche adesso a dirlo, ma va davvero tutto bene? Non riesce a fingere davanti a quegli occhi, così scuri come i suoi, ma inevitabilmente ci prova tirando su con il naso e asciugando quelle lacrime scomposte dal viso.
-Amore, non sto piangendo.. sono solo stanco, oggi ho lavorato un sacco.-
Ma la voce tradisce se stesso, le sue stesse parole non ingannano né lui né Anita che si avvicina e si siede a terra affianco a lui, non smettendo di guardarlo confusa.
-Ma tu lavori sempre e non piangi mai. Hai detto una bugia.-
Allunga la mano fino a toccare con un indice il naso del papà riuscendo a strappargli una risata soffocata tra i singhiozzi. Fabrizio la prende in braccio e la porta a sedere tra le sue gambe, con la schiena contro il suo petto affondando il naso nei suoi ricci, confondendo lì anche le parole.
-A volte si piange quando si vuole bene a una persona, amore.-
Le mani di Anita non smettono di giocare con i suoi anelli mentre risponde a quella frase.
-Tu vuoi bene ancora a papà?-
-Non ho mai smesso, amore.-
Fabrizio lo dice intristito, ma con volto sorridente.Non ho mai smesso.
"Io non mi dimenticherò mai di te, Fabrì."
Me lo avevi promesso Ermal, lo avevi promesso quella stessa sera in cui perdere Mike mi aveva fatto crollare il mondo addosso, me lo avevi promesso guardandomi negli occhi.
E io ti dissi che mai mi sarei dimenticato di te, te che sei stato il primo per me, in tutto.
Come faccio a dimenticare chi mi ha fatto battere per la prima volta il cuore? Come li dimentico i baci che mi hai dato, la tua presenza, come le dimentico tutte le volte che mi hai salvato? Ti avrei voluto dire tante cose, ma ti ho perso, forse stavolta per sempre e tu andrai avanti con la tua vita, dimenticandoti di me."Ti amo, Fabrì."
Mi hai spezzato il cuore Ermal, nell'amore se non ci sei tu io non ci credo più. In quanti altri modi devo cercare di resistere al desiderio di averti solo per me, di cercarti nei sorrisi degli altri, che non sorridono mai come te.
In quanti altri anni dovrò aspettarti?
Non ci riesco Ermal, non ci riesco più ad aspettarti anche se vorrei, ma stavolta penserò anche un po' a me.
Mi manchi un po', non dovevo lasciarti andare, perché capiti una volta sola, ma io il destino non lo so affrontare.
Ti amo ancora non ho mai smesso.-----------------------------------------
-Papi, lo sai che Alessandro è innamorato di me?-
Anita è un calmante per Fabrizio, che ascolta seria il padre quando parla di quella cosa, 'amore'.
Così, tra baci e carezze, passa un po' di tempo ancora tra le sue braccia perché di dormire ora non ha più voglia.-Ah, si? Te l'ha detto lui?-
Risponde Fabrizio mentre piano le carezza i capelli che gli solleticano il mento, ormai la voce esce calma e meno triste, anzi quasi divertita.
-No, però ha detto che gli piacciono i miei capelli.-
E Fabrizio non può far altro che ridere di gusto a quelle parole, ma Anita lo guarda interdetta e lui a sua volta le rivolge uno sguardo pieno d'affetto.
-Forse non è proprio innamorato, gli piaci?-
Anita ci pensa un po' prima di rispondere con lo sguardo rivolto alle sue mani intorno ai capelli del papà, poi butta giù la risposta che ritiene più giusta, senza pensare se è giusta o sbagliata, dice solo quello che pensa perché è così che i suoi genitori le hanno detto di fare.
-Ma non è la stessa cosa?-
-No stellina, è diverso..-
"Con te è diverso, Fabrì."
Che poi di te Ermal, io amo tutto. Amo il tuo sorriso, la tua gentilezza inaspettata, i tuoi sguardi, le tue attenzioni. Mi sono innamorato della parte di te che cerchi di nascondere a tutti, quella che dici di odiare perché pensi di essere debole. Mi sono innamorato di te che torturi le unghie per disperazione, dei tuoi capelli scompigliati la mattina e del tuo corpo, che per me soltanto io posso toccare.
Mi sono innamorato dei tuoi occhi, dei sospiri che trattieni, mi sono innamorato della tua voce debole che a volte esce fuori tremante.
Mi sono innamorato di tutto ciò che di te avresti sempre voluto cambiare, mi sono innamorato di te perché tu non sei gli altri, tu sei tu e poi basta.Volevo dirtelo, scusa se non l'ho fatto.
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-Stai dormendo papi?-
Fabrizio è ancora preso da quei pensieri quando la vocina di Anita lo riporta alla realtà, si stropiccia gli occhi e poi le lascia un bacio in mezzo ai capelli, prima di alzarsi e prenderla in braccio.
-Quasi Ani, andiamo a letto.-
-Dormi con me?-
-Sarò sempre con te, amore.-"Ci sarò sempre per te, Fabrì."
Me lo avevi promesso, Ermal.
E adesso dove sei? Vorrei dirti che mi manchi e non ho smesso di pensarti nemmeno un secondo da quando te ne sei andato. Vorrei dirti che io sto mantenendo la promessa, non mi dimentico di te, vorrei dirti che forse dovrei farlo, ma non ci riesco.
E tu stai con lui? Sei stata la persona più importante della mia vita Ermal, ma ora devo lasciarti andare.Ti amo ancora più di prima, come non ho fatto mai.
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Ermal, nella notte fredda di Roma, cammina ormai da ore senza meta, mentre sente il mondo rompersi sotto i suoi piedi. Nella sua testa una sola cosa, una sola frase, un solo desiderio
'non lasciarmi andare'.Ma l'ha fatto già, ormai.
Prima di accendere l'ennesima sigaretta, ancora quella voce all'improvviso, temeva di non sentirla più e invece..
-Stai facendo na cazzata zì, pensace..-
Non si gira, sa di non trovare nessuno dietro di lui, ma se che quel qualcuno in un modo o in un altro gli è accanto.
-Io non ricordo più chi sono, Mike.-
Dice con le lacrime che gli solcano la parte sinistra del viso e gli occhi lucidi un po' per il fumo, un po' per il freddo, un po' per la consapevolezza che a Londra ci porta solo il corpo,
ma il cuore resta in quella immensa Roma."Amore mio comunque vada
fai le valigie e chiudi le luci di casa.
Coraggio lasciare tutto
indietro e andare
partire per ricominciare
che non c’è niente
di più vero di un miraggio.
E per quanta strada
ancora c'è da fare... "
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Io mi ricorderò di te. |MetaMoro|🥀
RomansRoma, tre anni più tardi. Ermal riesce a eliminare il ricordo di un padre assente e una vita superficiale, diventando un professore di musica. Fabrizio riesce a riconciliarsi con il suo passato tornando a scrivere musica e ottenendo tanta fama e sti...