"Same bed but it feels
just a little bit bigger now"-Che cosa è successo a Fabrizio?-
Le parole di Francesco erano interrotte da continui sospiri, è fuori quando risponde al telefono e il vento non la smette di scompigliargli i capelli.
Sa, per esperienza, che Fabrizio i problemi vuole affrontarli da solo, come un vero uomo, l'ha fatto da sempre, da quando erano dei ragazzini."Che hai fatto all'occhio Frà?"
"Niente, stavo a discute co il figlio dell'avvocato oggi al mercato.."
"Niente? Guarda come ta ridotto quel figlio de papà, ma mo ce penso io."
"No Fabrì, daje non ce pensa.."
"Non ce pensa tu de fargliela passa liscia a quello. Vado a fa vedé al figlio dell'avvocato che l'amici miei non se toccano, tu fatte mette er ghiaccio da mi mamma!"
Francesco lo sapeva da allora che il suo era un amico di quelli speciali, dalla prima volta che l'ha visto prendere decisioni alla prima volta che l'ha visto piangere in pubblico e così è iniziato a crescere al suo fianco, perché Francesco lo sapeva che Fabrizio grande lo era già.
Loro due erano un continuo litigare,
un continuo tenersi testa, si scannavano senza mai risparmiarsi.
Ma si volevano bene e tanto. E Francesco lo sapeva ogni volta che un litigio veniva a trovarli, che alla fine si sarebbe sistemato tutto, come gli diceva sempre.
'Fabrì se sistema tutto!'
Stavolta, però, Francesco non lo sapeva dire se si sarebbe sistemato tutto perché sembrava che la vita volesse, al momento, tenerli lontani.
Fabrizio di cazzate ne aveva fatte e lui lo sapeva, ma ora perché aveva deciso di non farsi aiutare?
Francesco non riusciva a rispondersi.-Io credo abbia la febbre, scotta ed è delirante..è svenuto poco fa, ho preso il suo telefono e ti ho contattato, ero nel panico. -
In tutti quei pensieri Francesco non ci fa nemmeno caso al fatto che fosse stato proprio Ermal a telefonarlo, pensa solo a cosa fare.
-Senti Ermal portalo in studio e aspettami lì, arrivo e lo porto a casa che ho le doppie chiavi dell'appartamento! Ce la fai? Sei solo?-
Prima della sua risposta Francesco attende qualche istante e due o tre sospiri dall'altro capo del telefono.
-No, c'è Steve con me.-
Si gratta la fronte prima di tossire e mettere giù la conversazione, annuendo come se Ermal potesse vederlo.
-Arrivo.-
In quel momento Francesco riesce a pensare solo ad una cosa prima di velocizzarsi per raggiungere Mirko, Anita e la macchina.
'E ce credo che è svenuto co' quello pe' i piedi. Ah Ermal, che stai a fà?'"Our song on the radio
but it don't sound the same"Ermal è ancora in piedi, appoggiato alla porta, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo dedicato a quel ragazzo addormentato sul divano con la bocca socchiusa e le guance rosse e inevitabilmente, ripensa a quelle parole.
'In realtà prima eri il mio ragazzo, l'amore della mia vita e il padre di mia figlia.'
Ha così tanta confusione in testa che gli fa male e si porta una mano a massaggiare la fronte.
D'improvviso una mano sulla spalla, lo distoglie dai suoi pensieri e con un sussulto si gira.
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Io mi ricorderò di te. |MetaMoro|🥀
RomanceRoma, tre anni più tardi. Ermal riesce a eliminare il ricordo di un padre assente e una vita superficiale, diventando un professore di musica. Fabrizio riesce a riconciliarsi con il suo passato tornando a scrivere musica e ottenendo tanta fama e sti...