"Lasciami le stelle
almeno so con chi parlare.
A chi rivolgermi stanotte,
perché tu non puoi restare."Erano passati quasi quattro mesi da quella terribile notte nella enorme villa e ad Ermal ogni particolare di quei drammatici momenti era rimasto scolpito nella mente e nel cuore, ma gli avvenimenti successivi furono confusi e lunghi da superare.
Le condizioni di Fabrizio erano state delicate per una settimana, una volta superata la crisi aveva cominciato a migliorare, ma era rimasto ricoverato in ospedale per quasi un mese.
Ermal lo aveva assistito per tutto quel tempo, seduto alla solita poltroncina affianco al letto e intrecciando la mano nella sua quando lo vedeva abbattersi moralmente, stringendogliela e parlandogli anche quando dormiva.
La polizia gli aveva fatto altre domande, erano saltate fuori altre cose sul passato di quell'uomo e dei suoi sporchi contatti,
ma ad Ermal non interessava più.
Steve Donovan per lui era morto e questo era ciò che contava, era riuscito a girare pagina senza farsi più del male.Anche Mike se ne era andato.
Il giorno stesso in cui era venuto a salutarlo, per poi sparire insieme al vento,
il sole scomparve all'orizzonte per lasciare spazio ad una leggera pioggia.
Ermal guardava le luci del Colosseo unite alle gocce di pioggia, immaginando di poter vederlo sempre cosi Mike,
mai senza colori nella sua grande città.
Era come se quella pioggia fosse arrivata nel momento giusto per dare l'ultimo, affettuoso saluto a quel ragazzo che era stato per tanti anni compagno di vita di Ermal e, alla fine, il suo angelo custode.
Forse era vero che con la pioggia c'è chi non piange da solo, Ermal quella sera lo provò sulla sua pelle.I mesi successivi alla dimissione di Fabrizio dall'ospedale trascorsero in un lampo.
Ormai Ermal aveva lasciato il vecchio appartamento in cui ci aveva chiuso a chiave non solo mobili impolverati, ma anche vecchi ricordi che, stavolta, non stava dimenticando ,ma solo lasciando nello stesso posto in cui erano nati, perché sentiva che era li che dovevano stare.
Si trasferì da Fabrizio che, con il tempo, imparò di nuovo a sentire quanto fosse importante la sua compagnia e ad abituarsene piacevolmente perché Ermal sapeva sempre indovinare quando aveva bisogno di coccole e quando invece sentiva il bisogno di starsene per conto suo.Passarono i giorni, ma al suo fianco Fabrizio non si sentì mai vecchio, anzi.
Sentiva di star crescendo ancora, migliorando qualche lato del suo carattere che nemmeno da ragazzino era riuscito a modellare.
Sentiva di dover fare ancora molta pratica come padre nell'affrontare i primi litigi con una bimba che, con il tempo,
iniziava a crescere e su questo punto l'aiuto di Ermal non gli venne mai meno.Compresero, crescendo, le tante sfide e gli altrettanti doveri dell'essere padre,
ma riuscendo comunque a non sbagliare perché l'amore è sempre stato ciò che conta, il più delle volte.E in una famiglia così grande,
di amore non ne mancava mai.
Francesco, nonostante la richiesta di quella ragazza che frequentava da un po',
non era riuscito a trasferirsi in America perché sentiva di appartenere a Roma più di qualsiasi altro posto nel mondo e perché, per quanto continuasse a negare con gli altri che fosse quella la vera motivazione, Fabrizio non sarebbe mai riuscito ad abbandonarlo. Sentiva, nonostante i drammi messi in deposito, che era Roma il posto ideale per costruire la sua di famiglia.
Insieme avevano continuato la loro passione e continuando a considerare il tutto ancora e sempre come uno scherzo,
si erano ritrovati ad incidere i loro primi dischi, sotto gli occhi increduli degli altri e di loro stessi che ancora non realizzavano i traguardi raggiunti.Ma la loro vita non sarebbe più tornata come prima, vivevano i cambiamenti di stagione e dell'animo che, a volte, si facevano sentire più di altre.
Ermal, dopo anni, continuava spesso a sentire la casa come vuota quando i cornicioni della pizza venivano buttati nella spazzatura perché a nessuno andava di spalmarci sopra la nutella e quando non inciampava più ,continuamente, in vestiti buttati a caso sul pavimento.
Dal canto suo Fabrizio ricordava con malinconia il nonno quando, alcune sere,
il ricordo di sua madre tornava un po' più forte.
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Io mi ricorderò di te. |MetaMoro|🥀
RomantizmRoma, tre anni più tardi. Ermal riesce a eliminare il ricordo di un padre assente e una vita superficiale, diventando un professore di musica. Fabrizio riesce a riconciliarsi con il suo passato tornando a scrivere musica e ottenendo tanta fama e sti...