"I don't want this moment to ever end
Where everything's nothing without you"Una sera qualunque, di un giorno qualunque, di un ottobre qualunque,
c'è la pioggia fino alle finestre con il buio delle undici di sera.
Ci sono io che torno da una giornata qualunque, sul divano con la tv accesa,
che mi sveglio in una notte qualunque
madido di sudore, accorgendomi che mi manca qualcosa.
Un vuoto nel petto mi fa venire gli incubi e mi fa stringere il cuscino al petto.
Un suono metallico mi infastidisce,
la testa mi scoppia e affianco a me vedo solo un pacchetto vuoto di sigarette e il cellulare, poi di nuovo quel suono.
Afferro il telecomando e spengo la televisione, scuoto la testa per cercare di ritornare alla realtà e mi rendo conto che il suono che non mi da pace non è altro che il rumore del campanello.
Mi alzo, traballante, e senza neanche preoccuparmi di sapere chi sia,
apro la porta. Con mia grande sorpresa,
c'è Francesco appoggiato allo stipite con due birre in mano e un flebile sorriso dipinto sul volto stanco, per via dell'orario.-Nun se dice più 'chi é?' quando bussano? Mica so tutti come a me bonaccioni, eh!
Sta' attento! -Lo guardo negli occhi, mentre sento i miei cominciare a bruciare, temevo davvero di aver perso il mio migliore amico.
Non mi ero reso conto di star iniziando a smettere di vivere senza lui che riuscisse a rimettermi in sesto.
Le labbra mi tremano, voglio dire tante cose, ma non ne esce nemmeno una.
Poi agisco d'impulso, come la maggior parte delle volte in vita mia, un ultimo sguardo prima di buttarmi su di lui e stringergli le braccia al collo, nascondere il viso tra la sua spalla e con le mani afferrare i suoi capelli.
Per un attimo lo sento irrigidirsi, quasi le birre gli scappano di mano, poi sento il calore delle sue braccia stringermi la vita, nonostante le bottiglie che ha ancora in mano. Rimaniamo abbracciati senza dire niente, fin quando i miei singhiozzi non riempiono il pianerottolo dell'appartamento, che cerco di soffocare sulla sua spalla insieme a tanti 'mi dispiace' e 'mi manca', abbandonando tutta la freddezza che con lui ho sempre cercato di tenere su.-Fabri se sistema tutto, nun te posso sentì così.. Sto qua ao! Me dispiace più a me d'aver fatto er permaloso del cazzo quando te stavi così.. se sistema tutto amico mio..
To prometto. -In una sera qualunque,
ho di nuovo mio fratello al mio fianco.-----------------------------------------------
"'ll wait here forever just to, to see you smile
'Cause it's true: I am nothing without you"Da quella sera io e il mio fastidiosissimo carattere abbiamo risolto le cose con Francesco, rendendole stabili come prima e riuscendo a far tornare un po' di stabilità anche nella mia vita.
Non ho più visto Ermal da quel lunedì davanti scuola, da quando è entrato in quella macchina e sembra già di sentirlo di nuovo così lontano.
Non sono più andato a prendere Anita a scuola da quel giorno, una settimana esattamente.
Divido le mie giornate registrando pezzi in studio e tenendo la mano a mio nonno durante tutte le sue lunghe analisi.
Mio nonno non è in gran forma nell'ultimo periodo, ma i dottori ancora non sanno dire perché.
Eravamo a pranzo l'altro giorno io, Anita, lui e Francesco. Mangiavamo e ridevamo di battute stupide e cose stupide e c'era un atmosfera felice, fin quando non ha cominciato a tossire prima di perdere completamente i sensi.
Forse stanchezza, forse l'età, forse una malattia.. Non c'è nulla di certo, navighiamo nei loro tanti 'forse'.
Anzi una cosa certa c'è, gli ospedali mi hanno davvero rotto il cazzo nell'ultimo periodo.
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Io mi ricorderò di te. |MetaMoro|🥀
RomanceRoma, tre anni più tardi. Ermal riesce a eliminare il ricordo di un padre assente e una vita superficiale, diventando un professore di musica. Fabrizio riesce a riconciliarsi con il suo passato tornando a scrivere musica e ottenendo tanta fama e sti...