16° Gelosie

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Siamo vicini alla prima puntata del serale, io sono agitatissima, tutte quelle persone, la commissione esterna, il pubblico, gli ospiti...mi fanno paura. Entro in stanza da letto, sono molto pensierosa, non vedo nessuno e decido di fare una doccia, lego i capelli con una mollettina e cerco di rilassarmi, finita metto un accappatoio ed esco dal bagno, vedo Lauren che intanto è rientrata e toglie le scarpe "s-scusa non sapevo ci fossi tu" le dissi balbettando, sembro un cretina, noto che arrossisce appena mi vede "no tranquilla, condividiamo la stanza succederà spesso di vederci così" accenna un sorriso e abbassa lo sguardo "se vuoi esco" aggiunge, "no! Resta, tanto mi hai già vista abbastanza nuda" rido, studiando una sua reazione, lei arrossisce ma fa finta di nulla "già" sorride, poi fa passare qualche minuto e sposta lo sguardo nuovamente su di me "comunque con Daniele non ci ho fatto nulla" mi confessa "cioè lui ci ha provato ma io pensavo a te, non potevo andare oltre..." Io la guardai per qualche secondo "perché allora sei andata da lui?" "perché tu hai baciato Filippo" affermò guardandomi negli occhi, io aggrottai le sopracciglia, come diavolo lo sapeva? Ricordai poi la lite fra me e Fili dietro la porta quella mattina e collegai tutto "...e ti sei vendicata, che maturità" le dissi con tono accusatorio, lei mi guardò furibonda "non parlare tu di maturità, sei ancora una ragazzina" mi avvicinai a lei ancora seduta "di certo sono più intelligente di te, che ti vendichi per una stupida gelosia, senza chiedere spiegazioni prima" le urlo in faccia, lei allora si alza e mi viene vicina "parli tu di stupida gelosia? Da quando si trasferì  Emma in stanza non sei stata più la stessa, non potevo neanche farle un sorriso che mi fulminavi" "un sorriso? Te la squadravi tutta quando ti parlava in mutande, questa gelosia non è stupida, tu lo sei!" le dico spingendola da una spalla "lo so che è più bella di me, ma potevi evitare quando c'ero io in stanza" aggiunsi, ero tutta rossa in viso, e sentivo gli occhi gonfi, mi voltai e mi chiusi in bagno. Piansi, non so neanch'io perché ma le lacrime uscirono prepotentemente, forse erano dovute a tutti questi mesi di incomprensioni, ma anche per tutto lo stress del serale e della competizione. Sentii Lauren appoggiarsi alla porta "Carmen, apri" mi sussurrò, io non risposi "please" non riuscivo a parlare, sentì che si sedette vicino la porta e ci appoggiò la testa, rimanemmo la per un bel po', ci sfioravamo con la mente attraverso quel pezzo di legno, volevo aprire ma non ne ebbi la forza, appoggiai l'orecchio e una mano sulla porta chiudendo gli occhi, volli pensare che quella fosse la spalla di Lauren.

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