03. Poveri sonniferi sprecati.

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Esco dalla banca ed inizio ad andare verso il centro commerciale.

«Allora Garfield-» abbasso lo sguardo e noto che il guinzaglio è rotto.

«Per tutto amore delle santa pizza!» urlo mettendo il guinzaglio dentro la borsa, iniziando a correre per cercare il mio fugitivo.

Corro verso il parco e chiedo alle varie persone se ha visto Garfield, un gatto nero, ma l'unica cosa che mi rispondono è 'Ma perché Garfield se è nero?'.
Ma che problema c'è, se ho chiamato Garfield un gatto nero!? Odio fare le cose come si dovrebbero. Se voglio posso chiamarlo anche cane a un gatto!

Continuo a vagare senza meta tra le strade. Addio centro commerciale. Addio KFC, il mio pollo fritto sarà per un'altra volta. Mi viene da piangere, ed io che avevo programmato il mio pranzo romantico.

Ormai è già pomeriggio, e il fuggitivo non si trova più.
Ho chiamato mia madre per l'ora di pranzo e gli ho detto che mangiavo con una amica fuori, ovviamente ci ha creduto anche se io non ho amici.

Mi siedo su una panchina per riprendere fiato. Guardo il cielo dove il sole comincia ad abbassarsi sull'orizzonte dipingendo le nuvole di sfumature rosee e violastre.

Stupida palla di pelo, quanto ti troverò io ti ammazzo.

«Mi schiusi, sa di chi è questo gatto?» mi chiede un ragazzo.

Ti ammazzo di abbracci.

«Garfield non farlo più!» dico stritolandolo.

«Lo prendo come un sì.» dice il ragazzo ridacchiando per la scenata che ho fatto. «Davvero si chiama Garfield?» chiede un po' stupito.

«Ho perso il conto di quante persone mi hanno chiesto la stessa domanda. Comunque grazie mille, è tutto il giorno che cerco questo fuggitivo.» gli dico per poi guardare quel ammasso di pelo nero. «Garfield, questo è stato un sabotaggio!» gli dico mostrato il guinzaglio rotto.

«L'hai portato in giro con il guinzaglio?» chiede divertito.

«Già, ma è scappato lo stesso! Be' grazie, ma io ora devo andare.» gli dico andandomene.

Arrivo a casa e mi butto sul divano.

«sei arrivata, com'è stata la giornata con la tua amica? Potresti invitarla qui qualche volta ad Blaire.»

«Blaire?» chiedo confusa.

«Esatto, si chiamava Blaire la tua amica, no? Perché non la porti qualche volta qui?» mi dice guardandomi confusa.

Giusto, dimenticavo. Ho bisogno di cercare una amiga di nome Blaire.

«Vorrei tanto ma domani parte per la Austria. Deve andare al funerale di suo nonno materno e dopo rimarrà lì con sua nonna ed i cugini.» le dico la prima cosa che mi viene in mente. «Però mi ha promesso che faremo videochiamate ogni giorno!» dico sembrando più seria possibile, ma mi scappa una risatina nervosa.

Brava Grace! Ora si che mi crederà.

«Va bene. Ora va a lavarti che puzzi un pochino, Grace Camille Draiper!» mi guarda ancora con quello sguardo del tipo 'ti tengo d'occhio, ragazzina'.

«Sissignore!» le dico facendo il saluto militare.

Corro in camera e la chiedo a chiave dopodiché inizio a spogliarmi ed entro nella vasca.

Mi metto il mio pigiama e prendo il mio telefono per vedere se ho delle notifiche. Ho un messaggio da un numero sconosciuto.

Questa sera ci sarà una gara che hanno organizzato ed hanno chiesto la tua presenza. Ci saranno quattro da battere. Alle 11:30. Cancella il mio numero, ricordati Moon.

Ti ricordi il primo sguardo? |•Bad Girl•| (Day Or Night)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora