06. Scoppierà la terza guerra mondiale.

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Entro nelle mensa e mi metto in fila.

«Ciao Mary! Come sta?» saluto la cuoca.

Sono diventata amica degli indipendente della scuola. Con loro almeno non avrò nessun problema.

«Ciao Grace. Io benissimo, tu Invece? Hai gli occhi stanchi.» dice mentre io metto l'insalata e un sandwich sul vassoio.

«Già, ieri ho studiato fino a tardi, dovevo ricuperare una materia.» le dico abbozzando un sorriso.

«Tesoro, dovresti riposare di più.» mi dice passandomi uno yogurt.

«Grazie di tutto.» le dico andandomene a cercare un posto libero ed isolato.

Ogni tavolo é un tipo di gruppo.

C'è quello delle cheerleader che stanno insieme ai giocatori di football e basket. Poi ci sono i 'Dark', i mucisisti, gli artisti, i filosofici, quelli tecnologici, i veri nerd e poi ci sono io, quella sola.

Preferisco stare da sola, tutto qui.

Mi siedo e inizio a giocherellare con il mio cibo, non é che non mi piace ma quando sono in ansia mi si chiude lo stomaco.

Dallo zaino prendo il mio telefono e controllo se ho delle notifiche.

Davanti al centro commerciale, alle quattro.

Perché ho accettato? Adesso devo aiutare a quel ritardato di gorilla due per trovare un regalo di compleanno per Lexy! Ma poi perché a me doveva chiederlo?

Mangio solo un po' dello yogurt alla pesca, poi butto tutto il resto e lascio il vassoio lì. Metto lo zaino in spalla e mi dirigo verso la prossima lezione.

Appena entro in classe, suona la campanella.

«Che abbiano inizio anche queste due ore.» borbotto, andandomene a sedermi.

Mentre le persone entrano in classe, io guardo fuoridalla finestra.

In questo momento vorrei solo essere un uccello. Volare via da qua. Vorrei volare molto in alto, fino a superare tutte le nuvole. Lasciarmi tutto alle spalle e scappare.

La professoressa di Biologia entra ed inizia a spiegare la lezione. La noiosissima lezione.

«Spero che avete capito tutto, perché adesso vi assegnerò il progetto di fine anno.» dice, aprendo il registro.

«Selgo io le coppie. Allora , vediamo un po'...» si ferma qualche secondo per anallizzare meglio il registro.

Man, mano che forma una coppia, gli da il tema ed escono dalla classe.

«Ed in fine la signorina Draiper con la signorina Morton. Voi approfondi-»

«No!» gridiamo all'unisono io e Claire, interrompendo la professoressa.

«Professoressa, io e Claire non andiamo molto d'accordo. Scoppierà la terza guerra mondiale!» cerco di farle cambiare idea, ma invano.

«Niente no e ma, voi farete coppia ed approfondirete l'argomento che ho spiegato oggi in classe e punto. Ed questo vi aiuterà anche ad unirvi di più.» dice, iniziando a prendere le sue cose dalla cattedra.

«Ma noi siamo come l'olio e l'acqua. Non ci possiamo unire! Vi prego non fatemi questo!» le dico, gesticolando in un modo, a dir poco comprensibile, ma lei esce dalla classe.

Ci scambiamo un'occhiataccia e lei si avvicina a me.

«Quando iniziamo il progetto, sfigata?» chiede.

«Domani pomeriggio, per le cinque, andiamo in biblioteca.» le dico, mettendo le cose dentro lo zaino.

«E se lo facessimo a casa tua?» chiede e so' già dove vuole arrivare.

«Ma io credo che sia meglio andare in-» cerco di insistere ma lei mi interrompe.

«Perfetto, domani alle cinque, casa tua.» dice, sculettando fino fuori dalla classe.

Un piccolo grido di sfrustazzione esce dalla mia bocca. Io a quella cosa che si veste con gonne rosa e maglie con scollature profonde, non la sopporto!

Perché sento che queste due ultime settimane di scuola saranno difficili?

Esco dalla scuola e inizio a camminare per andare a casa.

«Sono a casa!» dico alzando la voce per farmi sentire.

Mia madre sbuca dalla cucina con le mani sporche di farina e mi da un bacio sulla fronte.

«Cosa stai facendo?» le chiedo seguendola in cucina.

«Preparo la pasta per la pizza.» dice, continuando a impastare la pasta.

Bevo un po' d'acqua, e poi vado in camera mia.

«Garfield!» lo chiamo ma lui continua a dormire sul mio letto.

Ormai é diventata la sua cuccia.

Mi avvicino a lui e lo accerezzo un po' e lui inizia a fare le fusa.

Mi sono sempre piaciuti i gatti, soprattutto quelli neri. Tutti dicono che portano stortuna, ma secondo me é una cavolata. Il nero risalta i suoi grandi occhi verdi.

Vado in bagno e decido di farmi una doccia. Dopo di essermi rivestita, torno in camera e prendo il telefono, dopodiché mi siedo sulla sedia della scrivania.

Oggi non ci sono gare per te, ma ci sarà un festa, dopo la mezzanotte. Dovresti venire a fare un salto. Cancella il numero ricordati, Moon.

Allora se starò il pomeriggio con il gorilla numero due, rientrerò per l'ora di cena, e poi credo di farcela.

Non gli rispondo e poi cancello il numero.

Garfield salta e si siede sopra la scrivania e mi osserva, come se mi stesse dicendo: 'Non ci provare'.

Gli accerezzo la testa e lui fa le fusa e si siede sulle mie gambe.

Metto la sveglia per le tre e mezza ed inizio a fare i compiti.

Come farò con quella vipera domani?
Lei, qui, a casa mia. Dovró nascondere bene tutte le cose. Una stupida cheerleader non può scoprire che sono Moon, anche se é poco probabile che lei la conosca, ma non voglio che parli in giro.

Che poi, é ovvio che farò il lavoro tutto io perché lei sarà occupata con James. Spero che domani abbia gli allenamenti fino a tardi.

Non vedo l'ora che finisca anche questo anno scolastico.

La mia porta si spalanca ed entra mio fratello, leggermente arrabbiato.

«Cosa vuoi, ora?» gli chiedo.

«Come mai esci con Alex?» mi chiede, incrociando le braccia.

«Devo aiutare il gorilla due per un regalo di compleanno, era per una certa Lexy.» gli dico, chiudendo la sveglia.

«Be' fratellino, fuori da camera mia.» dico facendolo uscire ed esco anch'io e chiudo la porta a chiave.

«Perché chiudi la porta sempre a chiave?» mi chiede prendendomi per il polso. «Hai gli scheletri dentro l'armadio, ammettilo!» dice ridacchiando.

«Aggiungerò il tua alla mia collezione se non mi molli.» gli dico, alzando gli occhi al cielo.

Lui mi molla ed scendo le scale, dopodiché esco fuori.

Il centro commerciale non é molto lontano da casa. Sono più o meno cinque isolati.

Arrivo davanti al centro commerciale e vedo Alex, appoggiato alla parete, con il telefono in mano.

«Muoviti, andiamo a cercare questo regalo.» gli dico entrando.

«Ciao anche a te, Grace. Sì sto bene anch'io.» dice divertito.

Ridacchio anch'io perché mi ricorda a Colen.

«Mi ricordi tanto una persona, facendo così.» gli dico. «comunque, cosa le piace a questa Lexy?» chiedo per cambiare argomento.

«Le cose utili.» dice facendo spallucce.

«Compriamole la cartigenica, che dici?» gli chiedo facendolo ridere.

Ti ricordi il primo sguardo? |•Bad Girl•| (Day Or Night)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora