11. Ci si vede, Jane.

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Mi alzo e scendo le scale, ma inciampo su in bicchiere di plastica e rovescio anche il contenuto per terra, dove ci cado anche. Gli altri cinque continuano a dormire cose se non fosse successo niente. Mi alzo e prendo una pentola e un cucchiaio.
Mi metto sopra il tavolino ed inizio a fare rumore.

«Grace, smettila!» ringhia mio fratello, seguito da tanti mugugni da parte degli altri quattro gorilla.

«Dovete pulire la casa, miei cari gorilla.» scendo dal tavolino e vado in cucina, prendo del pane e il barattolo della Nutella, dopodiché mi siedo.

«Tornano di pomeriggio.» si stende sul divano e si mette il cuscino sulla testa.
«Hai messo pure sveglia? Cristo, Grace!»

«Sta squillando il tuo telefono, non il mio e non è la sveglia.» prendo il suo telefono che sta per terra «Sono mamma e papà!» urlo e loro si alzano subito, accetto la chiamata e lo porto all'orecchio.

«Mamma, Papà! Come state?» domando e faccio una risatina nervosa. Ora sono nei guai, perché loro sanno. Sembra un film horror.

«Bello il tuo orecchio, tesoro.» dice mia madre, e di sottofondo c'è una risata. «É una video chiamata, tesoro. E tuo fratello... Tu cosa ci fai con il telefono di James, Grace Camille Draiper?» mi porto il telefono davanti alla faccia, e cerco di non fare vedere il salotto.

«Cosa ci faccio con il telefono di James?» domando è guardian i cinque gorilla, che mi stanno facendo segni strani, ed Alex sta prendendo a pugni a Logan per finta. Austin indica Garfield, e si tocca la pancia. «Garfield è incinto! Oh Cristo!» e mio fratello mi guarda male è continua a pulire la casa, invece gli altri cercano di trattenersi dalle risate.

«Ma Garfield è maschio, Grace. Cosa sta succ-» 

«Non hai sentito del nuovo esperimento della NASA? Quello dei maschi incinti? Hanno fatto molti esperimenti ed un maschio su cento è rimasto incinto. Adesso stanno facendo prove anche sugli animali!» dico, ma sullo schermo del telefono lo sguardo di mia madre è davvero inquietante, ed io per complicare la situazione, sfoggio il mio migliore sorriso.

«Saremo lì tra poco. Ne riparliamo dopo, Grace Camille Draiper.» chiude la video chiamata e sospiro.

«Non abbiamo tempo, saranno qui a momenti!» vado in cucina e prendo un sacco nero per l'immondizia.

«Ma non dovevano essere qui per il pomeriggio?» chiede il gorilla cinque.

«Cambio programma, Tyler.» dice mio fratello dando a tutti i gorilla una busta.

Iniziamo a raccogliere ed a turno, i gorilla si fanno a fare una doccia.
«Ma cosa... Che schifo!» urlo, allontanandomi da quella lurida e viscida cosa sul pavimento.

«Grace, tutto be-» si blocca e scoppia a ridere. «è solo un preventivo!» lo raccoglie e si avvicina a me, lo guardo confusa.

«Lí è l'immondi-» dico, ma mi fermo. «Oh Cristo!» urlo ed inizio a correre per il salotto e lui mi segue, con quella roba in mano. «Ti prego, non lo fare!»

Lo lancia ma io mi sposto e finisce nella testa di Logan. «Che cazzo?» dice togliendosi quella robaccia dalla testa e poi lo guarda male. «Sei finito!»

«Siamo finiti!» dico ed indico fuori dalla finestra la macchina dei nostri genitori. Mio fratello chiude le ultime due buste di immondizia. «Cosa facciamo con queste? Non posso buttarle fuori con le altre, ci sono loro.» prendo le due buste.

«Distraeteli e finite di mettere apposto. ORA!» corro e mi chiudo in camera mia. Sento la porta aprirsi e chiudersi, così prendo le due buste ed esco dalla finestra. Prendo le due buste e le faccio cadere sul cespuglio, poi scendo anch'io. Le posizione vicino al bidone della casa accanto, senza farmi vedere.

«Sono già in decomposizione?» domanda una voce dietro di me.

Il silenzio prende il posto dei miei pensieri, non facendomi ragionare, «Cosa? Non è come sembra.» infatti dico la più grande cavolata che solo nei film trash appare.

Mi giro verso quella voce sconosciuta, ed incrocio il suo sguardo. Questo è decisamente lo sguardo più difficile da reggere, è come se mi stesse facendo una radiografia, oppure mi stesse leggendo come se fossi un libro aperto, ed io di certo non lo sono.

«Non sono fatti tuoi, addio.» Entro dalla porta, visto che non sarebbe molto normale entrare dalla finestra davanti a quel ragazzo ficcanaso.

«Cosa ci facevi fuori? Agli altri mi hanno che eri in camera a farti una doccia.» mia madre incrocia le braccia al petto, e chiude gli occhi in due fessure.

Ops...

«Garfield era scappato sul tetto, quindi sono andata a prenderlo, ma sono caduta sui cespugli, ed ora eccomi qua.» dico aprendo le braccia ed avvicinandomi a lei, e la abbraccio, ma lei non risponde.

«Come mai siete già qua?» chiede mio fratello mentre con gli altri quattro gorilla mangiano, il mio pane e la mia Nutella. Mi siedo a tavola e prendo una fetta di pane e ci spalmo la Nutella, ed appena sto per addentare la mia stupenda creatura, il campanello suona.

«Grace, vai tu.» dice mio padre. Sbuffo e vado verso la porta, mentre loro continuano a parlare.

«Sono Nathan, il figlio della famiglia della casa davanti alla vostra.» lo guardo male e lo faccio entrare, lasciando la porta aperta.
«Hai ucciso qualcun'altro?» sussura divertito e lo seguo con lo sguardo.

Ma chi si crede di essere? Il mio intimato omicida si sta facendo sentire, mio caro... Preparati a ritrovarti con la testa recapitata, e poi, risponderei di si alla tua domanda.

«Salve, come possiamo aiutarti?» chiede mia madre sorridendogli.

«Ci potreste prestare l'avvitatore? Sempre se non è un problema.» domanda, e mio fratello mi raggiunge.

«Certo, nessun problema. Caro, potresti andarlo a prenderlo?» chiede mia madre a mio padre e lui si alza e sparisce nel corridoio.

«James.» mio fratello gli porge la mano e lui la stringe. Vado in cucina e finalmente addento la mia amata fetta di pane e nutella.

«Grace, smettila di ingozzarti di pane e nutella, e vai a saluta Nathan.» dice mia madre dietro di me. Perché deve essere sempre così 'gentile' con gli ospiti? Soprattutto con quello lì. Non mi inspira e so già che finirò nei casini per colpa sua. Dovrò fare rifornimento di sonniferi.

Sotto lo sguardo di mia madre, mi avvicino a Nathan ed tengo la porta aperta. «è stato davvero un piacere conoscerti, Nathan!» dico, abbozzando un sorriso a trentadue denti, che è più finto delle pubblicità 'Compra ora, e lo riceverai domani'. Infatti, nella mia vita passata, avevo comprato un mini-pigiama di un unicorno per Garfield... Non è più arrivato.

«Anche per me.» dice, gli altri lo salutano e tornano in cucina. «Ci si vede, Jane.» esce ed io chiudo la porta.

«Almeno che tu non voglia morire, Jeff.» borbotto e torno in cucina. «Non dovevano venire la prossima settimana?» chiedo e mi siedo.

«Stanno iniziando a traslocare, mica vivono ancora lì.» dice mia madre ed io annuisco.

Dovrò risolvere anche questa cosa da sola.

N/A: volevo chiedervi cosa ne pensate della storia❤

Cosa ne pensate di Nathan?

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