12. Chi osa disturbare la mia esistenza?

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«E se lo portassi a fare paracadutismo, ma gli saboto il paracadute, non dovrei avere dei bastoni fra le ruote, giusto Garfield?» alzo la testa dal cuscino, ed osservo la espressione di quella palla di pelo, che si sta leccando la zampetta.

«Ti saboto anche a te il paracadute.» lo guardo male. «Vediamo se i gatti cadono davvero a quattro zampe.» dico, e mi guarda e inclina la testa, e prima che si possa muovere, con il mio piede lo butto giù dal letto. Lo sento miagolare, e poi più niente.

«Garfield, sei vivo?» mi avvicino al bordo del letto, e guardo il pavimento.
«Ma cosa...» guardo, anche, sotto il letto, ma non c'è. Oddio, è sparito.
Si è volatilizzato. Sono una fottuta strega!

Mi risiedo sul mio letto, e osservo la mia stanza, la mia stupenda stanza... Forse solo un pochino disordinata, solo un pochino. Il mio sguardo ricade sul comodino, dove si trova il mio telefono che sta vibrando. Mi sposto per prenderlo, e un libro cade dal nulla vicino a me.

«Garfield, hai tentato di uccidermi!» ha fatto cadere un libro dalla mensola sopra il mio letto, dove si trovano tutti, quasi tutti, i libri di Stephen king, i quali, la maggior parte hanno più di seicento pagine!

Lui senza degnarmi di uno sguardo, scendo dalla mensola e si sdraia sul letto.

Mi sposto dal letto, e prendo il mio telefono, accetto la chiamata, e lo porto allo orecchio. «Come diavolo si è permesso!?» d'instinto allontano il telefono dall'orecchio perché la voce di quella cornacchia mi farà diventare sorda un giorno.

«Cosa vuoi, Claire?» Sbuffo sonoramente, e mi siedo sulla sedia della mia scrivania, e mi spingo, così inizia a girare.

«Passami tuoi fratello, ora!» fermo la sedia e mi alzo, ed inizio a camminare; anzi a barcollare, peggio di una persona ubriaca.

Mai più, Grace. Mai più.

Busso alla porta di mio fratello, ma non mi risponde nessuno. 
Busso più forte, ma niente. «Mi dispiace, ma qui non c'è.»  mi dirigo verso le scale, visto che qualcuno a suonato il campanello.

«Sai dove può essere?» chiede ed è come se sta cercando di non piangere; una voce rotta.

Apro la porta e la richiudo subito dopo.

Garfield, hai già trovati i biglietti per andare a fare paracadutismo?

«Credo che sia in giro con i suoi amici o stare con i nostri genitori... Cosa è successo?» io non ce la faccio a fare gli affari miei, sono troppo curiosa, infatti la mia maestra alle elementari sempre mi dice: "La curiosità ha ucciso il gatto." O il topo? Beh, qualcuno ha ucciso.

«Jane, apri la porta.» suona il campanello un'altra volta e poi inizia a bussare all'infinito. «E smettila di fare finta di parlare al telefono.»

«Ma io sto parlando con Cla...» mi ha buttato giù! Io cerco di fare una brava persone e comprensibile, invece questo individuo di vomito rosa mi buttata giù. 

«Cosa vuoi, Jeff?» apro la porta, ed lui è seduto sul muretto della veranda, allungo la sua mano e mi porge l'avvitatore.

«Grazie, ed a mai più, mio carissimo vicino.» mi giro e sto per entrare in casa, ma lo sento ridacchiare, e così mi rigiro.

Lui scenda da muretto e scende i pochi gradini della veranda, per poi girarsi verso di me. «Ci si vede la prossima settimana, mia carissima vicina.» detto questo se ne va via.

Con gli occhi chiusi in due fessure lo seguo con lo sguardo fino che non entra in una macchina è se ne va.

Entro in casa e salgo le scale, ma subito dopo essermi buttata a peso morto sul letto, qualcuno suona quel fantastico campanello. Ed un'altra volta. Ed un'altra.

«Chi osa disturbare la mia esistenza?» dico mentre scendo le scale, e dopodiché apro la porta.

Individuo di vomito rosa.

«Ti ho detto che qui non sta.» dico ma lei mi trascina fuori e mi fa salire in macchina. La sua macchina bianca e dentro i sedili sono rosa... Rosa! I miei occhi stanno sanguinando.

«Questo può essere considerato un rapimento!» non mi segna neanche di uno sguardo, e mette in moto.

«Sono facile da ripiazare?»

Soldato questa è una trappola. Ripeto: questa è una trappola! Annullare la missione.

«No.» più che una negazione, è in tono di domanda. Non voglio essere cattiva, ma c'est la vie.

«Esatto! James non mi può rimpiazzare con Joyce! Lui non può! Cosa ho sbagliato?»

Chi è Joyce? E poi cosa ci posso fare io? Lo devo inviare a fare paracadutismo insieme a Garfield e Nathan? Oddio! Sono una persona orribile.

«E cosa ti servo io?»

Mi rivolge uno sguardo, e le brillano gli occhi e nella sua faccia appare un sorriso abbastanza inquietante. 

Adesso mi butto dalla macchina.

«Non voglio finire in galere così giovane, Claire.» le dico, e lei continua a guardare avanti, e poi punto lo sguardo su di me.

«Sei già complice, mia carissima Grace.» ma cosa hanno tutti oggi con la parola carissima?

«E comunque non ti preoccupare, la tua parte di invisibile la sai già fare.» ma a questa chi la educata?

Sei gentilissima come sempre, mia carissima amica.

«Dimmi, adesso, cosa dobbiamo fare, al meno sono ancora in tempo per buttarmi fuori dalla macchina.» alzo gli occhi al cielo e mi appoggio al finestrino.

«Prima dobbiamo andare a prendere Lexy.»

Ho già sentito questo nome, ma chi l'ha pronunciato? Ce lo sulla punta della lingua... Tu sei stata pronunciata da... Gorilla numero due!

Quella dello struccante! E anche della cartigenica, ma dettagli.

«Hai capito?» cosa mi sono persa, adesso? La guardo confusa, e forse capisce che non la stavo ascoltando... Ops.

«Te lo rispiegerò dopo, insieme a Lexy.» dice e poi mi guarda. «Non puoi tirarti indietro, sei la nostra esca.» mi giro di scatto Ela vedo sorridere, soddisfatta del suo lavoro.

Sono spacciata.

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo!

Secondo voi cosa ha intenzione di fare la nostra carissima Claire? E voi vi siete ricordati della nostra famosa Lexy?

Vi ricordo che aggiorno tutti i venerdì questa storia e tutte le domeniche "Dal buio alla luce" se non la avete ancora letta, andate<3.

-Ali

Ti ricordi il primo sguardo? |•Bad Girl•| (Day Or Night)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora