10. Hasta la vista!

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La settimana è passata velocemente.
I nostri genitori sono partiti ieri sera, ma prima di partire ci hanno fatto il solito discorso, nel quale diceva di non rompere niente, niente cose fuori posto, e soprattutto niente feste, sennò 'vi ammazzo' testuali parole di mia madre. Beh, credo che voglio la bara nera e sopra voglio dei girasoli, con delle rose bianche.

In questa settimana sono andata a fare visita alla stupenda casa di Steven e Dave, ovviamente quando stavano dormendo. Sono entrata di nascosto, nei panni di Moon, e ho lasciato un messaggio.

Non cercatemi o sarete nei guai.

Ho lasciato un bigliettino, molto cortese, e ovviamente ho usato i guanti di plastica, non mi fido, e ho disegnato una mezza luna sulle due porte delle camera da letto, spero che la smettano, perché sennò non saprei davvero cosa fare.
Ho letto troppi libri gialli, forse anche troppi film, e credo che non siano finiti molto bene, ma questo sono dettagli inutili.

Scendo giù, dove sono tutti e cinque i gorilla, che stanno preparando tutto il necessario per la loro festa, alla quale non parteciperò, ma starò in camera mia e poi scapperò.

La corsa si terrà sempre in quella città, ma se non siamo veloci, la polizia arriverà, e non posso permettermi di farmi beccare.

Vado in cucina dove vedo una decina di pizze. Raffaele Esposito, ti ringrazio profondamente per aver creato questa meraviglia, la ottava meraviglia in questo mondo, sei il mio eroe.

Prendo un piatto e metto qualche fetta, prendo una lattina di Coca-Cola, e vado di sopra con tutti gli occhi puntati, non mi possono dire niente visto che ho lasciato che faccia la festa.

Inizio a leggere un libro, e aspetto che la casa sia piena così si dimenticheranno di me. Controllo che sia tutto chiuso ed inizio a cambiarmi.
Mi metto un jeans blu notte con una maglia nera, come la mia indimenticabile giacca, con scritto 'Moon' dietro.
Lascio cadere i miei capelli lunghi biondi, e mi trucco giusto un po'.

Sto per uscire, ma Garfield inizia a miagolare.

«Non posso portarti con me.» ed è la verità, e poi come farei?

Lui si siede e mi guarda con quei occhioni gialli, che ti scrutano dentro.

Dentro nuovamente in camera e prendo una borsa. «Dentro.» dico e lui fa come gli ho detto.

Scendo dal tetto e per fortuna nessuno mi ha vesto, anche perché mi sono buttata tra i cespugli.

Arrivo nel mio garage e lo apro, prendo la moto, la monto e la borsa la tengo stretta a me, chiudo il garage e parto.

Durante tutto il viaggio, Garfield non ha fatto altro che miagolare. Beh, io lo avevo avvertito.

«Moo-» non finisce la frase perché starnutisce.

«Salute. Mi faresti un favore?» dico aprendo la borsa e Garfield salta fuori. «Me lo terresti?» ma lui starnutisce e basta... Oh no.

«Allontana quelle bestia di Satan-» starnutisce di nuovo.

Prendo subito Garfield e lo rimetto nella borsa. «Prepara la macchina, e tutto il resto, io devo cercare un cat-sitter.» dico uscendo velocemente dal garage di Colen.

Osservo Garfield e scuoto la testa. «E adesso cosa faccio con te?»

«Adesso parli anche da sola, Moon?» mi chiede Sett, dietro di me, che come sempre puzza di fumo ed alcool.

«No! Stavo solo cercando di ricordarmi qualcosa, ma non è niente di importante, per adesso.» dico ridacchiando nervosamente.

Lui mi scrutano e mi squadra dalla testa hai piedi. «Mica sei ubriaca, vero?» domanda.

«No, Sett.» gli dico seria.

«Va bene. Comunque per la gara, lo sai che ci sarà la polizia, vero?» io annuisco e la borsa si inizia a muovere, e di conseguenza faccio finta di dondolarmi. «Se ti stanno per prendere tu scappa e dimenticati della gara.»

«Certo.» gli dico continuando a dondolare, lui mi guarda di nuovo e poi guarda la bottiglia che ha in mano.
«Questa cosa, mi fa avere delle allucinazioni.» dice andandosene.

Finalmente respiro. «Garfield fa il buono.» gli dico sotto voce.

«Ed adesso la gara che stavate aspettando con ansia da una settimana!» dice la ragazza, seguita da un 'Si' in generale. «Oggi ci sarà la famosa gara tra il nostro Adam e la nostra leggendaria Moon!» cammino verso la ragazza e stringo la mano ad Adam.

«Buona fortuna, ragazzi.» dice la ragazza, andando a posizionarsi nel suo posto.

«Che vinca il migliore!» dico, ed vado verso la mia macchina, lascio la borsa nel sedile accanto e metto le mani sul volante.

Osservo il mio gatto e lo guardo male. «Non venirmi addosso, che sta volta è importante, e non porto neanche il casco.» non che sia una cosa che mi preoccupa, ma voglio fare preoccupare a Garfield.

«Pronti!» dice alzando la bandiera.

Accendo il motore e premo sull'acceleratore. «Partenza!» schiaccio ancora di più.

«Via!» dice abbassando la bandiera.

Usciamo dal nostro nascondiglio e siamo già in autostrada. Sta volta usa una macchina gialla, quindi riesco ad individuarlo velocemente, supero le macchine e cambio marcia per la curva.

Le sirene della polizia si iniziano a sentire da lontano. Cambio marcia ed accelero. Sono vicina ad Adam e lui continua a guidare come se niente fosse. In tutto questo c'è Garfield che continua a miagolare.

«Mancano quattrocento metri al traguardo.» dice la voce meccanica del GPS.

Accelero e supero Adam e Garfield mi salta addosso ed inizia a graffiarli la pancia. «Garfield!» urlo, perché se continua perderò il controllo.

Dallo specchietto vedo Adam, e le luci della polizia seguirci. Cambio marcia e faccio la curva e quasi vado fuori strada per colpa di Garfield.

Ormai siamo in una strada senza macchine e vicino a me c'è Adam.
Lui accelera e mi supera.

«Cento metri per arriva alla destinazione.» dice la voce meccanica. «Sta zitta!» le urlo e Garfield mi fa un'altra taglio.

Cambio marcia e premo l'acceleratore. «Mancano cinquanta metri per la destinazione.»

Gli sono accanto, e cambio marcia, premo sull'acceleratore, e lo supero, tagliando così il traguardo.

Metto Garfield nella borsa, che sta ancora tremando, e fatico ad uscire dalla macchina.

«Sei stato bravo.» gli dico stendendo la mia mano.

«Beh, tu sei in battibile.» dice stringendo la mia mano.

Le sirene della polizia si fanno sempre più vicine. «Hasta la vista!» gli dico correndo verso il garage per prendere la mia moto.

Salgo velocemente e metto in moto.

Torno a casa, salva e non molto sana visto che ho la pancia piena di graffi e con qualche taglio.

Gli taglierò quegli artigli.

La casa è deserta, ma è un disordine.
Mi faccio la doccia e mi medico le ferite, dopodiché vado giù.

I cinque gorilla stanno dormendo per terra e sono mezzi nudi. Il pavimento è pieno di bicchieri di plastica e tovaglioli, in poche questa casa fa schifo, almeno spero che non ci sia niente di rotto.

Torno in camera e mi stendo sul mio letto, mi metto sotto le coperte e Garfield si stende sopra la mia pancia.
«Mi fai male Garfield.» dico ma lui si struscia sopra e fa le fusa.

Ti ricordi il primo sguardo? |•Bad Girl•| (Day Or Night)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora