Caro Charles,
È con immenso dolore che affido a questa lettera ciò che invece dovrei dirti di persona, ma devo farlo. So che capirai.
Il mondo va ripulito e New York mi sembra il posto perfetto per cominciare.
In questi ultimi mesi ho reclutato una specie di esercito: puoi considerarli come dei contro-X-men. Ho provato a portare dalla mia parte anche Margaret, ma con lei non ha funzionato. Suppongo tu abbia già capito che gli attacchi a suoi parenti e amici sono causa mia, ma è meglio essere sinceri su tutto.
Gli umani vanno sterminati e io sono il leader che ai mutanti serve per riuscire in questo intento.
Preparati, dunque, perché o sei con me o contro di me.
Nel profondo del cuore so quale sarà la tua risposta, amico mio, ma continuo a sperare che io e te possiamo vederla allo stesso modo, un giorno.
Quindi addio e buona fortuna, vecchio mio. A te e ai tuoi mutanti ne servirà molta.
Tuo affezionato, Erik.Meg lesse per la quinta volta il messaggio che George le aveva consegnato, e per la quinta volta si commosse. L'affetto che Lehnsherr ancora provava per Xavier era evidente, ma anche la determinazione del primo non era passato indifferente alla giovane. Anche il professore era uscito con gli occhi umidi dal suo studio dopo averla letta. Presto il suo contenuto aveva raggiunto le orecchie di tutti i professori e degli Avengers, che si strinsero attorno a Xavier. Meg, pur possedendo una cattedra tutta sua, fu esclusa dalla "riunione di massima importanza" che seguì.
«Non capisco come sia possibile» si lamentò con Veronica e Camille. «Io sono un'adulta e non mi fanno partecipare.»
«Se non ci dici che cosa conteneva la lettera noi non possiamo dirti se la decisione che i grandi hanno preso sia corretta oppure no» obiettò Camille.
«È una cosa privata... riguarda sia me che il professore e io non sono brava a comunicare certe notizie: sono certa che quando sarà il momento il vecchio vi parlerà di persona.»
«Il vecchio» le fece eco Veronica, sorridendo mestamente. «Passi talmente tanto tempo con Logan che ora hai iniziato a parlare come lui.»
«Mi sta influenzando male... e temo che andrà sempre peggio.»
Changer si era ripromessa che non avrebbe parlato alle sue sue compagne di stanza del bacio con Wolverine almeno finché non fosse stata sicura che la loro era una storia seria. Ma non riusciva a smettere di pensarci, e alla fine cedette alla tentazione di raccontare tutto alle amiche.
«Woah!» Esclamarono in coro le due.
«Ci voleva una novità romantica nella nostra monotona vita da mutanti» aggiunse Camille, gioviale come al solito.
Lei e Pietro andrebbero molto d'accordo, pensò automaticamente Margaret. Avrebbe potuto scommettere che quei due sarebbero stati amici inseparabili.
«Molti uomini non definirebbero la nostra esistenza "comune"» fece notare invece.
«L'hai fatto di nuovo» Camille batté le mani con una smorfia di finta esasperazione dipinta sul volto.
«Che cosa?» Domandò Meg con sospetto.
«Hai cambiato argomento. Stavamo parlando di te e Logan, non divagare.»
«Tutto ciò che avevo da dire ve l'ho fatto sapere. Cosa volete di più?»
«Sapere se ci sarà un seguito, per esempio» asserì Veronica, mentre Ash annuiva con vigore.
«Non lo so!» Esclamò Changer. «È successo tutto solo stamattina, come posso sapere come si evolverà la situazione?»
«Chiedendo al vecchio, per esempio» la prese in giro Flora. «Lui è sempre stato un sostenitore della vostra coppia e sono convinto che avrà dei consigli per voi due, se glieli chiederete.»
«Oh, non fare la scema. Sono dei passi, quelli che sento?»
In effetti qualcuno si stava avvicinando alla stanza che le tre ragazze condividevano e aprì la porta, rivelando Tony Stark.
«Tony...» Meg non fece in tempo a finire la frase che il miliardario newyorkese la interruppe con un gesto stanco della mano.
«Siamo in guerra» disse semplicemente.Spazio me: ragazzi belli nonché fratelli ho alcune cose da dirvi. Punto primo, sto tornando in Italia, e ciò vuol dire che risponderò presto ai vostri messaggi. Punto secondo, sono su un treno che mi riporterà tra i comuni mortali dopo una notte passata a parlare con le amiche (non abbiamo dormito nemmeno un'ora), quindi sono stanchissima ma non riesco a dormire. Ultimo, ma non per importanza, mi dispiace se questo capitolo è piuttosto breve, ma dovete compatirmi: non me la sento di farne uno più lungo, anche perché sono convinta che vi annoiereste e basta a leggerlo. Vi lascio con una domanda: vi piace la lettera che ho pensato? Se no, cosa cambiereste?
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Amore mutante
FanfictionMeg, soprannome di Margaret Grant, ha ventisette anni e un sogno: diventare un medico. La sua vita è quasi felice. Ma lei è una mutante e durante la sua vita è spesso stata trattata con freddezza. Persino i suoi genitori hanno sempre avuto a che far...