«Per riuscire a combattere in maniera efficace contro un'orda di mutanti impazziti dobbiamo dividerci in gruppi eterogenei. Noi Avengers abbiamo capacità fisiche superiori, voi mutanti potete combattere i vostri simili ad armi pari e Strange e i suoi stregoni hanno capacità mentali che si riflettono anche nella sfera pratica.»
Tony Stark aveva preso il comando della situazione, liquidando con un semplice "fatti da parte, ragazzino" tutti gli sforzi che Scott Summers stava facendo.
«Margaret, cara! Hai una domanda, dico bene?»
«Voi Avengers siete solo in dieci, di cui due sono mutanti ex allievi della scuola. Come li organizzeremo, i gruppi?»
«Ottima osservazione. Voi mutanti siete in superiorità numerica, e un gruppo di voi costituirà la difesa alla porta principale. I vostri associati vi copriranno le spalle. Per questo propongo non più di cinque gruppi sparsi per tutta la casa composti da dieci giovani dotati, due Avengers e tre stregoni. È tutto chiaro?»
«Limpido, Tony.»
«Molto bene, ora veniamo al sodo: ognuno dei cinque gruppi avrà un capo e dovrà sottostare ai suoi ordini. Se questi dice di non attaccare, non si attacca, se dice di rompere tutte le ossa agli avversari, nessuno abbandona il campo di battaglia senza prima aver compiuto il proprio dovere. I cinque capi saranno il sottoscritto, Margaret, Strange, l'Uomo Artiglio e Monocolo. Venite qua davanti e scegliete bene i vostri compagni. Le squadre capitanate da mutanti dovranno scegliere altri nove di loro e così via.»
Alla fine, la squadra di Meg era una delle più forti sul campo: dato che la ragazza aveva tanto insistito per essere colei che avrebbe protetto l'ingresso della scuola, aveva scelto di portare con sé Pietro e Steve Rogers, poi Camille, Piotr, Bobby e alti mutanti scelti tra i ragazzi ritenuti più valorosi. Rimpianse di non avere Logan dalla sua parte, ma Tony aveva scelto di spedirlo a capo della squadra con l'incarico di sorvegliare il tetto -a causa dei suoi sensi super sviluppati, assolvere a questa mansione gli sarebbe riuscito particolarmente bene.
Erano passati quattro mesi da quando il professore aveva ricevuto la lettera da Lehnsherr e in quel periodo la scuola era cambiata molto. Non era più popolata da masse di studenti festanti per la fine delle lezioni o da ragazzi innamorati che guardavano con desiderio un'altra persona. Ora l'ansia la faceva da padrona, si insinuava trionfante tra la gente, contraendone i volti e facendone tremare le mani. Chi aveva un compagno aveva ben poco tempo per passare con lui, in quanto le diverse mansioni che venivano affidate ad ognuno richiedevano molto tempo ed energie.
Il blocco mentale di Meg era allora completamente rimosso e la ragazza era al pieno delle sue capacità.
«Meg, posso parlarti un momento?»
Changer era appena uscita da una riunione per discutere gli ultimi dettagli con la sua squadra quando Logan la chiamò.
Con un lieve cenno del capo, Meg assentì. Appena furono in un angolo isolato, Wolverine posò le mani sulle guance di lei e la baciò.
Era la prima volta da settimane che avevano occasione di stare insieme e la sfruttarono al meglio.
«Cerca di stare attenta, d'accordo?»
«Certo, Ghiottone. Suppongo sia inutile dire anche a te di fare attenzione, vero?»
«Hai ragione. L'ultimo messaggio di Lehnsherr era chiaro: vuole te e nessun altro. Ma hai un'intera squadra di gente a proteggerti.»
«Tra due giorni vedremo se sarà sufficiente.»
Quando si recarono in camera da letto della ragazza, si stesero sul letto e si abbracciarono, parlando di argomenti più leggeri ed evitando di concentrarsi sulla battaglia imminente. Quando si addormentarono, ancora insieme, il loro sonno fu accompagnato da sogni sereni.Spazio me: ebbene sì, miei prodi. Anche questa storia sta per finire. Il prossimo capitolo sarà formalmente l'ultimo, poi ci sarà un epilogo che mostrerà cosa successe dopo lo scontro con i mutanti di Magneto. Grazie per avermi sostenuta in questo fantastico viaggio e per avermi fatto tanto ridere grazie ai vostri commenti. Spero di scrivere altre fan fiction a sfondo Marvel (forse con Spiderman come protagonista) e mi auguro che voi siate tanto gentili da leggerla.
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Amore mutante
Hayran KurguMeg, soprannome di Margaret Grant, ha ventisette anni e un sogno: diventare un medico. La sua vita è quasi felice. Ma lei è una mutante e durante la sua vita è spesso stata trattata con freddezza. Persino i suoi genitori hanno sempre avuto a che far...