Margaret ancora non sapeva che quella che aveva passato con Logan sarebbe stata la sua ultima notte serena per un po' di tempo.
Gli eventi della battaglia furono cruenti, ma non furono mai rivelati nel dettaglio a chi non vi partecipò in maniera diretta. Solo alcuni brandelli di informazione su ciò che successe prima che gli scontri iniziassero vennero divulgati.
Cinque ore prima dell'inizio di quella guerra, Meg si svegliò, ancora stretta tra le braccia di Logan.
«Buongiorno» sussurrò, quando fu certa che anche lui non era più addormentato.
«Ciao, ragazzina.»
«Dormito bene?»
«Molto.»
«Andiamo a mangiare: se dovesse andare tutto male, oggi potrebbe essere l'ultima volta.»
Changer sorrise, posando le sue labbra su quelle dell'uomo, poi andò a cambiarsi.
Scrollandosi di dosso l'inquietante pensiero che la ragazza le aveva insinuato in testa, lui decise di lasciarle la sua privacy abbandonando la stanza. Scese in cucina e si preparò una tazza di caffè amaro, che bevve in un sorso.Quando fu sul balcone, estrasse un sigaro e se lo rigirò tra le mani. Guardò verso il prato della scuola e ammirò il panorama: la struttura era immersa nel silenzio, ma in cuor suo Wolverine sapeva che presto si sarebbe rianimata. Una fitta gli strinse il cuore.
E se fosse davvero la mia ultima volta qui?, pensò. Ma il suo potere di rigenerazione funzionava alla perfezione e non gli avrebbe mai permesso di morire in battaglia. Ma Meg? Lei non godeva delle sue stesse capacità e per lui era insopportabile l'idea di saperla caduta nel combattimento.
Quei pensieri sparirono quando sentì un lieve tocco all'altezza dei fianchi e sulla schiena.
«Ti devi rilassare, Ghiottone: non ti fa bene essere così teso sapendo che cosa ci aspetta.»
«Lo so, ragazzina, ma non posso farne a meno. Sono preoccupato per te» confessò infine.
«Non devi» lo rassicurò la ragazza, facendolo voltare. «Saremo felici, insieme.»
«Ne sei sicura?»
«Lo sono sempre.»
Margaret non era mai stata tanto determinata.
Magneto le aveva causato tanto dolore in così poco tempo. Ma lei aveva deciso che una cosa del genere non si sarebbe mai più ripetuta. Era determinata a fermarlo, e non avrebbe permesso a quello psicopatico di rovinarle la vita. Non sarebbe morta, non quel giorno.
«Torniamo in cucina?» Logan la prese per un braccio e la tirò lievemente via di lì.
«Sì...» sussurrò lei, senza opporre resistenza.
Ben presto, anche gli altri mutanti più grandi li raggiunsero, e si unirono a loro. Pietro e Tony, i più allegri del gruppo, provarono a dissipare la tensione facendo battute in continuazione, ma smisero non appena si resero conto che nessuno aveva molta voglia di ridere.
Seguendo il piano che Stark aveva ideato, tutti si misero in posizione, mentre i mutanti ergevano barriere di protezione.
Quando vide le schiere di Lehnsherr avvicinarsi, Meg trattenne il fiato: erano davvero tantissimi.
Non si scompose e iniziò ad avanzare. Si voltò verso i suoi compagni e sospirò. «Molti di voi probabilmente si aspettano una specie di discorso di incoraggiamento, ma io non sono mai stata brava, con le parole. Perciò, l'unica cosa che posso fare è spiegarvi cosa ho in mente: i mutanti combatteranno in prima fila» e osservò i suoi amici, che annuirono in segno di conferma. Bobby le strizzò l'occhio, e lei sorrise. «Mentre voialtri starete dietro di noi e ci coprirete le spalle» fece una pausa.
Guardò un'ultima volta la scuola, e pregò Dio di arrivare viva alla fine della giornata. Si rivolse di nuovo in direzione di Lehnsherr e riprese a camminare.
«Mutanti» disse, senza voltarsi «con me!»Spazio me: allora, prima di estrarre i forconi, vi chiedo di ascoltare il perché della brevità di questo capitolo. Ebbene, io non sono brava a descrivere le battaglie, quindi ho preferito glissare su questo avvenimento, compiendo un'enorme ellissi dell'evento. Il prossimo capitolo sarà l'epilogo, quindi, in quanto tale, sarà l'ultimo. Be', nulla mi resta da dirvi se non di godervi l'ultimo capitolo. I vostri pareri me li darete nell'occasione della sua pubblicazione.
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Amore mutante
FanfictionMeg, soprannome di Margaret Grant, ha ventisette anni e un sogno: diventare un medico. La sua vita è quasi felice. Ma lei è una mutante e durante la sua vita è spesso stata trattata con freddezza. Persino i suoi genitori hanno sempre avuto a che far...