capitolo 5

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‘Written in these walls are

The stories that I can’t explain

I leave my heart open

But it stays right here empty for days'

Sì! Grazie a Dio oggi la sveglia ha suonato. Con gran fatica, apro gli occhi e mi alzo dal letto. Scendo per fare colazione

Io: giorno mamma

Mamma: ben svegliata amore, sei pronta? – si avvicina e mi da un bacio sulla fronte

Io: sì, ieri Luke mi ha parlato un po’ della scuola e sembra ok, è stato incoraggiante. Sono contenta di averlo incontrato

Mamma: mi fa piacere. Per colazione ho preparato dei pancake per darti energia e magari anche l’allegria per iniziare questo giorno importante

Io: va bene, grazie – ho già l’acquolina

Mamma: ma non aspettartelo ogni giorno eh – scoppia a ridere e io pure, adoro mia mamma. È un po’ pasticciona come me, in ogni cosa mette un sacco di entusiasmo, non si arrende mai. Ho preso esempio da lei e ne sono fiera. Poi cerca sempre di accontentarmi e rendermi felice, la amo. Mi sveglio presto apposta per poter stare con lei a fare a colazione con calma, è una delle mie parti preferite della giornata. Finito di mangiare, metto il piatto e le posate nel lavandino e mi avvio verso il bagno. Mi sistemo e, alla fine, metto una collana con un aeroplanino come quella di Harry, poi esco di casa. La fermata dell’autobus è a 200 metri circa da casa mia. Arrivo e dopo alcuni minuti ci raggiunge anche la corriera, 07:06, puntuale. Ci sono parecchi ragazzi, quindi cerco di salire per prima per riuscire a prendere un posto per me e magari anche per Luke. Riesco a prendere quelli davanti, mi siedo vicino al finestrino e metto la borsa sopra l’altro sedile per far capire che è occupato. Ascolto un po’ di musica finché non sale Luke. Appena mi vede, sorride e mi saluta con la mano.

Luke: buongiorno, grazie per avermi tenuto il posto - mi da un bacino sulla guancia

Io: giorno Luke, figurati – tolgo le cuffie dalle orecchie e le metto in borsa assieme al cellulare

Luke: sai, tu ieri scherzavi quando dicevi che non stai un attimo tranquilla, ma io veramente oggi sono caduto dal divano-letto, però Ashton ha quasi saldato il debito, questo mi consola - scoppiamo in uja grande risata

Io: povero - Scherziamo finché non arriviamo a scuola

Luke:che sezione sei?

Io: 3B

Luke: ah bene, allora quelle ragazze là giù sono nella tua classe, vado dalla mia così puoi fare amicizia. Ti aspetto a ricreazione vicino alle macchinette

Io:sì, va bene. A dopo – sono un po’ triste, avrei voluto stare con lui, ma da un lato è meglio. Stando troppo con lui, rischio di non legare come dovrei con i miei compagni. Mi avvicino alle mie compagne

Io: buongiorno, voi per caso siete di 3B?

X: sì, perché?

Io: piacere, sono Angel, una vostra nuova compagna

X: ciao! Io sono Martina – è bellissima. Capelli lunghi e biondi, occhi verde smeraldo che brillavano per i primi raggi di Sole, vestita benissimi con degli abbinamenti molto carini … sono senza parole

Y: io invece sono Aurora, piacere – anche lei non era male, capelli ricci e lunghi di un bellissimo nero corvino, occhi color marrone scuro. Ci stringiamo tutte la mano e inizio a fare conoscenza perché loro si conoscevano già. È orribile essere l’ultima arrivata ed entrare in una classe dove tutti sono contenti di rivedersi, sono amici stretti da un legame speciale, poi compari tu e iniziano a guardarti dall’alto in basso, per carità, è normale e posso capirlo, ma mi fa comunque stare a disagio. Ho un’immensa paura di rimanere da sola, mi sento così piccolina! Finalmente suona la campanella, le lezioni iniziano e potrò togliermi gran parte dell’ansia che mi assilla. Dalla borsa sento il cellulare vibrare, Ashton!

Ash: sta tranquilla Angel, vedrai che se sorridi, avrai tutti ai tuoi piedi! – oh mio dio che carino, adoro questo ragazzo, dopo aver ricevuto questo messaggio, improvvisamente la mia agitazione sta calando

Io: grazie Ash - non ho molto tempo così, dopo aver messo il cellulare in silenzioso, lo infilo in borsa. La massa di studenti che cercano di entrare è numerosa e ci sono alcuni studenti che spingono per varcare la soglia per primi, come se rimediassero qualcosa. Appena entro in atrio, rimango stupida dall’ordine, dalla grandezza e dalla vivacità della sala. La preside ci accoglie con un veloce discorso di apertura durante il quale io mi guardo attorno per riuscire a vedere Luke

Martina: hey Angel tutto bene? Sembri nervosa

Io: ah no, tranquilla Martina, sto cercando un amico

Martina: uh, chi è?

Io: Luke Hemmings

Martina: Luke Hemmings!?

Aurora: sei sua amica!? – hanno delle strane facce sorprese

Io: ssi, perché?

Martina: tutti vorrebbero essere suo amico, è simpatico, bravo e poi è anche figo

Aurora: è anche un po’ combina guai. Una volta ha rischiato di essere sospeso perché è stato beccato marinare la scuola, ma dopo si è sistemato tutto perché i genitori sapevano e anche perché è un bravo studente – questa cosa non mi stupisce, invece le parole che ha detto Martina mi hanno scatenato un attimo di gelosia e rabbia. Mi giro e intravedo Luke che mi fissa, incrociati i nostri sguardi, sorride e mi fa l’occhiolino. Il suo gesto mi fa ritornare tranquilla, così le guardo e sorrido

Io: posso confermare tutto, è una delle persone più speciali

The Only Reason || Luke Hemmings - 5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora