capitolo 21

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Io: ti dispiace?

Luke: a dire la verità un pochino sì, anche ieri non abbiamo passato il pomeriggio assieme, ma non importa, devi stringere certamente un buon rapporto con i tuoi compagni di classe ... è giusto – mi dispiace un sacco aver “ferito” Luke

Io: hey, domani staremo insieme tutto il giorno

Cal: ti riporteremo a casa tardi, puoi vero?

Io: devo chiedere, ma non penso ci siano problemi – sorrido e Calum ricambia,le mani di Luke scivolano da me e una si ferma sul mio fianco e l’altra la appoggia sulla mia gamba. Sento un piccolo brivido percorrermi tutto il corpo, è una sensazione così unica e piacevole che solo Luke sa trasmettermi, sento il suo calore impadronirsi, prima della mia coscia, e poi di tutto il resto del corpo. Mi mordo il labbro e sento lo stomaco in subbuglio, com’è possibile che un semplice tocco possa scatenarmi questo caos? Penso di essermi presa una bella cotta per Luke, non voglio illudermi sul fatto che lui ricambi, non credo sia così, anche se qualche segnale direbbe di sì, ma non voglio illudermi lo stesso. Mi giro per guardarlo e lui lo stava già facendo, per la seconda volta riesco a trovare un contatto visivo e mi riperdo nei suoi occhi come solo un pesciolino sa finire nella rete in mare, un mare profondo e azzurro come gli occhi di Luke illuminati dalla luce del sole che filtra dal finestrino

Cal: si avvicina la mia fermata – Luke si toglie un’altra volta dal contatto visivo, ma sembrava leggermente preoccupato

Luke: ti prego Cal, posso pranzare da te?

Cal: adesso me lo dici?!

Luke: mi sono ricordato adesso che mio papà non è a casa

Cal: aspetta tre secondi, chiamo mia mamma e le chiedo se c’è qualcosa per te

Luke: grazie – di corsa, Calum afferra il cellulare dalla tasca e chiama sua mamma che risponde dopo qualche squillo

Cal: mamma … bene, ma ti parlo dopo, Luke ha chiesto se può pranzare con noi, visto che suo papà lavora … ehh, sì … grande! Grazie mamma, a dopo … ti voglio bene anch’io – Calum e sua mamma erano così dolci, si sono appena scambiati un piccolo gesto d’affetto per chiudere una semplice telefonata, mi scappa un sorriso

Luke: allora?

Cal: ringrazia il fatto che abbia abbondato con le dosi, ma la prossima volta avvisa per tempo

Luke: grazie Cal, tua mamma è sempre così gentile, mi sembra di essere uno di famiglia ahah davvero, vi adoro e vi ammiro

Cal: lo so, mia mamma è la migliore – Luke si intristisce improvvisamente e guarda le sue mani mentre mi accarezza la gamba – hey amico! – Calum appoggia la sua mano sulla spalla di Luke, gli sorride dolcemente e poi gli da un piccolo bacino sulla guancia, non aggiunge altro, ma con uno sguardo mi fa capire che anche io dovevo fare qualcosa. Non capisco nulla, ma farei qualsiasi cosa per farlo tornare normale, così appoggio la mia mano sulla sua e lo bacio anche io sulla fronte facendolo sorridere di nuovo

Luke: grazie ragazzi, ma sto bene

Cal: preparati, dobbiamo scendere tra poco

Luke: sì – prendono i loro zaini, ci alziamo tutti in piedi e faccio qualche passo per far uscire Luke. La corriera si ferma all’improvviso e cado in avanti, sento il vuoto nella mia pancia, chiudo gli occhi e, senza volerlo, mi scappa un urletto, ma sento qualcuno avvolgermi e prendermi

Luke: stai bene? – riapro gli occhi e mi ritrovo tra le braccia di Luke. Lui e Calum mi guardavano preoccupati

Cal: che infame, poteva iniziare a frenare prima, no?!

Luke: sono solo dei coglioni, ti sei spaventata?

Io: sì, pensavo di cadere. Grazie Luke

Luke: dovere – mi lascia dalla stretta e la corriera riparte, veloce afferro il manico del sedile per non rischiare più

Cal: hey no! Abbiamo perso la fermata – mi sento terribilmente in colpa, non sono scesi a causa mia

Io: mi dispiace, è colpa mia

Cal: starai scherzando spero

Luke: non è assolutamente colpa tua

Io: sì invece

Cal: hey guardaci – alzo lo sguardo e li fisso negli occhi – siamo sinceri, non è colpa tua – sorrido e loro ricambiano

Luke: e poi la prossima fermata è tra qualche secondo, faremo una breve passeggiata fino a casa Hood

Cal: la fantastica casa Hood

Luke: vabbé, ciao Angel, a domani

Cal: a domani Angel – Luke mi da un veloce bacio sulla guancia e Calum, prima mi fa una linguaccia, poi ride e anche lui mi da un bacino. A Luke viene un piccolo colpo tosse, subito dopo la corriera si ferma

Luke: ciao – mi da un altro bacio a fior di labbra appoggiando anche la sua mano sulla mia guancia, sento l’ennesimo brivido percorrermi tutto il corpo, era piccolo ma comunque pazzesco, Luke mi fa provare così tante emozioni, rimaniamo a una distanza di qualche centimetro per qualche nano-secondo, una parte di me vuole avvicinarsi e baciarlo,un’altra più razionale dice di lasciarlo scendere, altrimenti rischia di perdere un’altra fermata e dover fare un grande pezzo di strada a piedi. Decido di ascoltare la parte razionale, apro la bocca per parlare, ma le parole faticano ad uscire

Cal: Luke sbrigati – Luke sospira e mi guarda negli occhi

Luke: sì, arrivo, ciao Angel

Cal: a domani Angel

Io: a domani ragazzi – li guardo finché non scendono veloci dalla porta dell’autobus e le porte si richiudono, poi mi risiedo, prendo il cellulare dalla tasca e sospiro, oggi ho quasi baciato Luke due volte, cosa sta succedendo? Perché ogni volta arriva qualcuno a rovinare il momento? E cosa più importante, Luke ricambia i miei sentimenti? Cerco di distrarmi, così apro la chat di Carina su whatsapp e le scrivo

Io: tra poco arrivo a casa e cerco il costume, dove e a che ora ci incontriamo?

Carina: io sono già arrivata, ho appena finito di preparare la borsa. Hai presente ‘l’albergo di cristallo’ a Bundeena? Vicino alla spiaggia

Io: sì, mi sembra di averlo visto qualche giorno fa. È uno grande, con la piscina, tutto bianco?

Carina: sì, è stupendo

Io: hai ragione *-* volevi incontrarmi là?

Carina: sì, là davanti

Io: va bene, a che ora?

Carina: mmh 15:30 va bene? Così hai tempo di fare tutte le tue cose tranquillamente

Io: perfetto, allora a dopo :*

Carina: yes ;) – esco da whatsapp e mi metto ad ascoltare musica mentre guarda le foto fatte questa mattina. Erano tutte così belle, ma quello che è venuto meglio è decisamente Luke, non c’è una foto dove sia brutto. Anche Calum è venuto molto bene, amo quando fa la linguaccia, è così tenero. Io invece sono un po’ monotona nelle espressioni. Arrivo ad una foto bellissima, sorridevamo tutti e tre, Luke aveva un sorriso grandissimo e assolutamente perfetto, degli occhi magnetici, mi incanto per qualche secondo a guardarlo, alzo lo sguardo e mi accorgo che la prossima fermata era la mia, così blocco il telefono, lo metto in tasca e mi preparo davanti alla porta con la cartella in mano. Appena la corriera si ferma, esco e mi incammino verso casa. Decido di riprendere il cellulare per cambiare l’immagine di profilo e mettere la foto che avevo appena visto, la adoro troppo, poi passo tutti gli scatti sia a Luke, sia a Calum, come mi avevano chiesto, e rimetto il telefono in tasca. Arrivata a casa saluto mamma e corro in camera, butto lo zaino a terra, lancio il cellulare sul letto, stando attenta a non lanciarlo troppo forte, l’ultima cosa che voglio è uno schermo rotto, e inizio a cercare le cose per il mare. Apro l’armadio e osservo i vari scaffali, noto subito una maglietta bianca con delle decorazioni molto carine, frugo tra gli indumenti e finalmente trovo il mio costume blu e i miei pantaloncini con la stessa tinta

Mamma: Angel, vieni a mangiare

Io: arrivo – metto tutto sul letto e corro in cucina

The Only Reason || Luke Hemmings - 5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora