capitolo 50

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‘I drove by all the places we used to hang out getting wasted
I thought about our last kiss, how it felt the way you tasted
And even though your friends tell me you’re doing fine’

Oggi ho dormito benissimo, non so dove ho trovato il coraggio di alzarmi dal letto e prepararmi. A scuola, Martina mi saluto appena entro ed io ricambio con un sorriso abbastanza finto, mentre Aurora mi sorride e viene da me

Aurora: come stai?

Io: oggi bene, grazie, ieri con quella domanda di Martina sono andata in panico, è stupido perché è solo un’immaginazione, ma un po’ è servito perché mi sono resa conto che Luke è più importante di quanto immaginassi

Aurora: beh, sono contenta di sentire che stai meglio e che c’è questo piccolo risvolto positivo. Ho odiato Martina nell’istante in cui ti ha fatto la domanda e ho visto la tua espressione così persa e colta di sorpresa molto negativamente

Io: già, è stato orribile, ma dopo mi sono calmata – la prof entra e interrompe i nostri discorsi. Le ore passano abbastanza lente e, mentre ascolto, mi capita di scarabocchiare sul banco con la matita. Poco prima del suono della campanella, cancello tutto e poi esco dalla classe raggiungendo Luke. In corriera, ci avviciniamo a Calum, salutiamo e ci sediamo

Io: non ti ho più chiesto come è andata alla fine la verifica di matematica?

Cal: non so, speriamo bene – si mette a ridere ed io con lui

Luke: sapete che per Natale e capodanno la scuola da una festa, no?

Cal: sì

Luke: la organizzo io

Io: perché tu?

Luke: perché sono di quinta e hanno votato me tra chi organizza – posso immaginare il perché hanno scelto lui, sono sicura farà un ottimo lavoro

Luke: venite?

Cal: ovvio che sì

Io: io veramente non credo … non sono tipa da feste

Luke: eddai, starai con me, Calum e forse anche gli altri – non so, non m’ispirano queste tipo di cose, ma penso di poterci andare, stare con loro sarà bello e, al massimo, tornerò a casa

Io: d’accordo, penso che vada bene anche a mamma – sorridono e si scambiano un’occhiata vittoriosa. Arrivata a casa, chiedo il consenso per andare alla festa e lei mi risponde che ci deve pensare. Dovrò comprare un vestito a breve, ma penso lo farò con i saldi natalizi. Oggi voglio dedicarmi un po’ allo studio facendo qualche schema di storia ed economia per aiutarmi per il boom di verifiche che ci sarà tra poco. Oggi ho anche scuola di chitarra, ho iniziato da poco, il mio insegnante è molto simpatico, anche se un po’ strano. Guardo l’orologio e mi accorgo che tra poco ho lezione, afferro la chitarra e avviso mamma che sto uscendo. Oggi facciamo esercizi sull’arpeggio, penso che mi servirà per poter imparare ‘amnesia’, quindi m’impegno al massimo per saperli fare bene. Arrivata a casa, ceno e finisco di scrivere alcune definizioni di storia. Poi mi butto nel letto e m’immergo nella musica mentre messaggio con Luke e con Michael, per poi struccarmi e addormentarmi.

***

Intanto i giorni passavano velocissimi, Luke lo amo sempre di più, il nostro legame si è stretto ancora e non potrei essere più felice con lui. Anche con Michael e Ashton ho legato molto, anche se non ci passo molto tempo per via del loro lavoro. Molte volte mi è capitato di uscire con Carina, Isabella, Clare e anche con Martina, non mi ha più chiesto di Luke, per fortuna, forse ha capito che è il mio punto debole e ne sono felice, anche se non abbasso troppo la guardia. Non avrei mai pensato, ma dopotutto Martina è simpatica e molto socievole. Oggi non si va a scuola perché è ,’8 dicembre, festa dell’immacolata, quindi ne approfitto per stare a letto fino all’ora di pranzo

Mamma: Angel, dai

Io: mi sto solo riposando un po’

Mamma: non hai fame?

Io: arrivo - trovo la forza per togliermi le coperte di dosso e un’aria fredda mi colpisce, rabbrividisco e vado a magiare

Mamma: oggi devi fare qualcosa?

Io: mmh, forse esco con i ragazzi, dopo li chiamo

Mamma: ok

Io: ma quindi, per la festa d’istituto?

Mamma: sai che non sarei del tutto convinta, c’è molta gente, alcol e cose simili … - mi sa che sta per dire di ‘no’, guardo il piatto e m’immagino la mia triste serata mentre tutti si divertono – ma hai diciassette anni e sei grande e responsabile – la guardo di scatto con un sorriso

Io: grazie mamma

Mamma: ma da quando ti piacciono queste tipo di cose?

Io: non mi entusiasmavano prima, ma adesso ci saranno anche Luke e Calum quindi penso che potrei divertirmi, se non è così, ritornerò a casa – mamma mi guarda e finisce di mangiare. Dopo aver lavato velocemente i piatti, corro in camera per avvisare Luke che sarò alla festa e per chiedergli se poteva uscire

Luke: no, ho del lavoro da sbrigare, scusa – e non dice nulla della festa? Non è contento? Vabbé, glielo dirò a voce. Chiamo Ashton e Calum e chiedo a loro se possono uscire, Michael oggi lavora purtroppo

Ash: d’accordo

Cal: no, devo stare con Luke

Io: ok – chissà cosa faranno? Magari staranno scrivendo una canzone, sarebbe bellissimo. Mi metto d’accordo con Ashton di andare al bar per fare merenda insieme e berci una cioccolata alle 16:00. Mi vesto un po’ pesantemente e alle 15:50 parto di casa e raggiungo il bar. Arriviamo nello stesso momento e sorrido appena lo vedo

Ash: ciao Angel

Io: ciao – ci abbracciamo ed entriamo nel locale. Questo è molto carino, ci ero stata ancora delle volte, ma l’hanno ristrutturato un po’. Adesso le pareti solo di color crema, i tavoli e le sedie sono di legno e, tra le varie cose, si possono vedere già delle decorazioni natalizie. Ci sediamo su un tavolino vicino al termosifone, a centro tavola c’è un pupazzetto di una renna, è carinissima

Ash: qui fanno le miglior cioccolate, la puoi prendere alla cioccolato bianco, al latte, fondente, con la menta, cannella, panna, biscotti e tantissime altre cose, ora chiedo il menù – mi giro e prendo due cataloghi dall’altro tavolo vuoto – oppure puoi prenderteli da sola – ridiamo e mi ringrazia. Io ordino una cioccolata bianca e dei biscotti allo zenzero, invece Ashton prende cioccolata al latte con una spruzzata di menta, un cornetto alla nutella e dei biscotti secchi. Dopo dieci minuti, arrivano le nostre ordinazioni, aggiungiamo lo zucchero nelle bevande e lo lasciamo raffreddare un po’. Parliamo del lavoro di Ashton e mi chiede che lavoro vorrei intraprendere io. Sinceramente non saprei cosa rispondere, non ci ho ancora pensato benissimo. Luke vorrebbe trovare un lavoro dove ci sia anche un po’ di informatica come il programmatore, ma queste cose non fanno per me, infatti Luke è su un altro indirizzo, io ‘finanza e marketing’ e lui ‘articolazioni sistemi informativi aziendali’

Io: tu sai cosa devono fare Calum e Luke?

Ash: no, staranno giocando a fifa

Io: no, devono fare un lavoro

Ash: allora non lo so … forse c’entra la festa

Io: può essere – non ci avevo pensato, ma è vero

Ash: tu ci vai?

Io: sì, tu?

Ash: nono – afferra il suo cornetto, lo immerge nella cioccolata e ne prende un morso enorme sporcandosi la bocca. Ridacchio e prende un sorso della mia cioccolata. È buonissima, Ashton aveva ragione, adesso avrei voglia di assaggiarle tutte. Con Ashton passo uno splendido pomeriggio pieno di risate, ma Luke non mi ha mai scritta e sono un po’ preoccupata. All’ora di cena, ricontrollo il cellulare, nulla. È normale, non deve sempre stare con me, ma qualcosa mi preoccupa, ma se c’è qualcosa che non va me lo direbbe subito, lui o Calum, visto che sono assieme. Prima di andare a dormire, gli mando la buonanotte e spero che risponda al messaggio, ma non lo fa

The Only Reason || Luke Hemmings - 5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora