Finalmente la campanella suona, saluto i miei compagni e mi dirigo verso il cancello della scuola e noto che Luke era già là ad aspettarmi
Io: come mai sei arrivato prima d me? - uso una tono da finta offesa e lui sorride
Luke: mancava il professore dell'ultima ora, così ci hanno fatto uscire prima. Sono andato a fare un giro con Nico e, 10 minuti fa, mi sono incamminato per venirti a prendere. Non potevo andare da solo in corriera senza nemmeno avvisarti
Io: che carino, grazie - mi fa molto piacere il fatto che sia tornato indietro per me ... mi rende felice - andiamo?
Luke: certo - mi fa strada per passare e ci mettiamo a camminare tra la folla di studenti - allora, com'è andato il tuo cambiamento di posto?
Io: quando ho raggiunto la classe, la prof era già arrivata e ... - mi interrompe
Luke: non ti ha sgridata, vero? - la sua espressione era un po' preoccupata, si preoccupa sempre per tutti, è così carino
Io: no, ho fatto la finta dispiaciuta, mi sono scusata gentilmente e non mi ha detto nulla di particolare
Luke: ahahah la finta dispiaciuta
Io: a dire il vero ero più dispiaciuta di averti lasciato così bruscamente in quel momento
Luke: ah ... tranquilla fa nulla - sembrava un pochino dispiaciuto ripensando a quel momento, e come dargli torto! Sono stata proprio una stupida egoista. Vorrei ritornare indietro nel tempo per sistemare le cose e trattenermi con lui, tanto in ritardo ci arrivavo comunque! Mi insultavo per punirmi mentalmente per la sciocchezza che ho combinato, quando i miei pensieri vengono interrotti da Luke - non fa nulla, sul serio, la campanella era suonata, dovevamo comunque dividerci - stavo per rispondere, ma cambia argomento - quindi alla fine non ti sei più spostata?
Io: alla quinta ora sì, sono andata nel banco vuoto vicino a Aurora, erano io posti da tre quindi c'eravamo io, lei e Martina
Luke: ah ... - aveva una faccia leggermente disgustata, quindi gli chiedo qual era il problema - niente, è solo che quelle due non mi vanno molto a genio, per carità potrei sbagliarmi, non ci ho mai conversato veramente, ma preferisco evitarle. A te come sembrano?
Io: a dire il vero non saprei, il primo giorno mi erano sembrate un po' troie - Luke sorride - cioè intanto sono bellissime a mio parere - Luke sbuffa - poi ... boh, non saprei spiegare il perché del mio pensiero, ma le ho reputate così - faccio una piccola risata nervosa
Luke: beh, anche a me danno quest'impressione, cioè mi salutano ogni volta che mi vedono e conoscono a mala pena il mio nome
Io: in realtà sanno un po' di più - Luke si ferma per un momento preoccupato
Luke: cosa sanno? - aveva gli occhi un pochino sbarrati e il tono di voce sorpreso
Io: non saprei cosa esattamente, sicuramente che l'anno scorso hai rischiato l'espulsione, che sei un bravo alunno e poi non ricordo, ma cose stupide sicuramente - tira un sospiro di sollievo e ricomincia a camminare con me
Luke: meno male
Io: nascondi qualcosa, eh?!
Luke: ahah mannò, è solo che non voglio che delle tipe come loro sappiano cose sul mio conto
Io: ma forse le abbiamo giudicato troppo in fretta, oggi erano molto socievoli e divertenti. Non abbiamo parlato più di tanto perché c'era lezione, ma è stato abbastanza piacevole
Luke: se lo dici tu, però non voglio comunque la loro amicizia, non per cattiveria, ma non fanno per me - sono abbastanza felice di sentirlo parlare così, ho ancora in mente quando Martina lo ha definito 'figo'. Non vado pazza per questo aggettivo, mi da una sensazione di qualcosa di rozzo e grossolano, preferirei essere chiamata 'bella' piuttosto che 'figa'. Mi ritorna in mente anche quando mi hanno proposto un'uscita noi quattro, l'avevano fatto in modo veramente sgarbato! Faccio una smorfia di disgusto ripensando a quei momenti, per fortuna Luke non se ne accorge, era incantato dalle vetrine della pasticceria che mostravano dei dolci davvero invitanti. È davvero tenero, sembrava quasi un bambino. Arrivati in corriera, cerchiamo Calum
Luke: beh, ti accorgi subito se c'è o no ... è un palo della luce - scoppiamo a ridere, ci avviciniamo alla seconda porta del bus e ci appoggiamo sui sedili alle nostra spalle. I posti sono per la maggior parte occupati, quindi stiamo in piedi
Cal: eccovi qui
Io: ciao Calum
Luke: hey Cal
Cal: sei scappato da scuola?
Luke: no, perché?
Cal: ti ho visto gironzolare davanti alla mia scuola
Luke: ahh, il prof dell'ultima ora mancava, così siamo usciti prima
Cal: senza permesso!?
Luke: non ci serve, siamo maggiorenni
Cal: ah, è vero - ci mettiamo a ridere e parliamo fino alle nostre rispettive fermate. Il tratto di strada tra la fermata di Luke e la mia non è tanto lunga, ma odio quel tragitto perché sembra sempre interminabile da quanta noia provo senza i ragazzi. Arrivata a casa, butto lo zaino sul pavimento della mia camera e lo calcio sotto la scrivania, poi mi rifaccio il letto e apro la finestra per far rinfrescare la stanza agevolando anche un piacevole cambiamento d'aria. Mi sposto in cucina per preparare la tavola e chiedo a mamma il menù
Mamma: polpette col sugo - mi viene l'acquolina in bocca. Dopo pranzo, vado in camera mia, infilo il CD 'midnight memories' e inizio a cantare mentre faccio i compiti e, quando li ho finiti, inizio il libro ' Harry Potter e i doni della morte'. Oggi nessuno mi aveva invitata ad uscire così approfitto per passare un pomeriggio tranquillo. Verso le 16 vado con mamma a fare merenda fuori con alcuni pasticcini, ho già resistito alle 13, non posso farlo anche adesso!
POV'S LUKE
Ieri io e Ashton avevamo deciso di trascorrere un po' di tempo insieme da soli. Un pomeriggio perfetto sarebbe giocare a FIFA, ma a lui non piace, anche se non ne capisco il motivo ... a tutti piace FIFA! Vabbé dai .. che poi gli piace il calcio, ma non FIFA, non ha senso!
Ash: allora cosa vuoi fare? - FIFA CAZZO, VOGLIO GIOCARE A FIFA!
io: ehm ... facciamo qualche tiro col pallone?
Ash: in due non è bello
io: cosa starà fac ... - stavo per chiedere ad Ashton cosa stava facendo Angel senza di noi, ma mi fermo per non combinare guai
Ash: cosa?
io: no, niente, mi sono risposto da solo - rido nervosamente e cerco di trovare presto una scusa credibile, non vorrei, ma sono costretto a mentire
Ash: ah ok, per curiosità, cosa volevi sapere? - nella mia testa ho solo il vuoto, non ho la minima idea di come potrei rispondere. Spero di non essere diventato rosso per l'imbarazzo - ti vergogni a dirmelo adesso? - ride
io: sì perché era una domanda stupida
Ash: ahah vabbé, non è che mi incuriosisca tanto saperlo, non insisto - tiro un sospiro di sospiro per eliminare la tensione accumulata, sono salvo. Dovrei stare più attento, devo passare una giornata con Ashton, non devo pensare ad Angel - allora cosa facciamo? Io avrei bisogno di una bandana nuova
io: ma se ne hai tantissime
Ash: non centra nulla, anche tu ha tanti plettri
io: non centra assolutamente niente
Ash: visto
io: ma ... ma non ha senso
Ash: andiamo? Tanto non sappiamo comunque cosa fare
io: hai ragione ... dai andiamo! - camminiamo verso il piccolo centro commerciale e andiamo al reparto abbigliamento
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The Only Reason || Luke Hemmings - 5 Seconds Of Summer
FanfictionDue cuori, una sola ragione di vivere: il loro amore reciproco. *** Questa storia l'ho scritta tipo nel lontanissimo 2014 e mi sono "pentita" di averlo fatto. Non mi piace più per niente, io sono cambiata e maturata e questa opera non è più fatta pe...