Io: non lo so, però per ora non mi suiciderò mai, servo in questo mondo, non posso lasciarlo
Nathan: e a cosa serviresti?
Io: a dare fastidio a te
Nathan: ah, ecco, quello stai sicura che lo fai benissimoTorno da mamma e la guardo insistentemente
Camilla: che c'è?
Dice con voce sconfitta
Io: quindi che posso fare?
Camilla: se vuoi aiutarmi a cucinare
Io: okVado su e mi lego i capelli in una coda alta, che poi lego in una cipolla e poi scendo di nuovo in cucina e mi lavo le mani
Camilla: ok, volevo fare una carbonara, quindi fai l'uovo e se finisci in fretta taglia anche il guanciale
Io: si chef!
Anne: se anche i miei figli mi aiutassero a cucinare
Mac: noi aiutiamo con la tavolaIn meno di 3 minuti ho già fatto l'uovo
Io: mamma assaggi se va bene di formaggio e sale?
Nathan: assaggio io!Prendo un cucchiaino e lo metto nell'uovo e poi glielo passo tenendo la mano sotto per non sbrodolare
Nathan: perfetto
Io: come sempre d'altrondeAppoggia il cucchiaio sul tavolo, strano ma vero o non rimprovero mio fratello, prendo solo il cucchiaio e lo metto a lavare, poi prendo il guanciale e uno dei miei coltelli preferiti, è arancione e ha una lama molto tagliente, inizio a tagliare
Camilla: non tagliarti
Dice con un tono molto cantileno
Io: non mandarmela
Dico con lo stesso tono e poi quando ho finito di tagliare li metto in disparte e vedo Nathan allungare la mano per prendere un pezzo e gli do una manata sulla mano, se non avessi appoggiato il coltello forse a quest'ora Nathan potrebbe farsi le seghe solo con la mano sinistra
Io: no! Se ne vuoi un po' dimmelo
Ne taglio un altro pezzo e lo divido anche esso e lo metto in un piattino
Io: se ne volete
Metto via il tutto e mi metto a lavare le cose
Camilla: il coltello lo lavo io che tu ti tagli
Io: meglio se lo lavo io, non si sa mai, ti vorrei ricordare che se io ho bisogno di sangue posso averlo da Nathan, papà e pure te, tu invece no, quindi faccio io e poi so pulire un coltello
Camilla: si, ma questo non è un coltello come gli altri, taglia tanto
Io: lo so, proprio per questo è il mio preferito, oltre al fatto che è arancione e poi non ti ricordi quante volte mi sono tagliataFinisco di pulire tutto e asciugo il coltello e lo metto dov'era prima, poi mi siedo al tavolo
Camilla: hai già finito?
Io: yes, quindi? Ora che faccio?
Nathan: seriamente, hai rotto le palle Niky!
Io: Nathan seriamente, stai zitto!Mi volto verso mamma
Io: quindi?
Camilla: non lo so. Se vuoi, invita il tuo amico, quello di quando eri piccola, se non sbaglio si è trasferito qui
Io: chi? Benji?
Camilla: si
Io: ma non ho il numeroMi accascio sul tavolo triste e annoiata come pochi su questo mondo
Nathan: non sei tu quella con le doti da stalker professionista?
Io: hai ragionePrendo il tablet
Io: qual'era il cognome di Benji?
Mamma mi da varie opzioni perché la sua mente da vecchia non si ricorda precisamente, allora le tento tutte e cerco qualcuno che mi ricordi lui
Io: bene
Sul tablet cerco svariati account di instagram
Io: eccolo!
Esclamo felice lo inizio a seguirlo e a mettergli like
Camilla: lo hai già invitato?
Io: no, per ora gli sto mettendo solo dei like
Camilla: invitalo, muoviti o cambio idea
Io: ok ok, lo invitoVado nei direct
Io: e come inizio un discorso?
Camilla: boh, vai di istinto
Io: va bene, allora penso che gli scriverò "Ciao, sono la tipa con qui giocavi quando avevi 11 anni, ti ricordi? E niente ti vorrei invitare a casa mia"Mia mamma mi guarda male mentre gli altri cercano di trattenere le risate
Io: o se no "ciao, se ti stai chiedendo se ci conosciamo la risposta è si, ti conosco da quando eri piccolo, giocavamo insieme, se vuoi vieni a giocare oggi a casa mia"
Dico cercando di imitare la voce di una bambina
Camilla: magari inizia solo con un ciao

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i vicini
RomanceCiao mondo, io sono Nicole, ho 17 anni e mi sono trasferita con la mia famiglia a Norvegia, precisamente in una cittadina di nome Trofors