48 CAPITOLO

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Nathan pov

Mi sveglio e inizio a caricare la valigia in macchina, ho ansia di andare dai nonni, non li vedo da molto e mi mancano.

Guardo l'orologio ed è ancora presto, sono solo le sei del mattino, tra circa un'ora e mezza devo accompagnare Niky al suo primo giorno di scuola qui,

Io mi sa che mi prenderò un anno sabbatico o forse cercherò una scuola dai nonni e studierò lì finché loro avranno bisogno di una mano.

Sono felice che mamma abbia avvisato i Gunnarsen almeno Nicole non si troverà sola in casa, anche perché non credo sappia fare una lavatrice, non la so fare manco io.

Dato che è presto decido di prepararmi la colazione e di farla anche per la mia sorellina

Niky pov

Mi sveglio, ma non sentendo la sveglia, piuttosto sentendo l'ansia, mi inizio a lavare e a prepararmi, scendo in cucina e trovo mio fratello già sveglio a leggere un libro

Io/Nath: che ci fai già in piedi?
Io/Nath: e che c'è di strano?
Io/Nath: è troppo presto, di solito a quest'ora stai ancora poltrendo nel letto
Io/Nath: ma parla per te!
Io/Nath: smettila di dire le stesse cose che dico io
Nath: ma sei tu che dici le stesse cose che dico io!
Io: senti Nathan è mattina, ti odio come sempre, ma oggi potrebbe finire male, quindi finiscila subito
Nath: va bene, ti parlo tra un'ora così eviti di scannarmi senza che ti abbia fatto niente. Comunque se la mia gentile sorellina mi permette, ti ho preparato la colazione
Io: grazie
Nath: però muoviti che ho ansia di arrivare tardi per il volo
Io: io ho ansia per scuola
Nath: vedrai che andrà tutto bene, sei una Munnay e questo paese non ti ha ancora conosciuta, puoi farti conoscere per quella che sei, nessuno si è ancora fatto nessuna idea di te, nessun pregiudizio, puoi mostrarti per quello che sei
Io: il problema in realtà sta proprio nel mostrami per quello che sono, molto probabilmente se lo farò nessuno mi accetterà
Nath: intanto essendo te stessa adesso hai un ragazzo o lo avevi.. Avete fatto pace alla fine?
Io: si, ieri sera quando ho chiesto di andare in bagno e lui mi ha accompagnato, io ho colto l'occasione e mi sono scusata con lui
Nath: visto, la mia sorellina essendo se stessa è riuscita a trovarsi un ragazzo per lei e chissà che non sia l'amore della sua vita
Io: non lo so, si vedrà più avanti

Mi lavo i denti ed esco di casa, vedo Martinus e lo saluto da lontano, salgo in macchina e partiamo

Nath: vuoi che ti accompagni dal preside o ci vai da sola?
Io: col cazzo! Accompagnami

Entriamo nell'istituto e nessuno è ancora nei corridoi, sarà il fatto che siamo in anticipo, ma è giusto così dato che il preside aveva dato appuntamento ai miei per mezz'ora prima perché ha detto di voler conoscere i genitori e la studentessa

Nath: ti accompagno anche dentro l'ufficio?
Io: no, tranquillo, faccio da sola, così non rischi nemmeno di arrivare in ritardo per il volo, videochiamami appena arrivi dai nonni
Nath: lo farò, ciao bambina

Mi da un bacio sulla guancia e io lo abbraccio, se ne va dopo avermi salutato un altra volta e io entro nel ufficio della segreteria

Io: buongiorno, avrei un appuntamento col preside, sono Nicole Munnay la nuova studentessa
Segretaria: ora riferisco, si sieda pure lì
Io: grazie

Mi siedo davanti alla scrivania della segretaria che col suo sguardo fisso su di me inizia a mettermi un po' in soggezione

Coscienza: mi chiedo se siamo noi ad avere qualcosa che non va o è lei
Io: spero non noi, d'altronde siamo vestiti pure in modo decente.. Semplice felpa e semplici pantaloni, più normale di così non esiste
Segretaria: tocca a te
Io: grazie mille, le auguro una buona giornata

Mi alzo e vado alla porta d'entrata dell'ufficio del preside e busso

Preside: entri pure

Entro e mi ritrovo davanti una signora che avrà forse venti, massimo venticinque anni in più di me, sono scioccata, ma d'altronde chi sono io per dire qual'è l'età giusta per essere la preside di una scuola?

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