79 CAPITOLO

29 4 0
                                    

Io: forse hai ragione, anche se sarebbe stato eccitante
Niky: sai non mi aspettavo che dicessi robe di questo genere, o almeno credevo di essere io quella pervertita tra i due
Io: te lo sei sempre, io lo sono solo con te e quando ti vorrei più di ogni altra cosa
Niky: in poche parole vorresti solo scopare con me?
Io: no, ti voglio in ogni senso. Vorrei cucinare con te, ma nello stesso momento vorrei guardarti leggere, scrivere, ballare, dormire, sentirti cantare, sorridere, vorrei farti stendere sul letto, riempiti di baci mentre le mie mani toccano ogni centimetro del tuo corpo per poi scoparti fino a quando ne avrai abbastanza di sentirmi dentro di te

Mi mordo il labbro inferiore perché stupidamente spero che la pressione che faccio sulle labbra possa placare l'erezione che si sta innalzando nei miei pantaloni.

Niky abbassa lo sguardo mentre sorride e le guance le diventano tutte rosse

Io: ah! E voglio vederti arrossire

Mi avvicino a lei e le metto dietro l'orecchio una ciocca di capelli, poi la bacio

Niky: sei una fottuta distrazione!

Mi canzona appena ci stacchiamo l'uno dall'altra

Io: va bene, torno a infilare cose dentro altre cose
Niky: ti prego.. Non mi provocare. Non vorrei per sbaglio avvelenarci tutti
Io: faremmo la fine di Romeo e Giulietta
Niky: prima di tutto ignorantone, Romeo e Giulietta avevano le famiglie che erano rivali e le nostre non lo sono
Io: ma non accettano il nostro amore
Niky: la mia famiglia non lo accetta, la tua sembra essere anche fin troppo entusiasta di vedere che esiste qualcuno che ti sopporta in questo mondo
Io: sempre gentile devo dire
Niky: la gentilezza è uno dei miei tratti più marcati. Comunque non sono morti per avvelenamento, si sono entrambi accoltellati
Io: sei sicura?
Niky: sicurissima, è la mia opera preferita di Shakespeare. Lei beve una pozione, non un veleno, fa solo credere che sia morta ma non lo è. Lui pensa sia morta e vedendo che non c'è più "veleno" decide quindi di uccidersi con un pugnale accanto alla sua amata che si sveglia poco dopo e si ammazza con lo stesso pugnale con cui l'ha fatto lui
Io: che genietto che sei

Le do un bacio sul naso, un ultimo bacio prima di rimettermi a lavoro e non romperle più le palle.

Ad alcune canzoni mi giro a guardarla ballare sul posto, è davvero molto bella quando è spensierata

Niky: che ore sono?
Io: le sei e mezza, perché?
Niky: perché alle otto si mangia

Impiatta le portate e rifiuta il mio aiuto quando glielo porgo

Io: finito?

Le chiedo trattenendo una risata data dalla sua faccia concentrata mentre cerca di mettere una foglia di basilico proprio in mezzo al piatto

Niky: shh

Dice tirando fuori la lingua, la tiene tra i denti, inclina un po' la testa da un lato e socchiude un occhio e finalmente poggia quella foglia

Niky: ok, ho finito

Si avvicina a me e mi da un bacio

Niky: dopo cena vedremo se le continue distrazioni che mi fai fatto hanno aiutato a un massacro di massa o se sono comunque riuscita a non sbagliare
Io: non ti stavo continuando a distrarre, inizialmente si, ma dopo no
Niky: già il fatto che esisti mi distrae dai miei pensieri

Mi bacia e io la stringo per i fianchi, la tiro su, la prendo in braccio e mi vado a sedere sul divano con lei sulle mie gambe

Io: sei bellissima

Arrossisce e nasconde il viso contro il mio petto

Niky: non è vero
Io: allora perché arrossisci?
Niky: perché non è una cosa che si dice a tutti tutti i giorni
Io: infatti lo dico solo a te

i viciniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora