Ho il vaffanculo facile io

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Sto quasi per uscire dell'edificio per andare dalla ragazza senza nome, ma una mano si appoggia sulla mia spalla.

Chiudo gli occhi avendo già un'idea di chi si trova dietro di me.

《Bene bene, signorina Johnson, dove si sta dirigendo di bello?》esclama con voce rauca.

-Ma qua son scemi in culonia, se mi trovi davanti davanti alla porta, dove vuoi che vada? In mensa? Ovvero dall'altra parte dell'edificio? Ma manco per sbaglio!-

《Eeeemh...-》inizio.

《Dica la verità, eh!》esclama girandomi dalle spalle permettendosi così di guardarmi negl'occhi.

Il Generale Smith è un signore parecchio alto rispetto a me che, pur essendo davvero alta per la mia età, mi supera di due spanne.

《Era quello che intendevo fare...》rispondo forse troppo dura essendo davanti ad un Generale.

《Esigo rispetto!》grida rosso.

《Si, mi scusi.》dico fintamente.

《Volevo...volevo andare nell'edificio femminil-》continuo, ma vengo bloccata nuovamente.

《A fare?》domanda subito.

《Devo andare nella stanza di una mia am-》e vengo per l'ennesima volta bloccata.

《Per fare?》

-CAZZAROLA, FAMMI FINIRE E TE LO DICO!- penso mordendomi il labbro per non urlargli addosso.

《Per fare una ricerc-》e indovinate un po'? Mi blocca di nuovo.

-IO ODIO CHI MI BLOCCA. UNA VOLTA CHE PARLO, UNA, E MI BLOCCANO. GRAZIE EH-

《Di quale materia?》

《Stori-》dico allargando pian piano le narici e stringendo i pugni.

-STIA MUTO PER UNA BUONA VOLTA!- urla Avril in preda alla collera.

《Che professore hai?》domanda felice della mia reazione.

《Il professor Choi.》dico lentamente, tenendo a bada la rabbia che brucia ardentemente dentro me.

《Ok. Ci vediamo domani mattina.》dice allontanandosi fiero di aver ucciso i miei poveri e deboli neuroni.

-Su Will. Non fare come sempre. Respira.-

Chiudo gli occhi, inspiro profondamente ed espiro rumorosamente.

Li riapro e faccio un passo.

Guardo la porta.

Spingo, ma non riesco ad entrare.

Provo a tirare, visto che mi capita sempre di sbagliare verso, ma nulla.

Corrugo le sopracciglia.

《Ma che cos...?》sussurro.

Osservo meglio le porte e noto che sono scorrevoli.

-Ma a cosa cavolo serve il manico allora!?-

Mi allontano di qualche passo e mi avvicino di nuovo. Magari il sensore non mi avrà...sensorato, ecco.

Nulla.

-Stupide porte!-

《È con l'impronta!》urla un ragazzo.

Mi giro verso la voce.

Charlie.

Mi fa l'occhiolino sorridendo e sale le scale.

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