Il giorno dopo mi svegliai di cattivo umore per il fatto del giorno prima. Stephanie ,che mi venne a svegliare un pó agitata in quella mattina. Mi disse di scendere immediatamente dallo zio che voleva parlarmi. Arrabiata ,inizialmente pensai di non farlo visto ciò era successo ma pensandoci su ,dedussi che sarebbe potuta essere qualcosa riguardante il lavoro e andai in bagno per sciacquarmi il viso. Ancora con il mio pigiamino azzurro con gli orsetti uscii dalla mia stanza e Stephanie mi accompagnò fino al giardino. Lo zio siedeva su una comoda poltrona in legno vicino un tavolo bianco sul quale c'era la mia colazione. Leggeva il giornale e con aria molto decisa mi disse " siediti , devo parlarti". Non ero per niente impaurita da quelle parole anzi , ero calma e tranquilla. Mi sedetti e cominciai a mangiare. Poco dopo lo zio chiuse il giornale poggiandolo sul tavolo e mise le braccia incrociate. Cercavo di non farci caso e poi disse:" Mi spiace averti trascinato via in quel modo ieri e di esser rimasto imbronciato tutto il giorno . Sei la mia nipotina e sono io che ho voluto passassi tempo con me perciò non voglio essere arrabbiato con te. Se avessi voluto farti qualcosa contro tu non saresti qui, ho dato l'anima perché tu potessi starmi accanto e potessi avere un futuro da regina." .Cessai di mangiare, mi alzai e corsi a dargli un grande abbraccio dicendogli " scuse accettate zio. Non potrei mai essere arrabbiata con te . Ti voglio bene! ". Mi risiesi e continua a mangiare il mio ottimo cornetto sempre accompagnato dal mio latte freddo. Chiesi allo zio perché particolarmente ieri se l'era presa con Allen e lui mi rispose dicendo:" Beh vedi... Allen é il mio più grande amico e gli voglio bene. A volte é uno stupidone ed é proprio per questo che mo diverte. Siamo come fratelli ma... tu devi lasciarlo in pace. Non cercare di andare oltre l'amicizia. Ho visto come lo guardavi, come lui ti guardava." , " ma zio io ...." , " shhhh, lo so lo so"," il punto che più mi preoccupa peró è che..." Vrrrr, Vrrrrr. * squilla il cellulare dello zio * " scusami, ... Pronto?? si direttore.. certo, ovviamente.. mi ricorderò direttore. A presto". , " fammi indovinare... era il direttore!". " si era lui e dobbiamo andare a Long Beach"," cosa??? perché?? " ," ieri ho distrattamente lasciato la mia robba li quando mi sono fatto la doccia"," zio andiamoci sto pomeriggio, ti prego. Avevo promesso ai miei che gli avrei telefonato e se poi gli telefono tardi li dormono." " ok dai , va bene . Vai a parlare con i tuoi , ci andremo più tardi, ora avviso il direttore." " sei lo zio migliore del mondo, grazie". E corsi subito in camera ad accendere il pc. Mandai prima un messaggio a mio padre dicendogli di connettersi, naturalmente dissi tutto con educazione mettendo prima di tutto il buongiorno. Capii che aveva letto il messaggio quando fu lui a chiamarmi su Skype. Un grande urló mi accolse la loro visione, feci un piccolo sussulto, dopo tutto mi ero appena svegliata. Continuavano a farmi 3000 domande insieme e non ci capivo nulla, l'unica soluzione fu mettere le mani sulle orecchie per indicare che non volevo sentire. Si calmarono e prima di tutti ,come sempre , mamma parlo per prima chiedendo " amore di mamma ti diverti? come stai?" , "bene mamma , si certo che mi diverto, oggi è giornata pausa però lo zio si é dimenticato la sua robba a Long Beach e questo pomeriggio dobbiamo andarla a riprendere. papà dimmi tu ora." , " allora , il pc ne rotto perché ce stai a parlá, il cellulare nemmeno perché ce scrivi quindi.. hai rotto qualcosa?" ahahhahaha no papà non ho rotto niente! mi raccomando continua con questo grande ottimismo hahaha. Dai Mi." , " angé l'ho comprato un regalo però non so come spedillo, cioé si perché papà me lo ha spiegato ma... ndo abiti?" " Mi la tua dote di sintesi mi impressiona ogni volta di più hahaha. La via non la so. Dopo chiedo allo zio e ti mando un messaggio"." mamma mamma pure io vojo parlá co angé" , sentivo da sottofondo una piccola vocina fastidiosa: Davide!! ." Daddy come stai?? Hai combinato macelli?? Mi strappato tutto quanto??" ero io stavolta che gli facevo le domande ma lui rispondeva tranquillamente " bene angé, si certo , no". Dovevano andare e perciò li salutai con un grande bacione e spensi il computer. Bussarono aalla porta " chi é" dissi. "sono Stephanie , sentivo che strillavate e che parlavate in una strana lingua così sono venuta a controllare." " oh Stephenie, tranquilla, entra un secondo... siediti qui sul letto .." * ridendo * dissi" non é una strana lingua, é l'italiano , io sono italiana e forse ti sembrava strano perché io parlavo con il mio dialetto, il romano, un giorno g lo insegno se vuoi ma devi essere brava " e le sorrisi. " signorina.." , " angé, chiamami angé, no voglio che tra di noi si sottolinei il nostro diverso grado nella società. Io e te siamo uguali e voglio poter essere tua amica, non la tua padrona.. é.brutto anche a sentirsi"." oh grazie" disse sorridendo e poi continuò " sign.. Angé .. Tu e tuo zio siete le persone più buone e gentili che conosca. Non é vero che tutti i ricchi sono perfidi e avidi . Le altre cameriere sono così cattive, pensano prima di tutto a loro e a me non mi considerano mai. Non riesco nemmeno e parlare con loro." "questo é grande problema vedrai che lo risolveremo. Sarebbe bello se tu potessi essere mia amica perché così qualsiasi cosa potresti venire qio da me e ne parleremo e poi almeno avrei qualcuno con cui parlare, di qualsiasi cosa , che sia una frase che sIa un segreto. Sai qui a Los Angeles non conosco nessuno a parte te , il personale dello zio , lo zio , la troupe dove lavoro e Allen" "Allen ?? Allen Haff??" disse lei con agitazione ed eccitazione.Risposi diversamente io "si lui. Lo conosci?" " Non personalmente, l'ho visto in tv insieme a tuo zio. È bellissimo! Ma é bello anche dalla realtà?" , feci un grande sospiro e dissi " eh già, è proprio bello!". Mi chiese con un tono un Po dA furbetta e anche Po da impicciona " Ti piace eh?" io subito risposi balbettando" no .. cioè .. volevo dire si.. si Allen mi piace molto" , "Sei fortunata a poter stargli accanto , io pagherei oro solo per un suo autografo", le dissi prontamente " Stephanie nessun problema, avrai il tuo autografo e se vorrai lo potrai vedere anche dal vivo , domani mi farò fare un autografo per te con tanto di sua foto originale , no quelle già stampate e naturalmente un giorno lo inviteremo a cena così potrai servirlo." "lo faresti per me?? grazie graZie grazie, non so come ringraziarti" " non ce ne é bisogno , figurati , qualsiasi cosa vieni da me , ne parliamo , diventeremo amiche " , " sono felicissima di poter considerare un mio superiore amica, sono molto contenta. Voglio esserti amica come non mai" . Ci abbracciammo forte e lei se ne andò a continuare le sie faccende mentre io mi preparai per uscire. Maglia azzurra con scritto sopra " Kiss me " , jeans e Hogan, stavolta bianche. Lo zio mi chiamó e scesi subito.
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Una nuova vita
RomanceQuesto libro parla della mia vita. Di una bellissima esperienza che ho vissuto e non potrò mai dimenticare