Capitolo 21

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Bussano alla porta alle undici di sera e corro pensando che sia la Miller con la foto, ma in realtà è Valerio. Tiro un sospiro di sollievo. Entra e si mette sul divano,le mani tra i capelli.

<<Dove sei stato?>>

<<Nel bosco.>>

<<Sei pazzo? Potrebbe..>>Le parole rimangono sospese nell'aria, ma sa benissimo cosa voglio dire.

<<Tu credi davvero..ma allora di chi era quel corpo tre anni fa?>>

<<Non lo so, Valerio.>>Mi siedo accanto a lui:<<Se devo essere onesta.. una parte di me ha sempre creduto che quella non fosse lei. La credevo viva con un figlio da qualche parte all'estero, però.. oh, Dio. Davvero arriverebbe a tanto? Mi odia a tal punto da volermi incastrare per omicidio? Ma poi cosa c'entra con Erin?>>

<<Non lo so, Dana. Io davvero non lo so. Ho chiamato Paola.>>

Il mio sguardo deve essere di pietra perchè lui aggiunge subito, alzando le mani:<<Ho dovuto dirglielo. Lucrezia potrebbe essere viva, dovevo dirglielo.>>

<<Cos'altro le hai detto?>>

<<Che sono stato io a farla fuggire quella notte, ma ho omesso che fosse incinta.>>

Sento un macigno abbandonarmi il petto. Non avrei potuto sopportare l'ira di quella stronza.

<<Era arrabbiata?>>

<<No, credo fosse più sconvolta dal fatto che potesse essere viva.>>

<<Jennifer come l'ha presa?>>

<<Non ci ho parlato. Paola ha detto che è in gita scolastica. Non voglio rovinargliela.>>

Annuisco. Certo, come potrebbe?


La mattina dopo, finalmente, la detective Miller si degna di venire a casa nostra. Le offro una tazza di tè e devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non spiattellarle in faccia che so già tutto. Beve il tè con una calma fastidiosa e vorrei prenderle la tazza dalle mani e sbatterla al muro. Beve un altro sorso, poi posa la tazza, si alza e infila la mano nella tasca.

Ci siamo. Sta per farmi vedere la foto.

<<Dana. Abbiamo trovato questa nella casa, riesaminandola. Abbiamo fatto delle ricerche e siamo giunti ad alcune conclusioni.. la prego la guardi e mi dica cosa vede.>>

Me la porge e nei suoi occhi leggo compassione e tristezza, forse si sente in colpa. Prendo la foto e sono euforica: sono certa che vedrò Lucrezia e finalmente darò conferma ai dubbi che mi hanno assillata per anni e soprattutto potrò dire "ve l'avevo detto!". Ho un sorrisone stampato in faccia, guardo la foto e rimango basita: la ragazza in foto non è Lucrezia, è Jennifer. E sta baciando Erin.






























58 Rennie RoadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora