Da quando ho pronunciato quelle parole ad alta voce, Valerio non mi rivolge più la parola. L'unica cosa che mi ha detto è che sto infangando la memoria di sua figlia e poi mi ha chiesto gentilmente di prendere i gatti o solo Black e di andare in hotel con Laura e Samuel. Ho acconsentito e ora sono due giorni che ho una stanza accanto a quella della mia amica. Da una parte sono contenta di stare qui, mi sento più al sicuro, ma dall'altra vorrei essere nel letto con Valerio, vorrei non aver confessato nulla.
Se solo potessi tornare a quella notte, parlerei con Lucrezia, cercherei di esserle amica. Non credo ci sarei riuscita, ma almeno ora potrei dire di averci provato. Il rimorso mi sta uccidendo. Se è morta, è morta per colpa mia. Ho ucciso lei e il suo bambino, che razza di mostro sono? Ma una voce dentro di me dice che è lei che sta facendo tutto questo. Ma è davvero possibile? Cosa ha fatto per tre anni? Come ha scoperto che ero qui? Come fa a fare quello che fa? Perchè ha ucciso Erin?
Devo capire, devo cercare di scoprire se è morta davvero.
Samuel sta rimandando l'incontro con Marta Miller, deve valutare cosa dire e cosa non dire e deve prima appurare se effettivamente stia indagando sul mio passato. Se scoprisse che la figlia di Valerio è morta in circostanze misteriose, se interrogasse Jennifer o Paola, capirebbe e mi incriminerebbe. Mi metterebbe sotto torchio e non avrei possibilità di riuscita.
Mi prendo la testa tra le mani e mentre sto per uscire, qualcuno bussa alla porta: valuto se rispondere ma poi sento la voce di Laura che mi chiede se può entrare.
Le apro e lei mi abbraccia.
<<Mi dispiace, Dana. Ho dubitato di te quando ho saputo..So che non hai ucciso nessuno, ma come ti è venuto in mente..>>
<<Non lo so. In quel momento pensavo che mi stavo liberando di lei e che magari più avanti lo avrei detto a Valerio.. non pensavo fosse morta, Laura.Sapevo che l'avrebbero cercata, ma quando hanno trovato quel cadavere..Non mi perdonerò mai.>>
<<Ma secondo te è viva,quindi puoi rimandare i sensi di colpa.>>
<<Non ho la certezza,però.>>
<<Però effettivamente è strano. Senti, non dovrei dirti nulla, ma Samuel stava valutando di dire tutto alla Miller. Se tu dicessi che pensi che Lucrezia sia viva, avvierebbero delle ricerche..>>
<<Sì, ma se fosse morta?>>
Laura abbassa lo sguardo:<<Nonlo so.>>
<<Appunto.>>
È passata una settimana e sono tornata a casa, anche se con Valerio c'è ancora tanta tensione.Laura è dovuta tornare a Roma, ma Samuel è rimasto qui. Per il suo studio questo caso è davvero importante: un caso all'estero è raro per un avvocato italiano e lui potrebbe avanzare di livello. Per fortuna ha chiesto di mantenere un certo riserbo, perlomeno non è un avvoltoio. Ha detto anche che potrò pagarlo quando vorrò e mi ha fatto un leggero sconto. Credo che sia davvero innamorato di Laura,certamente lo fa per lei non per me.
La Miller è abbastanza paziente, devo ammetterlo, ma so che il momento si sta avvicinando.L'unica cosa è che domani è il mio compleanno e non posso credere che lo passerò così. Sto lavando via una macchia di pipì dal pavimento, quando una delle cameriere entra sorridente e mi dice in inglese che ha saputo del mio compleanno e che vorrebbe farmi fare un giro per il paese e per i boschi lì intorno. Qui si usa così e se rifiutassi si offenderebbe e poi, sinceramente, ho bisogno distaccare la spina, così accetto e le dico che ci vediamo dopo pranzo fuori dal pub.
La cameriera si chiama Melody e vive a Glasgow da quando è nata, solo due anni fa si è trasferita in questo paesino perchè vuole provare ad avere un bambino in una zona più tranquilla. Questa confessione mi fa rattristare: vorrei anche io crescere un bambino qui, ma con tutto quello che sta succedendo non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di riaprire il discorso con Valerio.
Mi ha portato in cima al belvedere del paese e devo dire che è davvero magnifico. L'aria fresca mi entra nel naso ed io respiro come se non lo facessi da anni; il profumo della natura e della terra bagnata mi ricorda quando ero piccola e giocavo con le mie due sorelle e con miei due fratelli. Mi mancano tanto, ma non ho detto loro di questo tragico momento. Hanno visto la notizia al tg, ma ovviamente non sanno nulla del mio coinvolgimento e spero che la cosa rimanga così, almeno finchè non cadranno le accuse contro di me.
Melody non parla molto e gliene sono grata perchè non mi sembra che abbiamo molte cose in comune.L'unica cosa che mi consola è che non crede che io sia un'assassina altrimenti non mi avrebbe invitata nei boschi, no? Mentre penso questo mi assale il panico: e se fosse lei la pazza? No, sto delirando. Che motivo avrebbe? Mi sorride, un sorriso puro. No, sto impazzendo.
Continuiamo a camminare per il sentiero, in mezzo agli alberi e solo quando mi accorgo che c'è troppo silenzio, mi volto e Melody è sparita. Provo a chiamarla, mal'unico rumore che sento è il cinguettio degli uccelli. Provo a chiamarla di nuovo, ma niente. I pensieri che ho fatto prima su dilei prendono il sopravvento: mi ha portata qui per uccidermi? Davvero lo farebbe? Se lo ha fatto con Erin, può farlo anche con me, nessuno glielo impedisce.
Provo a guardare tra gli alberi,ma la vegetazione è troppo fitta. Mi stringo nella giacca, un rumore di un ramo spezzato mi fa sobbalzare.
<<Chi c'è?>> Urlo.
Quanto sono cretina? Ovviamente se è l'assassino non mi risponderà. Sto diventando uno di quei clichè da film horror che ho sempre odiato.
Decido di tornare indietro quando una voce chiara di donna urla:<<Vieni a prendermi?>>
Sussulto e ricordo che è la stessa frase della registrazione del bambino.
Vorrei correre, ma ho troppa paura. Sento indistintamente il pianto di un neonato e mi tappo le orecchie.
<<Basta! Basta!>>
Continuo ad urlare con le mani sulle orecchie, quando qualcuno mi prende per le spalle e mi scuote.
<<Stop! Stop!>>
Apro gli occhi e vedo lo sguardo spaventato di Melody che è davanti a me. Sembra sconvolta. Non so perchè, ma l'abbraccio. Lei si divincola e mi rimprovera dicendomi di non prendere più un sentiero che non conosco. Si volta dicendomi di seguirla e io lo faccio, ma sono sicura di sentire ancora il pianto del bambino dietro di me.
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58 Rennie Road
Mystery / ThrillerDana e Valerio sono stati insieme da ragazzini ed ora, dopo vent'anni, si sono incontrati di nuovo. Valerio ha alle spalle un disastroso matrimonio e due figlie istigate dalla madre ad odiarlo, mentre Dana cerca di fare in modo che la loro storia va...