Capitolo 1

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<Sono cinquanta sterline per il disturbo.>> L'uomo del trasloco si avvicina a me e porge la mano. Prendo il portafoglio dalla tasca posteriore, lo apro e tiro fuori le cinquanta sterline che mi ha chiesto. Lui le prende, sorride e poi monta sopra il camion che parte emettendo un rumore assordante.Non appena il furgone sparisce dietro l'angolo, mi guardo intorno: il quartiere che ha scelto Valerio non è quello che avevo visto nelle foto che mi aveva mandato quando si è trasferito da solo in Scozia.Pensavo di venire qui dall'Italia e di catapultarmi in un piccolo  quartiere residenziale con villette a schiera e invece mi ritrovo in un quartiere minuscolo vicino Glasgow dove la gente ti guarda con circospezione e la media d'età dei criminali è tra i quattordici e diciotto anni. Anche se è agosto, il cielo è cupo e c'è molto vento così mi stringo nelle spalle e rientro in casa. Black e Mirror, i miei gatti, iniziano a strofinarsi sui miei piedi e io mi accovaccio a terra per accarezzarli meglio.

Non sono molto felice di essere venuta qui, ma non abbiamo avuto scelta. Da quando è successo quello che è successo tre anni fa, non eravamo più gli stessi. Abbiamo dovuto cambiare aria e sono sicura che servirà.

Sento lo scricchiolio delle scale e vedo Valerio in accappatoio che mi raggiunge.

<<Allora? Che ne pensi?>>

<<Mi aspettavo le villette a schiera delle foto, questo penso.>>

Lui mi fissa, poi si appoggia alla balaustra delle scale:<<Pensavo davvero che avremmo vissuto in una di quelle case.>>

<<La verità è che dovevamo stare a Glasgow.>>

<<La verità è che non abbiamo soldi e sai.. sai che devo mandarli a mia figlia.>>Sussulta quando dice figlia, non è ancora abituato a parlare al singolare, nonostante siano passati tre anni.

<<Ti ricordo che Jennifer ha vissuto con i miei soldi per tutti e cinque gli anni delle elementari. E non solo lei.>> Deglutisco. So che nominare Lucrezia è un colpo basso, ma sono davvero in tensione.

Lui non risponde e torna su.Chissà quando imparerò a tenere chiusa la bocca.


Valerio è stato sposato, prima di rincontrare me. Siamo stati insieme da adolescenti, poi ci siamo lasciati e poi ci siamo incontrati di nuovo dieci anni fa. Lui aveva appena lasciato la moglie e aveva due figlie di sei e dieci anni. Io non sono amante dei bambini, ma per quelle due ragazzine, ho fatto davvero di tutto, nonostante non se lo meritassero per niente. Ma questa è un'altra storia. Il fatto è che io sono stata sempre d'intralcio per loro, soprattutto per Lucrezia, la più grande. Era gelosa di Valerio ed era soggiogata dalla madre, dalle brutte parole che quella donna aveva su Valerio. Io ho resistito a tutto questo, ma poi tre anni fa è successo qualcosa di terribile.

Io e Valerio eravamo riusciti a prenderci un weekend solo per noi, eravamo rimasti a Roma, ma volevamo stare soli, volevamo ritrovare gli adolescenti che eravamo stati, ma il sabato mattina, alle cinque, era arrivata la chiamata di Paola, la sua ex moglie.

<<Valerio..Valerio..>>

Riuscivo a sentire i singhiozzi,talmente erano forti. Avevo aspettato e avevo visto la faccia di Valerio cambiare. Era impallidito, poi aveva messo giù il telefono emi aveva guardata:<<Lucrezia è..scomparsa.>>

<<In che senso?>>

<<Non è tornata a casa,stanotte.>>

Ovviamente tanto rumore per nulla. Gli avevo detto di stare calmo, gli avevo detto che era una bravata da adolescente, ma in fondo in fondo anche io ero preoccupata.

58 Rennie RoadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora