Ora mai, Lele Esposito

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Resti come queste nuvole 
Senza peso, te ne vai 

Prologo

La decisione che stavo per prendere era la più dura di tutta la mia vita. A 17 anni mai mi ero trovata ad avere di fronte una simile difficoltà.
Sapevo che avrebbe spiazzato tutti, mi piangeva il cuore, ma non potevo fare altro. Mai avrei dimenticato questo fantastico anno.
Conoscevo tutte le conseguenze, ma davvero non sapevo cosa fare.
Sospirai e mi passai una mano tra i capelli, come se fosse l'unica cosa che potessi fare in quel momento, come se d'improvviso sperassi che mi potesse comparire un'altra possibilità, una via di fuga, un qualunque modo per non dover fare quel che avrei fatto ora.
Nulla, nulla, nulla.
Mi feci forza per non piangere e mi alzai dal muretto, dove lo stavo aspettando.
Iniziai a camminare verso i campi da calcio, ma non mi servì andare fino agli spogliatoi, perchè costeggiato il muro del JCollege, lo trovai seduto con la schiena appoggiata al muro stesso.
"Fede?" lo chiamai.
Lui alzò appena la testa e mi guardò negli occhi. Vi leggevo che lo sapeva, ma speravo comunque che non lo sapesse.
"Fede, io devo dirti una cosa..." iniziai, ma il ragazzo mi interruppe.
"Lo so già." mormorò brusco.
Ecco.
"C-Cosa sai?" borbottai.
Lui si alzò in piedi e si avvicinò a me di due passi, ma vedevo quanto fosse rigido.
"Di Marko. Lo hanno prestato alla Fiorentina. Per un anno. Lo so. Me lo ha appena detto lui. Avete il volo tra due ore e mezza." disse.
Io deglutii e lo guardai negli occhi.
"Fede credimi, io... non so cosa fare... Vorrei stare qui con te, e tu lo sai, ma Marko..." cercai di spiegare, ma lui allontanò l'argomento con un gesto della mano.
"Non importa. Fai come ti pare. Vai con tuo fratello." affermò facendomi capire di non voler dire altro, ma ero io a voler dire altro.
"Fede! Devi capire! Che cosa dovrei fare secondo te?" strillai affranta.
"Stare qui. Stare con me e mandare a fanculo tutto il resto. Lasciar andare tuo fratello a Firenze e tu stare qui con me. Hai 17 anni, fra poco sarai maggiorenne, devi prendere decisioni anche tu ogni tanto, non fare sempre quello che va bene agli altri!"
Sapevo che diceva così perchè era dispiaciuto, ma non potevo dargli ragione. Marko era mio fratello, e non lo avrei lasciato per nulla al mondo... Nemmeno se si trattava di Federico.
"No. Sai che non lascio solo Marko. Non dopo lo Schalke." ribattei.
"E allora vai! - esclamò - Sai che io ti amo, e so che tu ricambi ancora, ma se non sei in grado di decidere ciò che è giusto per te, è meglio che facciamo quello per cui sei venuta ora."
No... Ti prego Fede no...
"So perchè sei venuta a parlarmi ora. Vogliamo chiuderla qui, non è vero? Vuoi lasciarmi, giusto?"
Voleva fare il duro, ma vedevo la disperazione nei suoi occhi, sentivo il suo cuore spezzato, così come il mio.
"Io..."
"Deborah, lasciamoci. Sai che è meglio per tutti e due." disse senza emozioni nella voce.
"Fede... Io ti amo ancora..." sussurrai con le lacrime agli occhi.
"Lo so. Ma non possiamo mantenere una relazione a un sacco di chilometri di distanza. Dobbiamo fare tutti delle scelte. Questa è una di quelle. O stai qui con me e lasci tuo fratello, o stai con tuo fratello e lasci me."
Io lo guardai negli occhi.
"Devo andare con lui." dissi flebile.
Lui annuì.
"Bene. Abbiamo chiuso. Sono stati otto mesi fantastici. Ma ora basta. Come se nulla fosse successo. Andremo avanti a vivere ognuno sua vita. Mi ha fatto piacere."
"Fede..."
E quel nome aleggiò ancora nello Juventus Training Center, mentre io, con il cuore infranto, guardai il numero 33 della Juventus, ora mai il mio ex fidanzato, dirigersi di nuovo verso i campi d'allenamento.
Pensai di non rivederlo più, ma di una cosa ero certa: ero stata insieme ad una delle persone migliori che avessi mai conosciuto, avevo amato una persona fantastica.
E chissà perchè, sono sempre le persone migliori ad andarsene dalla nostra vita.
Mai sarei riuscita a chiudere questa ferita che faceva troppo male.

𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐒𝐎𝐅𝐅𝐑𝐈𝐑𝐄 || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora