Señorita, Camila Cabello ft. Shawn Mendes

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I love it when you call me señorita
I wish I could pretend I didn't need ya

Deborah Pjaca
Per fortuna le porte del locale si erano aperte, avevo lo sguardo di tutti addosso e la cosa mi rendeva nervosa.
Mi ero avvicinata a Federico, il quale mi aveva cinto le spalle con un braccio mentre seguivamo la massa per entrare nel locale.
Ancora tenevo nella mano la rosa che mi aveva dato: era profumata e mi sembrava sentisse di lui.
Fino a un mese fa l'avrei ritenuto un pensiero di un'adolescente in preda agli ormoni, ma ora avevo capito che erano i pensieri che formulano le persone innamorate.
Pensavo di non riuscire ad innamorarmi una seconda volta, ed invece eccomi qui, con gli occhi a cuoricino mentre Chiesa mi teneva stretta a sè.
Erano due le persone di cui mi ero innamorata veramente nel corso della mia breve vita.
Il nome è lo stesso. Il carattere è diverso. L'aspetto è diverso. Ma quello che provavano per me era il medesimo, identico, folle amore.
Avevo baciato Federico. Due volte. Ed era una cosa insaziabile, gli davo un bacio e ne desideravo un altro.
"Sei qui fisicamente ma con la testa sei altrove. - la voce di Federico mi risvegliò dai pensieri - A cosa pensi?"
Mi voltai a guardarlo, e incrociai i suoi occhi nocciola pieni di vita.
"Penso a te." dissi sorridendo.
Sorrise anche lui.
"E cosa pensi di me? Sono pensieri belli o brutti?" chiese curioso.
Feci finta di pensarci, poi gli risposi:
"Pensieri bellissimi."
Federico allungò la mano e mi cinse il fianco, facendomi avvicinare a lui.
"Senti, è un lento. - fece, ascoltando la musica - Almeno credo, non sono esperto di musica. Ma so che è il nostro momento... mi concedi questo ballo, Deborah?"
"Non aspettavo altro." replicai, quindi iniziammo a ballare, confondendoci nelle altre coppie dei ragazzi che ballavano con le loro fidanzate.
Appoggiai la testa al suo petto e le braccia intrecciate al suo collo, mentre Federico mi teneva le braccia attorno alla vita, stringendomi lui, come se temeva potessi scappare da lui.
Non era amicizia, era molto di più.
Non era amore, era qualcosa di meno, credo.
Cosa eravamo io e lui?
Non lo sapevamo nemmeno noi, sapevamo solo di essere felici l'uno con l'altra, di volerci bene e di essere disposti a fare di tutto per il bene dell'altro.
Era un sentimento strano, unico del suo genere.
Si chiamava davvero amore? Non lo sapevo.
"Ti sento battere il cuore." dissi a bassa voce.
Federico abbassò il capo e mi guardò.
"Be', sono vivo." obiettò sorridendo, probabilmente pensando a quanto fosse idiota la mia osservazione.
"Lo so, ma intendo... ti batte in modo diverso... è più veloce." spiegai.
"Sei tu che mi fai battere forte il cuore. - mormorò - Sei tu la causa di tutto."
Lo guardai facendo una faccia preoccupata, che non mi riuscì, perché iniziai a sorridere.
"Non voglio avere sulla coscienza la tua morte per battito cardiaco accelerato." commentai.
La canzone finì e ne cominciò un'altra, così decisi di allontanarmi dalla pista per prendere qualche stuzzichino che c'era sui tavoli, posti ai bordi della pista.
Federico mi seguì e si sedette su una delle sedie accanto al buffet.
Da lì, mentre presi una piccola brioche farcita, osservai Marko ballare con Beatriz. Ridevano, erano felici e sembravano stare bene insieme.
Non oso immaginare cosa stia pensando Gio.
Lo vidi, infatti, a ballare con la sua ragazza, che le parlava e inceneriva Marko con lo sguardo; lei rideva, e anche lui nascondeva un sorriso dietro a quell'espressione furente.
Probabilmente stava espondendo alla povera malcapitata i suoi malefici piani di uccisione di mio fratello perchè "è troppo vicino a mia sorella".
"Trova qualcuno che ti guardi come Giovanni guarda Marko e Bea." commentò Federico.
Io scoppiai a ridere.
"Sembra che stia per strangolare mio fratello, a essere sincera."
Proprio in quel momento la canzone finì, e Giovanni con la sua ragazza si allontanarono dalla pista.
Vedendoci, Giovanni, che stava andando verso Kevin e compagna, virò verso di noi e ci sorrise.
"Buonasera ragazzi!" esclamò.
"Vedo che stai per uccidere mio fratello..." notai, facendo un cenno con il capo verso Marko e Beatriz.
Giovanni alzò gli occhi al cielo.
"Mi sto solo trattenendo per non ferirti e non farti stare in lutto." mi informò.
Ah, grazie.
La ragazza di Simeone mi guardò.
"Ah, allora sei tu la famosa sorella di Marko Pjaca..." affermò sorridendo.
Aveva davvero un bel sorriso, a primo impatto mi sembrava già simpatica, carina e gentile.
"Famosa?" riflettei.
"Giovanni ha parlato spesso di te. - disse. Potei immaginare l'esasperazione. Quando Gio inizia... La sua ragazza osservò Federico, e poi tornò a guardare me - Ma che carini! Quindi siete fidanzati?"
Lanciai un'occhiata a Federico, e vidi che anche lui mi stava guardando.
"Ehm... no, non siamo fidanzati." risposi continuando a fissare perplessa Federico, non sicura di aver detto la cosa giusta.
"Non proprio." precisò Fede con un sorrisino.
"Ehi, - Giovanni interruppe il momento imbarazzante - ma che ne dice questa bella fanciulla di venire a ballare con me? Dai Fede, te la rubo solo per una canzone!"
Federico sbuffò e cedette.
"Solo una." lo ammonì, quindi Giovanni mi sorrise e mi porse la mano.
Poi si rivolse a Federico e gli puntò il dito.
"Tratta bene la mia ragazza." lo raccomandò.
Federico annuì e gli fece cenno di non preoccuparsi.
Entusiasta, Giovanni mi trascinò verso la pista. Proprio allora, partì una canzone vivace e movimentata.
"Hanno visto il nostro arrivo." commentò Gio, che iniziò a farmi ballare e a dire battutacce, ma che mi fecero ridere lo stesso.
Non potevo negare che il mio migliore amico fosse pazzo.
Alla fine della canzone, ritornammo a bordo pista.
Tolsi la giacca di pelle che ormai mi faceva solamente caldo, dopo il ballo sfrenato con Gio.
Federico mi stava aspettando, e mi invitò a sedersi sulle sue ginocchia.
Dopo un po' di incertezze mi decisi e presi posto sulle sue gambe, mentre lui mi circondò la vita con le braccia e poggiò il mento sulla mia spalla.
Giovanni ci salutò per tornare in pista con la sua ragazza.
"Avevo un regalo di Natale. Se vuoi te lo do adesso." proposi.
"Non dovevi disturbarti per me." mi disse.
"Tu hai fatto tanto per me. - sorrisi - E poi, a Natale si è tutti più buoni."
"Già. - concordò annuendo, ma era pensieroso - Si è anche tutti più innamorati."
Mi rivolse lo sguardo e sorrise, quindi mi prese il viso con la mano.
"Questa non la sapevo." commentai.
"Stai zitta Pjaca." mi sussurrò, poi unì le sue labbra con le mie, stringendomi la vita con un braccio e tenendomi l'altra mano sulla guancia per tenermi il viso vicino al suo.
Era la terza volta, ma le emozioni erano come la prima.
Sentivo il cuore martellare nel petto, lo stomaco in subbuglio e le sue morbide labbra vagare sulle mie.
Sorrisi quando Federico mi morse il labbro inferiore, poi mi staccai e lo guardai negli occhi.
Nei suoi vidi una scintilla di verità, sapevo che voleva dirmi qualcosa e mi preparai ad ascoltarlo.
Ma non resistei e, vedendo come lui mi fissava ancora le labbra con desiderio, mi avventai sulle sue e ci baciammo di nuovo.
Proprio nel nostro grande momento di gloria, nonostante avessi praticamente troncato qualsiasi cosa Federico volesse dire, sentimmo dei fischi, un paio di applausi e molte acclamazioni.
"Ma guarda questi giovani!"
"Colti in flagrante!"
"Lo sapevo!"
"Finalmente vi siete decisi! Ormai ho la barba bianca!"
Riconobbi la voce di Kevin dire così.
"Il prodigio fa conquiste!"
"Eccoli a limonare! Alleluja!"
Giovanni. Il solito idiota.
"La mia migliore amica ha fatto breccia!"
Indubbiamente Beatriz.
Queste esclamazioni, arrivate tutte insieme, l'una sull'altra, obbligarono me e Fede a staccarci.
Ci guardammo negli occhi, e capimmo di essere stati colti nel bel mezzo del fatto.
Cosa avremmo detto adesso?
"Avete qualche problema? Non avete mai visto un ragazzo baciare una ragazza?" chiese ironico Federico, quasi scocciato.
Sorrisi. Solo lui avrebbe trovato qualcosa ad effetto da dire.

Eccomi qui.
Sono felice di comunicarvi che, tra le tre storie in bozza, una è su un CALCIATORE!! 🙌 🙌
Spero che piaccia il capitolo

𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐒𝐎𝐅𝐅𝐑𝐈𝐑𝐄 || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora