Cap 28

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Pov Elena
Non ho mai assistito ad una litigata tra mia madre e mio nonno. Non ce ne mai stato un motivo valido in realtà.
E rimango sbalordita poiché pensavo avessero un buon rapporto e invece mi sbagliavo. C'è molto astio tra di loro. Un odio profondo e represso già da troppo tempo.
Quanto hai sofferto mamma?
Metto le mani sulle spalle di mia madre come per calmarla ma solo ora mi accorgo che la porta da cui siamo usciti è macchiata e dalla poca luce del lampione vedo un liquido rosso.
Non ci metto molto a capire che è sangue quello che vedo. Ma sangue di chi? Dei compari di mio padre? Dei poliziotti? Queste sono le domande che mi vengono in mente.
Devo trovare un modo per scappare di qua e portare la mamma con me.
Per distrarre mio nonno, fingo di guardare verso il nulla e poi dico "guardate là!".
Inizio a correre portando la mamma con me e mentre corriamo le dico di chiudere il cancello appena usciamo dalla villa. Mio nonno ci sta seguendo ma con un pizzico di fortuna riusciamo ad arrivare all'uscita della villa  ma non riusciamo a chiuderla perché due uomini ci mettono un fazzoletto in faccia e poi il buio.

Pov Gianluca

Per fortuna le ragazze se ne sono andate

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Per fortuna le ragazze se ne sono andate. Non vorrei rischiare di non essere lucido per la guerra in corso ma non ci riesco, è più forte di me! Se solo ripenso a un mese fa mi viene il voltastomaco. Mi drogavo, bevevo, ero sempre ad una festa. Non me ne perdevo una! Ora invece sembra essere Elena la mia unica e sola ancora di salvezza! Quella ragazza è stata una benedizione!
"Oh, Gianluca, ma si può sapere a cosa pensi?! Ti ricordo che tra un pò siamo nella merda più totale e tu che fai? Ti metti a pensare!" Mi sgrida Damiano.
"Hai ragione, Damiano scusa ero sovrapensiero. Non si ripeterà più! Te lo assicuro!" e detto questo mi avvicino alla finestra dove noto un puntino rosso.
"C'È UN LASER TRA I CESPUGLI. ALLONTANATEVI DALLE FINESTRE!"E nel mentre ci andiamo a nascondere, esplode tutto.
Dopo un paio di minuti di caos tra ceramica che si rompe e cose che prendono fuoco, tra le mie orecchie che stanno implorando pietà, ritrovo Ciro steso sul pavimento. Con gli occhi chiusi.
Non sono sicuro, ma spero sia vivo. Lo scuoto. Forte.
Damiano si alza.
"Cazzo, Ciro! Svegliati. Non fare scherzi! Mi hai capito!? Ci sono ancora troppe liti che dobbiamo fare e poi chi farà da padre ad Elena? Eh?! Io non sono capace quindi alzati! Mi hai sentito?! CIRO!!"
Piano piano si riprende...

Che succederà?
Scusate per la mia assenza ma tra la scuola e lo studio non trovo il tempo di pubblicare!

 E Poi Sei Arrivata Tu E Mi Hai Sconvolto L'esistenza. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora