Capitolo 13

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Sono ormai le 10.30 del mattino e sto studiando, contro voglia, Informatica dato che manca una settimana all'esame e sono ancora a metà del lavoro. Mi piace andare all'università, non mi fa impazzire, ma almeno mi da l'opportunità di studiare materie che mi porteranno a fare il mestiere dei miei sogni: l'insegnante.

Come tutte le bambine, verso i 6 o 7 anni ho iniziato a giocare alla maestra, scrivevo sui mobili pensando che fosse la lavagna, mettevo le note a tutti i miei alunni (4 orsacchiotti, 2 barbie e 1 elefante) e li sgridavo sempre per dir loro di far silenzio. Si, ero una maestra a dir poco sadica, ma mi piaceva cosi tanto scrivere con la penna rossa 'Giuseppe ha risposto male alla maestra' oppure 'Erica non ha fatto i compiti e allora le ho messo 4'.

Io non ero molto studiosa da piccola, anzi, capitava spesso che falsificavo i voti o le firme. Non dimenticherò mai quella volta in cui corsi dai miei genitori ad urlare 'ho preso ottimo, ho preso ottimo!' e quando loro aprirono il diario per vedere il voto, si accorsero che quella era la mia scrittura. La cosa divertente? avevo scritto "otimo".

Decido di prendermi una pausa e mi perdo un pò nel mondo social alla ricerca di gossip o altro (non che mi interessi particolarmente). Poi decido di chiamare Cristina, dopo qualche squillo mi risponde tutta assonnata. Sono le 11, che razza di dormigliona. Le racconto della proposta di Lorenzo, della sua sorpresa e dell'incontro con la cugina, ma tengo per me i dubbi che ho su quest'ultima.

Lei sembra molto contenta della notizia, quasi se lo aspettava. Tutti tranne io. Mi ha detto di andarci con calma perchè infondo non lo conosco da tanto e non so molto di lui. Ha ragione, ma oggi a pranzo il mio obiettivo sarà quello di scoprirlo.

***

Sto scendendo le scale perchè Lorenzo mi ha scritto che è arrivato.

<<Dove stai andando?>> spunta mia madre dalla cucina. Mi sono completamente scordata di dirle che sarei uscita, che idiota.

<<Scusa mamma, mi sono dimenticata di dirti che a pranzo non ci sono>> rispondo mentre prendo le chiavi di casa e infilo la giacca.

<<E me lo dici 15 minuti prima di mangiare?>>. Sono solo le 11.45, ma i miei mangiano sono quasi come gli inglesi, alle 12.00 si inizia ad apparecchiare e cucinare.Ridicolo.

<<Dove vai a mangiare?>> interviene mio padre che fin'ora era tranquillo sul divano a vedere la tv. E' un interrogatorio?

<<A pranzo da un amico>> dico a bassa voce. Amico, fidanzato, stessa cosa, no?

Mio padre solleva un sopracciglio, mia madre mi guarda con gli occhi spalancati.

<<Chi è questo tuo amico?>> proferisce ancora mio padre sempre più accigliato.

<<Non lo conoscete, ora devo andare>> dico avvicinandomi alla porta, ma le parole di mia madre mi bloccano.

<<Ne parliamo quando torni a casa e fai attenzione>>. Attenzione a cosa? Non capisco perchè le mamme lo dicono sempre, molte volte non ha senso. Attenzione perchè ha paura che possa uccidermi, investirmi, derubarmi o stuprarmi? Su quest'ultima avrei da ridire perchè in quel caso sarei più che consenziente.

Esco velocemente di casa, prima che i miei se ne escano con qualche altra perla.

Vedo Lorenzo appoggiato alla macchina sul lato del passeggero e mi sta guardando in modo possessivo, come se mi volesse. Gli basta guardarmi per eccitarsi? 

Allora si prospetterà proprio un bel pranzo perchè anche io lo voglio e subito.

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AUTRICE

Buon pomeriggio a tutti!

Finalmente Marta e Lorenzo si sono fidanzati, siete felici? 

Ci rivediamo domani con il prossimo capitolo, ciao a tutti e buona lettura!!

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