AUTRICE
Buonasera a tutti! Prima di iniziare avrei bisogno nuovamente di ringraziarvi per il vostro supporto (anche alle lettrici silenziose) nonostante io sia molto incostante nella pubblicazione, ma accettatemi così ahahah
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Mi afferra le caviglia e mi allarga in modo quasi selvaggio le gambe. Risale lungo il mio corpo facendomi delle lunghe carezze e la sua protuberanza si struscia sulla mia intimità. Molto lentamente, quasi come una tortura, inizia a succhiarmi i capezzoli, prima uno e poi l'altro. Credo di star per impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri ed i gemiti mentre lecca e succhia. La voglia di sentirlo dentro sale sempre più velocemente e lui sembra notarlo, infatti risale verso la mia faccia e mi sussurra <<Dimmi Marta, dimmi cosa vuoi>> sorride beffardo.
Stronzo. Lo sai bene cosa voglio.
Non rispondo e premo il pube sul suo, iniziando a strusciarmi. Lui però sembra voler continuare a giocare e mi ripete nuovamente la domanda, ma non ricevendo risposta per il mio orgoglio, si lascia scivolare all'indietro fino a trovarsi col viso all'altezza della mia vagina. Inizia ad accarezzarla con la lingua una, due, tre volte e poi se la mette letteralmente in bocca iniziando a succhiare e subito dopo sento che mi infila due dita dentro. E' come se ricevessi una scossa, sento caldo e la voglia sale ad ogni stoccata.
Poco dopo risale ed io ne approfitto per infilargli la mano nelle mutande per prenderlo in mano e lui per prendermi in giro mi chiede <<Sei capace?>>.
Te lo faccio vedere io se sono capace. Mi giro e in un attimo sono sopra di lui, prendo il suo pene fra le mani e lo conduco verso la mia apertura calda. Un colpo secco, senza delicatezza o niente, solo voglia di essere riempita. Comincio a roteare il bacino e lo vedo apprezzare siccome solleva la testa al cielo e mi afferra i fianchi cercando di condurre il gioco.
No tesoro, ora comando io.
Mi agito come una forsennata e ansimiamo come animali, senza trattenerci in alcun modo. Ora come ora non so dire se questo che stiamo facendo è amore o sesso, non so bene quando usare una parola o l'altra, vorrei azzardarmi a dire che sono la stessa cosa, ma tutto il genere femminile mi fulminerebbe quindi mi attengo a questa teoria.
Stiamo facendo l'amore.
O stiamo facendo sesso?
Non mi interessa ora, dovrei tornare a quello che stavo facendo, ma appena torno alla realtà mi accorgo che Lorenzo ha approfittato del mio momento di "debolezza" per invertire le posizioni. Mi ha sollevata e deposta sul letto, presa dai fianchi e alzato il sedere. In un attimo lo sento entrare nella mia figa e mi sta sbattendo come mai aveva fatto, con forza, irruenza, quasi come se stesse riversando su di me la sua rabbia. Forse è un pò brutale, ma non posso certo dire che non mi piace del tutto.
Una mano afferra i miei capelli e li strattona per darsi il ritmo, mentre con l'altra stringe il mio fianco per reggersi. L'abbiamo sempre fatto con molta passione e in maniera "selvaggia", ma questa le batte tutte e sinceramente devo ancora capire se è una cosa che mi può piacere o meno.
Ad ogni spinta sembra dire delle piccole frasi sconnesse, ma in un breve momento di lucidità ed estraniandomi dai miei pensieri, mi sembra di sentirgli dire 'la mia piccola troietta'. Non reagisco alla sua frase per il semplice fatto che non so bene come prenderla. Molto probabilmente non ci dovrei dare tanto peso, sarà stato solo il momento e gli è scappato, ma ammetto che una piccola parte di me si è sentita usata e sporca.
Mentre continuo a riflettere su questo, sento un liquido caldo bagnarmi la schiena e mi rendo conto solo ora che lui è venuto mentre io stavo pensando a tutt'altro e stava scopando solo il mio corpo e non la mia anima.
Si distende subito sul letto sfinito e io rimango a pancia in giù a pensare come tutto questo sia potuto accadere. Non sono tanto incazzata per il fatto che non sono venuta, ma per il fatto che lui non si è reso conto che io con la testa non ero lì e che stava solo scopando un corpo caldo.
Si gira verso di me e mi sussurra <<E' stato magnifico piccola>>.
Magnifico.
Si.
Faccio un piccolo sorriso forzato e mi alzo per andare in bagno a pulirmi. Non so se oggi sarei dovuta venire, non so se quello in camera è lo stesso Lorenzo che ho conosciuto o solo un ragazzo tanto arrabbiato con la madre e che sta cercando di sfogarsi.
Mentre mi infilo l'intimo sento il mio telefono squillare. Sarà Cristina che si starà chiedendo dove sono finita e vuole il suo test di gravidanza.
Apro la porta e vado verso la borsa, ma Lorenzo è già lì di fronte girato di spalle e non si muove.
<<Lori che stai facendo?>> chiedo avvicinandomi per prendere il telefono che smette di squillare. Lui non sembra sentirmi e così gli tocco la spalla per farlo girare, ma lui lo fa così velocemente che quasi cado a terra e mi reggo al cassettone che ho dietro.
<<Cristo Dio dimmi che questo è uno scherzo!>> mi urla addosso con tutta la sua voce.
Sono sconvolta, non capisco affatto questo suo cambiamento e non si è nemmeno preoccupato del fatto che stavo per cadere. Lui continua a guardare l'oggetto che ha in mano e seguo la sua traiettoria rendendomi conto che tiene stretto il test per Cristina.
<<No Lori, non è affatto come p...>> tento di parlare avvicinandomi a lui per spiegargli semplicemente che l'ho comprato per la mia migliore amica, ma lui mi interrompe e parte col suo monologo fissandomi con uno sguardo freddo e quasi crudele <<Tutte puttanate! Era nella tua fottuta borsa!>> Fa un passo verso di me ed io indietreggio. <<Ti rendi conto di quello che cazzo hai fatto!? Mi hai rovinato la vita!>>. Rimango allibita da quelle parole sputate dalla sua bocca. Non riesco a parlare, a spiegargli il tutto perchè sono terrorizzata.
Si avvicina e mi lancia il test addosso. Corre a prendere i miei vestiti e mi lancia anche quelli. Mi strattona verso la porta d'ingresso conficcandomi quasi le unghie nella carne ed io soffro in silenzio, non emetto un suono e nel tragitto riesco ad infilarmi solo la maglietta.
Quando arriviamo all'entrata, lui apre la porta e mi dice infine <<Non ci sarà un'altra sgualdrina nella mia vita a rovinare tutti i miei progetti>> ed è cosi che mi sbatte fuori di casa. Avrei dovuto urlargli che non era affatto così, lottare per ciò che amo, ma la verità è che tutto mi è passato cosi velocemente davanti agli occhi. Tutto l'amore che credevo di provare, è svanito in questi attimi, tutti i brutti i momenti che ho passato con lui sono venuti a galla, tra cui lo schiaffo, il mio tradimento, le sue assenze improvvise ed ora questo.
Come ho potuto essere cosi cieca?
Tutti se n'erano accorti tranne la sottoscritta, accecata molto probabilmente da questo finto amore, finta storia, finto ragazzo gentile, tutto finto, tutto non reale. Mi crolla il mondo addosso e l'unica cosa che mi viene da fare è prendere il telefono e comporre il suo numero per chiedere aiuto.
"Hey Marta, tutto bene?" mi chiede sempre in modo premuroso.
"No, ho bisogno di te Alex".
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Autrice
Eccoci con un nuovo capitolo! Scusate se ci ho messo un pò, ma prima non ero tanto ispirata.
In questo capitolo sono successe parecchie cose...Vi aspettavate questo risvolto di Lorenzo oppure no?
Fatemi sapere in un commento cosa ne pensate e noi ci rivediamo nel capitolo 30!
Ciao a tutti!!
STAI LEGGENDO
Saper amare
Romance"È facile togliersi i vestiti e fare sesso. Le persone lo fanno continuamente. Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi"(Marilyn Monroe) ATTENZIONE All'interno saran...