Capitolo 16

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<<Oh tesoro, è stato un piacere, spero di vederti presto!>> mi dice la nonna di Alex. 

Anche se non sta tanto bene, si è preoccupata di prepararmi qualcosa da mangiare e mi sono offerta di aiutarla, ma ovviamente ha rifiutato perché io sono "l'ospite" e non posso avvicinarmi alla cucina.

<<Ci vediamo presto Maria, te lo prometto>> rispondo dandole un abbraccio.

Usciamo da casa e ci infiliamo nell'ascensore striminzito. Sua nonna abita in un palazzo un po' vecchio quindi l'ascensore non é super moderno, anzi sembra più degli anni Ottanta.

<<Cosa ridi?>> chiedo ad Alex che ha un sorriso stampato in faccia. <<La tua mano mi sta sfiorando i pantaloni>> dice con un accenno di malizia. Abbasso lo sguardo e mi accorgo di essere troppo vicina a lui e mi allontano di colpo, per quanto mi sia possibile.

<<Tranquilla, ad Halloween hai fatto di peggio>> <<Lo sai che non sei affatto divertente?>> dico sbuffando.

<<Ne sei sicura?>> risponde inclinando la testa e mordendosi appena il labbro inferiore.
<<Smettila>> lo rimprovero con uno sguardo severo. Non ha più effetto su di me. Non può.

<<Altrimenti? Mi punisci?>> chiede sfacciatamente mentre prende fra le sue mani una ciocca dei miei capelli e la arrotola fra le sue dita.

Quando arriva al piano terra questo maledetto ascensore?

<<Alex ho un ragazzo>> dico con voce poco convincente.

<<Quello che si fa in ascensore, rimane in ascensore, no?>>. Questa volta il suo corpo è schiacciato contro il mio e la sua mano sta scendendo lungo il corpo.

Non riesco a muovermi, o meglio, non so se voglio farlo.

Controllo l'ascensore. Non ha nemmeno premuto il tasto per il piano terra e non sembra esserci nessuno nella tromba delle scale ad aspettare.

Inizia ad abbassare la cerniera del mio giubbotto, mi sfila la sciarpa e sposta i miei capelli su un lato.

Accarezza il mio collo e nel frattempo lascia dei piccoli baci dietro il mio orecchio, fino ad arrivare alla mandibola.

<<A-Alex...>> sussurro lievemente.
<<Non puoi resistermi, ti faccio ancora lo stesso effetto di anni fa>> dice mentre i suoi baci si fanno sempre più intensi e scendono verso il mio petto.

<<Ti prego, basta>> cerco di riacquistare un minimo di serietà, ma senza successo.

<<Vuoi davvero che smetta? Il tuo corpo sembra volere il contrario>>. E ha ragione, sto perdendo il controllo e mi sento già bagnata.

La sua mano si infila velocemente sotto la mia maglia, come se avesse fretta di toccarmi e io ansimo sentendo la sua pelle fredda a contatto con la mia.

Afferra il mio seno e lo stringe con una presa possente. Sorride mentre mi guarda gemere. <<Vuoi che smetto?>> chiede ironicamente.

Non ho mai tradito qualcuno e so che sarei una brutta persona se lo facessi, ma c'è anche da considerare il mio lato umano. Sono di fronte ad un ragazzo che è stato molto importante per me, il quale mi ha fatto provare sensazioni fantastiche e ora mi si sta ripresentando l'occasione.

Non riesco a dare ascolto alla mia parte razionale, agisco solo d'istinto.

Appoggio la mia mano sulla sua e lo incito a stringere il mio seno più forte. Lui sa che non avrei resistito a lungo e con un sorriso sfacciato mi prende per la vita e fa scontrare le nostre labbra.

Quel bacio.

C'è qualcosa in questo bacio, qualcosa che non so spiegare, ma qualcosa che mi era mancato. É un bacio familiare che non ricevevo da tanti anni.

Le mie labbra si socchiudono per lasciar entrare la sua lingua e quest'ultima non si fa attendere. Le lingue si intrecciano, danzano, giocano e si divertono, mentre le mie mani sono appoggiate sul suo petto e le sue, questa volta, sono sul mio sedere e me lo stringono leggermente.

Dopo un po' di secondi ci stacchiamo perché abbiamo bisogno di prendere fiato e solo in quel momento mi rendo conto dell'enorme cazzata.

Ho tradito Lorenzo.

Stiamo da pochissimo tempo insieme e io l'ho appena tradito.

Mi sento una merda, so che non avrei dovuto farlo, che razza di persona sono!?

Mi sistemo velocemente la maglietta, chiudo la giacca e mi metto la sciarpa intorno al collo. Tutto questo nel silenzio più totale e senza guardarlo in faccia.

<<Wow>> esordisce lui.

Wow? Davvero!? Ho appena tradito Lorenzo e quello che sa dire è wow. Forse è solo questo che Alex voleva. Baciarmi e poi sparire.

Non so cosa pensare, il senso di colpa sta crescendo dentro di me e ora voglio solo andare via.

Premo il tasto che apre le porte dell'ascensore e mi fiondo fuori correndo giù per le scale. Alex non ha neanche il tempo di reagire che le porte gli si chiudono in faccia.

Non appena raggiungo il piano terra, lo vedo aspettarmi davanti al portone d'uscita con le braccia conserte. <<Puoi spostarti? Voglio andare a casa>>.

<<Si può sapere cosa ti prende? Perchè diavolo sei scappata in quel modo?>> chiede alzando il tono della voce. E' chiaramente confuso dalla mia reazione, ma proprio non ci arriva. Non pensa al fatto che sono fidanzata, no certo, non gliene frega nulla.

<<Ti rendi conto di quello che hai fatto?>> rispondo guardandolo dritta negli occhi e lui sembra ancora non capire, così continuo. <<Non sono più il tuo stupido giocattolino. Ti avevo detto che sono fidanzata e te ne sei altamente fregato>>. Cerco di passargli attorno per uscire, ma lui me lo impedisce e mi afferra per il polso.

<<Wo,wo ferma. Prima di tutto non ho mai detto che sei il mio giocattolino e poi non mi sembra che tu ti sia spostata quando ti ho baciato>>.  Odio quando ha ragione, lo odio così tanto e soprattutto odio il fatto che ho amato così tanto quel bacio.

Non so cosa rispondere, lui continua a fissarmi e,ditemi quello che volete, ma ora vorrei solo baciarlo. Ci avviciniamo l'uno all'altro. Sento il suo respiro vicino al mio viso, il battito cardiaco aumenta e il mio petto si solleva più velocemente. I ricordi di quello che avevamo fatto prima in ascensore mi tornano in mente e sento nuovamente caldo.

Con la sua lingua si inumidisce le labbra e io le fisso come se fossero le cose più preziose al mondo. Inaspettatamente la mia mano gli accarezza la guancia e fa dei movimenti circolari col pollice.

Lui sorride, prima dolcemente e poi in modo compiaciuto. Non dice nulla, sorride e basta e solo dopo qualche secondo mi rendo conto che non sta guardando me, ma un punto dietro alle mie spalle.

Mi volto per seguire il suo sguardo e non ci vuole molto per capire cosa sta fissando, o meglio, chi.

<<Marta che diavolo stai facendo?>> chiede Lorenzo con un tono quasi scioccato.

E ora che cazzo faccio?

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AUTRICE

Ciao ragazzi!!

Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo e spero vi piaccia molto!

Secondo voi cosa risponderà Marta alla domanda di Lorenzo?

Fatemelo sapere con un commento e votate il capitolo  🌟🌟🌟

Grazie a tutti quelli che stanno sostenendo la mia storia, state crescendo sempre di più ❣️

A presto❣️

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