Capitolo 27

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Mi sveglio all'improvviso ricevendo una ginocchiata nello stomaco. Guardo l'orologio e segna le 8:30 del mattino. Potevo dormire ancora un'ora e invece qualcuno ha preferito svegliarmi nel peggior dei modi.

A proposito di quella dormigliona. Cristina mi sta russando nell'orecchio e non sembra per niente una principessa, ma più una scaricatrice di porto. Prendo il telefono che era appoggiato sul comodino e facendo il più piano possibile, apro la fotocamera e le faccio un bel primo piano.

Così impari a svegliarmi prima del dovuto.

Dopo aver fatto una doccia veloce, mi metto un jeans ed una maglietta comoda per andare in farmacia. 

Lorenzo non si è ancora fatto vivo, nessun messaggio o chiamata. Solitamente sono una persona molto orgogliosa e non farei mai il primo passo, ma in questo caso so che lui è a pezzi e anche se non lo ammetterebbe mai, ha bisogno di qualcuno e io voglio essere quel qualcuno per lui. Così decido di passare da lui dopo questa commissione e magari di portargli la colazione.

Scendo le scale per andare in cucina a bere del succo e incontro mio padre seduto al tavolo a bere il suo solito caffè. Io e lui abbiamo un rapporto particolare. Non parliamo quasi mai di cose personali, non ci dimostriamo molto affetto, ma sono sicurissima che lui farebbe qualsiasi cosa per me e io per lui. E' il classico uomo burbero che perde la pazienza per la minima cosa, ma infondo infondo è più tenero di una caramella.

<<Hey cipolla, vuoi che ti preparo qualcosa?>>

Sin da piccola mi chiama cipolla e non ricordo bene perchè, ma ormai ci sono affezionata.

<<No papà, grazie lo stesso. Devo andare in farmacia per Cristina>>

Lui alza un sopracciglio e mi risponde:<<Sta bene?>>.

Rischia solo di essere incinta di un ragazzo che ha conosciuto ad Halloween e con il quale scopa regolarmente ogni giorno.

<<Sisi, devo solo prenderle delle medicine. La lascio riposare perchè ieri è stata una lunga giornata>>

Quello che mi più mi piace di mio padre è che non indaga ulteriormente su determinate questioni ed è proprio quello che fa ora. Annuisce con la testa e mi da un bacio sulla guancia per salutarmi.

Quando esco di casa avverto Cristina della commissione e che dopo mi fermo un attimo da Lorenzo per vedere come sta. Non appena premo invio mi ricordo del messaggio che ho ricevuto da Alex, così decido di chiamarlo mentre sto facendo la mia solita passeggiata mattutina (scherzo, in realtà odio camminare, ma oggi non ho la macchina.)

<<Chiunque mi sta chiamando a quest'ora, spero per te che sia estremamente urgente o ti puoi fottere>> risponde così Alex con una voce molto roca, profonda e sicuramente era talmente stanco che non ha visto sul display chi lo stava chiamando.

<<Dovresti mettere questa frase come messaggio di segreteria>> dico sorridendo e mentre lo immagino alzarsi dal letto dopo essersi reso conto che non era il solito call center a chiamare.

<<Marta? Cosa diavolo ci fai sveglia a quest'ora? E' successo qualcosa?>> mi chiede preoccupato e ha proprio ragione. Lui sa quanto amo dormire e che se mi sveglio presto è solo per qualcosa di urgente o importante.

<<Niente di che, devo fare una commissione e ho approfittato del tragitto per chiamarti siccome mi dovevi parlare>>.

Niente.

Dall'altro capo del telefono sento il vuoto totale.

<<Alex? Ti sei riaddormentato?>> chiedo scherzando.

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