Capitolo 23

3.5K 66 4
                                    

Sembriamo due ragazzini eccitati che non riescono a controllare i propri ormoni, ci baciamo per tutto il tragitto verso casa, lui mi accarezza costantemente la coscia mentre guida e io gli bacio il collo senza nessun tipo di pudore. All'uscita del cinema il ragazzo della cassa ci fece l'occhiolino mentre Lorenzo lo ringraziò a bassa voce. Solo dopo ci accorgemmo che nella sala vi erano delle videocamere e dopo un momento di lungo imbarazzo, ci ridemmo su come se fosse stata una cosa del tutto normale.

Lori parcheggia difronte casa e mi obbliga a rimanere in macchina perchè vuole essere lui ad aprirmi la porta. <<Eccoci arrivati>> dice porgendomi la mano e io non posso far altro che afferrarla ridendo e scuotendo la testa dandogli dell'idiota.

Infila le chiavi nella serratura e non appena fa un passo dentro, si blocca di colpo facendomi sbattere il viso contro la sua schiena muscolosa.

<<Ma che cazzo...>> dice a bassa voce e guardando un punto davanti a lui. Sembra paralizzato, non capisco cosa succede.

<<Lorenzo che ti pren->> vengo immediatamente interrotta da una voce femminile la quale rimprovera il mio ragazzo con <<Il linguaggio signorino>>.

Una voce autoritaria, severa e fredda rimbomba fra le pareti della casa.

Lorenzo non sembra voler muoversi, così mi sposto leggermente e vedo una donna sulla cinquantina davanti alla porta della cucina. Abbastanza alta, con i capelli castani un pò arruffati, gli occhi gonfi come se avesse appena pianto o come se non dormisse da giorni e il suo sguardo è glaciale. Indossa una semplice felpa nera e dei pantaloni della tuta. Sembra affaticata, è venuta correndo?

Il suo sguardo si sposta su di me siccome forse prima non mi ha notato. Fa un finto sorriso, quasi amaro e indicandomi con la mano come se fosse infastidita, dice <<oh bene, abbiamo compagnia>>.  

Chi si crede di essere per parlarmi in questo modo? E' piombata in casa di Lorenzo e si permette anche di aggredirmi.

<<Scusi ma lei chi è?>> chiedo con un tono di voce più acuto del solito, evidentemente irritata dalla sua presenza.

La donna non risponde, si limita a guardare Lorenzo e lui finalmente si riprende, ma quello che dice mi destabilizza un attimo, non sono affatto pronta a questa rivelazione.

<<Cosa ci fai qui mamma?>> dice in tono duro, senza lasciar passare un filo di amore o affetto.

Mamma? Quella donna maleducata che, senza offesa, sembra una barbona, è sua madre?

Sono diventata una spettatrice, osservo la scena come se non fossi nella stanza e da una parta penso che sia meglio così perchè non saprei proprio cosa dire. 

<<Vedo che ti sei sistemato bene>> cambia discorso la madre e si guarda intorno.

<<Ti ho fatto una domanda, cosa vuoi?>> alza la voce Lorenzo e stringe i pugni mentre si avvicina a lei.

<<Non posso venire a trovare mio figlio? Mi sei mancato tanto>> si avvicina a lui tentando di abbracciarlo, ma lui si scansa per non farsi toccare e lei sospira affranta.

<<Me ne sono andato di casa per un motivo, di certo non sentivo la tua mancanza. Ora dimmi il vero motivo della tua visita>> dice con la mascella contratta, è chiaramente furioso.

<<Tesoro è questo il vero motivo! Io e Bob ti rivogliamo a casa, è silenziosa senza di te>>.

Bob.

Quel nome lo fa scattare.

Scoppia come una bomba ad orologeria.

Raggiunge la madre con due grosse falciate e i loro volti si sfiorano. Inizia a ridere, ma è una risata amara piena di dolore.

Saper amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora