Lavori in corso

661 44 1
                                    

Sophie continua a guardare le strisce di colore sulla parete tamburellando con le dita sul mento. «Non lo so» dice sbuffando. Ha cercato di immaginarsi il salotto in ogni tonalità del color crema dipinto sulla parete, ma le risulta un pò difficile con tutte le macchie sul pavimento ed i mattoni del muro alle sue spalle in bella vista.

«Tu che dici?» chiede, voltandosi verso Hermione alle sue spalle. «Non saprei» dice avvicinandosi. «È casa tua. Devi decidere tu.» . Sophie alza gli occhi al cielo. «Ho capito, ma tu verresti a trovarmi se le pareti fossero di un colore orribile? Io non andrei in una casa con i muri verdi, per esempio» spiega.

Hermione ride e scuote la testa. «Sei incorregibile» le dice. Sophie ride con lei.

Frank la chiama dal fondo della stanza e lei lo raggiunge. «La parete con l'arazzo? La buttiamo giù?» chiede, osservando il foglio con il progetto che hanno concordato. Gliel'ha chiesto anche una settimana fa, ma Sophie doveva ancora decidere.

«Si» risponde dura. Ha deciso, non vuole avere niente a che fare con quelle persone. Apparte suo padre e zia Andromeda, ovviamente. «Buttala giù. Così il corridoio dovrebbe essere più largo, giusto?» Frank annuisce e si reca al piano di sopra, urlando l'ordine ai suoi dipendenti. 

«Vuoi davvero buttare giù l'arazzo della tua famiglia?» chiede Hermione, e dalla sua voce emerge solo curiosità. Sophie non ha mai creduto che Hermione potesse giudicarla male, anche quando le ha confidato che Draco Malfoy stava diventando il suo migliore amico.

«Certo. Non ha senso tenerlo li.» risponde, mentre entrambe si avviano sulle scale, scavalcando alcune travi di legno e qualche secchio con della pittura. «La famiglia Black non ha eredi. La purissima Casata Dei Black muore con me. E quelle persone non si meritano un ritratto in casa mia» spiega, e nel frattempo sono arrivate al piano di sopra.

«Harry cosa ne pensa?» chiede ancora Hermione, mentre osservano i muratori che si preparano per buttare giù la famosa parete. Sophie alza le spalle. «In realtà non pensa niente. Si limita a scegliere il colore delle piastrelle del bagno e del muro della nostra camera da letto.» risponde guardandola. «Ma comunque sceglie dei colori orribili, quindi facciamo sempre come dico io. Non ho intenzione di dormire in una stanza con i muri marroni» dichiara. Hermione ride di nuovo. 

«Signorine, un passo indietro per favore» le invita uno dei muratori, un omone alto due metri e con due spalle larghe come un armadio. Hermione e Sophie si tirano indietro e lui afferra uno di quei martelli enormi. I suoi muscoli si contraggono mentre tira il martello contro il muro con tutta la sua forza.

«Soph» le sussurra Hermione sporgendosi verso di lei. «Secondo te è una coincidenza il fatto che abbia centrato in pieno tua nonna?» domanda. A Sophie viene quasi da ridere.

«Non ne ho la più pallida idea» risponde, soffocando la risata. «Ma credo che sia stato involontario. Insomma, il suo naso è grande quanto un bersaglio per le freccette».  Ed Hermione e tutti i presenti scoppiano a ridere.

Scruta La Mia Anima- Vita QuotidianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora