Ex fidanzati - Seconda parte

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L'unica persona ad aver sentito il tonfo del bicchiere di Harry è Maddison, che non perde tempo e si alza per andare a controllare.

Le sembra strano che Harry e Lorelay non siano ancora entrati in casa. Non ci vuole molto, ad aprire una porta.

Quando arriva all'entrata vede solo Harry di spalle. Il bicchiere di carta che aveva in mano giace sul parquet ed il vino scivola lungo le assi di legno fino ad impregnarle. Non sarà facile lavare via la macchia. Si avvicina di qualche passo, evitando abilmente il vino a terra, e si affaccia sulla porta.

E se avesse anche lei un bicchiere di vino in mano, è abbastanza sicura che farebbe la stessa fine di quello di Harry. «Lory...» sussurra, più esterefatta che altro. Non se lo aspettava di certo.

Non vuole nemmeno immaginare la reazione di Sophie a tutto ciò. «Ciao Maddy» dice la bionda, ed ha un sorriso imbarazzato sul volto che fa venir voglia a Maddison di prenderla a sberle. Che traditrice.

Harry non si è ancora mosso, ma continua a guardare Tim negli occhi, come per avvertirlo. Non è più geloso del ragazzo, ci mancherebbe, ma non gli è mai andato a genio. E non riesce proprio a capire perché sia qui con Lorelay.

Maddison si ridesta e torna a passo svelto in salotto. Deve dirlo a Sophie? Deve aspettare che sia lei ad accorgersene? Evidentemente la stessa Sophie deve aver letto qualcosa sul suo viso, perché le rivolge uno sguardo preoccupato. «Maddy, tutto ok?». Maddison sospira bruscamente. «Si, tutto ok, a postissimo, divinamente», risponde. Sophie non ci crede nemmeno un pò. «Sicura?». Maddy le rivolge uno sguardo a metà tra l'arrabbiato ed il mortificato. «Ho detto che è tutto ok» dice bruscamente.

Sophie non fa in tempo ad approfondire che Harry compare di nuovo. Ha uno sguardo strano. «È arrivata Lorelay» annuncia, quasi sibilando. Sophie sente puzza di guai.

Lorelay entra per prima nella stanza, ed ha una busta blu stretta nella mano sinistra. È piuttosto grande. Sophie passa Remus ad Astoria e si alza per salutarla, ma quando si accorge della persona che Lorelay si sta trascinando dietro si blocca improvvisamente.

Non è cambiato molto, negli anni. Ha sempre lo stesso taglio di capelli, gli stessi zigomi alti e gli stessi occhi chiari e penetranti. Tim non è cambiato quasi di una virgola, è solo un pò più alto e le sue spalle sono più larghe.

Lorelay sorride e abbassa quasi immediatamente lo sguardo. «Spero non ti dispiaccia se ho portato qualcuno» dice. Sophie non sa come sentirsi. Arrabbiata? Delusa? Tradita?

Il fatto è che non può sentirsi davvero tradita. Tim era il suo ragazzo quando aveva quattordici anni. È stato il suo primo ragazzo, ma nulla di più, considerando che già da allora era innamorata di Harry. Ora ha vent'anni, vive con il suo fidanzato e stanno festeggiando i quattro mesi del loro primo (si augura) figlio. C'è poco da sentirsi tradite.

Tim interrompe improvvisamente quella valanga di pensieri ed anche il silenzio imbarazzato e sorpreso che è calato su tutti i presenti. «Sophieanne» sorride. Un'altra cosa che Sophie non riesce a spiegarsi è come faccia Tim a non sentirsi a disagio. Sembra così sereno e felice. «Sono felice di vederti. Ho saputo che hai partorito da poco». Sophie annuisce, non rendendosi davvero conto di ciò che sta facendo, e senza pensarci afferra Lorelay per un braccio e la trascina in cucina. Lory, d'altro canto, non prova nemmeno a ribellarsi, perché ad essere sinceri si aspettava di peggio.

È Eragonia a prendere in mano la situazione. «Sporse, è una mia impressione o hai una specie di schema? Perché devo avvertiti che sto per sposarmi» esclama, ma l'unico che ride è proprio Tim.

Intanto, in cucina, Sophie ha appena scoperto di sentirsi arrabbiata. Perché non gliel'ha detto prima?

«Senti Soph, lo so che avrei dovuto avv-» Sophie la interrompe con un gesto della mano. «Perché non me l'hai detto?» chiede rabbiosa. Lorelay alza le spalle e abbassa lo sguardo, ma in una frazione di secondo sembra diventare furiosa.

«Cosa c'è, avevo bisogno del tuo permesso? Adesso Tim è tuo?» urla. Sophie non riesce a credere alle proprie orecchie. Da quando Lorelay è diventata così...saccente?

«Non sto dicendo questo!» urla di rimando Sophie, mentre sente la rabbia risalirle su per l'esofago.

Alle sue spalle Teddy sta uscendo terrorizzato dal suo nascondiglio. Non ha mai sentito Soph urlare così, nemmeno quando si è quasi buttato dal balcone per sbaglio. In silenzio, corre come un fulmine verso la sala, dove anche se nessuno sta urlando la situazione non è poi così diversa.

«Voglio solo capire perché non me l'hai detto! Non ti avrei impedito di invitarlo!». Lorelay respira forte. «Tu no, ma Harry si!». A Sophie viene quasi da ridere. «Quando mai do ascolto a quello che dice Harry?!» urla infuriata. Eppure è la sua migliore amica, dovrebbe conoscerla come il palmo della sua mano.

«La verità è che sei gelosa perché lui ha scelto me!», e l'urlo della bionda rimbomba in tutta la casa. Le persona in salotto si sono completamente zittite.

Sophie guarda la ragazza di fronte a lei e non la riconosce. Non la riconosce e questo non fa altro che aumentare la rabbia. E non si accorge che ciò che sta per dire ha l'unica funzione di ferire la sua migliore amica. Lo urla e basta, perché vuole inconsciamente che lei si senta ferita come si sta sentendo Sophie.

«Lui ha scelto te perché io l'ho piantato in asso!».

Lorelay spalanca gli occhi, basita. Non credeva che Sophie potesse arrivare a quel punto. Si volta verso la porta che separa la sala e la cucina quando già le prime lacrime solcano le sue guance rosse per la rabbia. Apre di scatto la porta e a passo svelto agguanta Tim per un braccio e lo conduce verso l'uscita. «Ce ne andiamo» sussurra ferita.

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