Sophie guarda Harry con lo sguardo più furioso che abbia mai avuto e le narici dilatate. Non è mai stata così arrabbiata con lui. «Quindi» soffia con rabbia, mentre il bambino inizia ad agitarsi. «Tu stai insinuando che io e Draco potremmo essere amanti?» sibila come un serpente. Vede Harry stringere i pugni fino a far diventare le nocche bianche, e lei inizia a vederci nero.
«Non ho prove che dimostrano il contrario» esclama furioso l'altro. Nell'ultima settimana Sophie ha avuto un' emergenza dopo l'altra, e guarda caso, chi è stato il suo compagno di turno in ogni santissima emergenza? Draco Malfoy.
E sa che sono supposizioni campate in aria, sa che molto probabilmente si sta sbagliando e che questa cosa gli si ritorcerà contro, lo sa. Il problema è che al momento il suo cervello è offuscato dalla rabbia più nera. Non riesce a pensare lucidamente.
Sophie sbatte prepotentemente una mano sul tavolo in legno massiccio della cucina. Probabilmente si è rotta una falange del mignolo, ma la collera fa da anestetizzante naturale. Non se n'è quasi nemmeno accorta. «Non hai prove» ripete. «Perché convivo con Draco Malfoy, giusto?» . Lo guarda dritto negli occhi. «Io vivo con lui, lo aspetto tutte le fottute notti con l'ansia, resto sveglia insieme a lui quando non riesce a dormire per gli incubi!» Harry inizia a respirare più forte. Non gli piace che gli rinfaccino le sue debolezze. "Perché effettivamente sto per mettere al mondo il suo dannatissimo figlio!" e non si accorge nemmeno di aver urlato l'ultima parte.
La sua mano va a finire per l'ennesima volta sul suo ventre gonfio di otto mesi e una settimana, mentre urla. Sente la schiena scricchiolare per il peso e piega la schiena leggermente all'indietro.
«Potrebbe anche essere!» risponde Harry di getto, l'urlo gli ha graffiato la gola. Sophie smette improvvisamente di agitarsi. Spera che abbia capito male, che sia un'allucinazione, o perfino che sia sotto Imperius o si trovi in un sogno. Non può averlo detto. Non può averlo nemmeno pensato.
Per una frazione di secondo Harry crede di aver risposto a tono e di aver zittito Sophie in segno di vittoria. E poi la guarda e vede la delusione nei suoi occhi grigi, coperti da uno spesso velo di lacrime. Si sente un bastardo, forse perché un pò lo è stato. Si da mentalmente dello stupido e vorrebbe prendersi a sberle, mentre sente la lucidità tornare e urlargli contro che questa poteva risparmiarsela.
«Fuori da casa mia.» sussurra Sophie severa. Non ha idea di cosa sia successo ad Harry, e di certo non vuole vederlo per adesso. O se ne va, o potrebbe seriamente mettergli le mani al collo.
«Tesoro ascolta, non stavo pensando e-» Sophie non gli lascia nemmeno finire la sua accozzaglia di parole strascicate.
«Ho detto: FUORI DA CASA MIA!» Urla indicando la porta. «FUORI!» Urla di nuovo, afferrando il suo cappotto dal divano e gettandoglielo contro. «DEVI USCIRE DI QUI!». La gola pulsa e fa male e le lacrime le solcano le guance come se fossero lava. Non riesce nemmeno a credere che l'abbia detto davvero. Adesso insieme alla rabbia cresce anche la delusione.Harry non fiata. Osserva il petto di Sophie alzarsi ed abbassarsi convulsamente e vorrebbe asciugarle le lacrime con qualche bacio. In qualche modo riesce sempre a farla piangere. Raccoglie il cappotto senza interrompere il contatto visivo con lei e valuta seriamente l'opzione di uscire dalla casa.
Non sa cosa lo ha spinto a dire quel che ha detto. Non ha pensato, e quando non pensa a ciò che fa finisce sempre male.
Per un attimo i suoi pensieri virano verso Teddy, e pensa che dovrebbe ringraziare infinitamente Maddison per averlo portato a fare un giro. Non avrebbe retto ad una litigata come questa.
Nella sua testa rimbombano i singhiozzi di Sophie come se stesse piangendo nelle sue orecchie. È ancora in piedi davanti a lui, la mano destra regge il pancione e l'altra è appoggiata al tavolo. Non lo sta guardando, ha la testa rivolta verso sinistra e gli occhi chiusi, dai quali escono lacrime a non finire.
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Scruta La Mia Anima- Vita Quotidiana
FantasiRaccolta di momenti di vita quotidiana nella vita di Sophie ed Harry.