Benvenuto

606 32 1
                                    

La prima cosa che fa Teddy appena entrato nella casa numero 12 di Grimmauld Place è spalancare la bocca. La casa è grande e luminosa, e gli piace tanto.

Sophie lo stringe tra le braccia e gli posa un bacio tra i capelli ora dorati. Harry li guarda un attimo, poi va a posare la borsa del bambino sul divano. Non ha voglia di disfarla, ora.

«Allora, ti piace?» chiede Sophie. Teddy annuisce e sorride. Inizia ad agitarsi, vuole scendere, e Sophie lo lascia sul pavimento. Ha imparato da poco a camminare, quindi è parecchio instabile e barcolla. Con un pò di fatica arriva al divano e si appoggia al bracciolo. Ha ancora il naso per aria.

Guarda la parete di fronte a lui e sorride all'improvviso. Indica una foto precisa e urla «Mamma!». Harry lo prende in braccio e si avvicina alla fotografia. Ninphadora stringe una Sophie di cinque anni tra le braccia e cambia il colore di capelli, dal blu scuro al viola pastello. Sophie si volta a guardarla e ride.

Teddy guarda ammaliato la foto. I suoi occhi diventano blu all'improvviso, poi neri e poi verdi. Non riesce a controllare ancora le emozioni.

Sophie ha le braccia incrociate sul petto e li guarda, un pò commossa e un pò nostalgica. Harry ha gli occhi concentrati sul suo figlioccio, attento a qualsiasi reazione lui abbia.

Teddy non fa altro che allungare una manina paffuta e toccare il viso di sua madre con l'indice ed il medio. In un batter d'occhio i suoi capelli sono viola pastello e lui ha un gran sorriso sul viso. Nessuno si muove per un attimo, troppo presi dalla potenza di quella scena.

Entrambi sanno cosa vuol dire non conoscere i propri genitori. Sanno cosa li aspetta, negli anni a venire. Quindi per adesso si godono l'infanzia di Teddy nella sua ignoranza e spensieratezza più totale. Teddy è un bambino troppo solare ed allegro per rovinare quell'alone di gioia che lo circonda in questo periodo della sua vita. Più in là capirà.

«Fame» dice proprio lui ad un tratto. Stacca la mano dalla fotografia incorniciata e gira il volto verso Harry. I suoi occhi tornano ad avere il colore dell'ambra e i suoi capelli diventano di nuovo biondi. «Hai fame?» chiede dolcemente Harry con la voce un pò che gli trema. Deve ancora riprendersi un attimo.

Teddy annuisce. «Iccotti?» , e i suoi occhi si illuminano. Sophie inizia ad andare in cucina. La sua fortuna è che, per l'arrivo di Teddy, ha cercato di dilettarsi nella cucina. I biscotti di zia Andromeda sono decisamente più buoni e meno bruciacchiati, ma è comunque un inizio.

Afferra il barattolo di ceramica e cerca quelli che sembrano cotti meglio. Ne prende quattro e si infila in bocca uno a metà.

Quando torna in salotto Teddy è seduto con Harry sul divano. Sembra stiano facendo un discorso molto serio. «Quindi mi prometti che dormirai da solo? Solo soletto? Guarda che ci conto, eh!» . Teddy ride con la testa gettata all'indietro e la bocca spalancata.

Sophie si siede accanto al bambino e gli porge uno dei biscotti. Lui lo afferra come se fosse un pezzo della sua anima e quasi lo infila tutto in bocca.

«Mangia piano, Ted» lo ammonisce gentilmente la ragazza. Sembra comunque che abbia parlato con un muro.


NOTA BENE:

Dopo questo capitolo ci sarà un salto temporale più lungo rispetto agli altri (che di solito sono di qualche settimana al massimo).

P.s.: mi scuso per non averlo pubblicato ieri. I limiti matematici mi mandano in depressione e ho passato tutto il pomeriggio tra una crisi isterica e l'altra. Spero almeno vi piaccia!

•sese•✨

Scruta La Mia Anima- Vita QuotidianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora