È il giorno del giuramento di Sophie ed è arrivata una delle emergenze più gravi degli ultimi tre mesi. C'è stato un attentato a Diagon Alley, di nuovo, ma questa volta all'interno del Ghirigoro. Essendo gli ultimi giorni di agosto, il negozio era pieno di bambini e ragazzi dagli undici anni ai sedici e delle loro famiglie.
L'ospedale non è mai stato così caotico. I feriti gravi sono quasi venti, e due ragazzi di tredici e diciassette anni sono morti. Ci sono persone che corrono con pezzi dei propri figli tra le braccia, come una gamba o un orecchio, e ci sono persone che tentano di riattaccarle. È stato uno degli attentati più violenti dalla disfatta di Voldemort.
Ovviamente il responsabile è già rinchiuso ad Azkaban da qualche ora. Era uno degli ex Mangiamorte di Voldemort, a Sophie sembra che si chiami Dholov, ed aveva tutta l'intenzione di "riuscire dove il potente Signore Oscuro aveva fallito". Gli Auror hanno scoperto essere il mandante di tutti gli attentati degli ultimi tre anni.
E mentre pensa alla mente malata di quel pazzo, Sophie corre a perdifiato nel pronto soccorso. Un uomo sulla cinquantina le ha affidato due dita che aveva trovato poco più in là dalla scena del crimine, e al paziente che sta curando Draco mancano due dita ed un orecchio. Le stragi da Maledizione Sectumsempra sono sempre le peggiori.
Tira una spallata alla sala traumi dove si trovano Draco e l'uomo che sta curando e afferra la mano destra di quest'ultimo. Gli mancano l'indice ed il medio. Non sono le sue. Lei ha un mignolo ed un pollice, e sono decisamente troppo piccole per lui. Prima che uno dei due possa dire qualcosa esce correndo, di nuovo, e inizia a controllare tutti i pazienti che sostano sulle barrelle in corridoio. A nessuno di loro mancano le dita che lei ha in mano.
Alle sue spalle c'è il gruppo di ragazzini a cui è andata meglio. Un paio piangono, gli altri li consolano come possono e tentano di farli ridere. Si avvicina a loro con un sorriso e cerca di nascondere le dita dietro la schiena, rendendosi conto che forse potevano appartenere ad uno dei ragazzi morti.
«Ciao ragazzi» li saluta dolcemente. Si voltano tutti a guardarla, alcuni anche stupiti e sorpresi. «Lei è la fidanzata di Harry Potter! Era sulla copertina del settimanale delle streghe il mese scorso!» esclama una ragazzina che non più di quindici anni. L'ha vista, la foto che hanno scattato la sera del giuramento di Harry sulla copertina della rivista di gossip. Rita Skeeter aveva scelto come titolo: Harry Potter e l'amore: nuova fiamma per il bambino sopravvissuto?. Peccato che lei fosse la "nuova fiamma" di Harry da una cosa come cinque o sei anni. Gliel'ha perdonata, comunque, perché Rita Skeeter le fa un pò pena.
«Si, sono io» dice, scuotendo leggermente il capo sconfitta. Sente alcuni versi sorpresi da parte della maggior parte dei ragazzi. Le uniche che non la guardano sono due ragazzine. Sono identiche, hanno i capelli biondi arruffati e sporchi di sangue e il capo chino. Non singhiozzano, ma di tanto in tanto cade qualche lacrima dalle loro guance e gocciola sul lenzuolo della barella sulla quale sono sedute a gambe incrociate. Hanno entrambe una mano fasciata.
Sophie si china di fronte a loro e afferra la mano coperta di garza ad ognuna di loro. Quella di destra non ha il pollice, a quella di sinistra manca il mignolo. Nessuna delle due ha alzato lo sguardo nemmeno per sbaglio.
«Credo di avere qualcosa di vostro» dice, aprendo la mano sotto i loro nasi. Prima guardano entrambe la sua mano aperta, poi la guardano in faccia. Hanno gli occhi azzurri e rossi dal pianto. «Vi va se ve le riattacco?» chiede dolcemente. Entrambe annuiscono, così si siede tra di loro ed estrale la bacchetta. «Vi farà un pò male però» le avverte. Prima sussurra qualche incantesimo sulle dita e sulle mani, giusto per sterilizzarle un attimo, e poi l'ago incantato dalla bacchetta che ha in mano inizia il suo lavoro sul pollice mancante. I maghetti intorno a lei guardano attenti il suo lavoro, non perdendosi nemmeno un passaggio.
«Allora-» inizia, sentendo il silenzio troppo pesante. «Vi va di dirmi perché piangete?». Nessuno risponde, ma Sophie non perde il sorriso. Per qualche minuto si sente solo il rumore dell'ago che cuce la pelle.
«Uno dei ragazzi che è morto è nostro fratello». Gli altri ragazzini devono essersi stufati, perché sono spariti tutti. Sophie si volta verso la ragazzina senza il mignolo. È lei che ha parlato. «Ha finito l'anno scorso. Si era offerto di accompagnarci perché questo sarà il nostro primo ad Hogwarts e-» si ferma. Un profondo singhiozzo esce dalle sue labbra, così è la sorella che continua. «Era un Corvonero. Era super sicuro che sarebbe stata anche la nostra casa, così aveva deciso di portarci al Ghirigoro. Oltre ai libri di scuola voleva regalarci un libro a testa.». Si ferma anche lei, ma al posto di sua sorella prende un bel respiro e continua a parlare. «Quando sono entrati gli uomini incappucciati si è messo davanti a noi. Ci siamo buttati tutti e tre a terra, ma uno di loro l'ha visto e gli ha tagliato una gamba con la bacchetta. Non ha avuto nemmeno il tempo di urlare che gli avevano tagliato anche la testa. Io e Clarissa abbiamo finto di essere morte. Siamo scampate per un pelo».
Ciao a tutti e buon Santo Stefano.
Ho deciso di dividere il capitolo del giuramento di Sophie in due perché ci tengo molto a farvi capire perché Sophie vuole diventare Medimaga.
Questa è la prima parte. È inspirata ad una delle tante storie che i miei nonni mi hanno raccontato sull'eccidio da parte dei tedeschi che c'è stato nel mio paese nel '45. Mi vengono i brividi ogni volta che ci penso.
La seconda parte sarà meno triste, forse.
Enjoy!
•sese•✨
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Scruta La Mia Anima- Vita Quotidiana
FantasiRaccolta di momenti di vita quotidiana nella vita di Sophie ed Harry.