Sophie ci mette quasi tre minuti per riprendersi. Si è pentita di quella frase ancora prima di finire di pronunciarla.
Soffia su una ciocca di capelli che le cade davanti al viso e la porta dietro l'orecchio con la mano. Non è sicura di voler tornare in salotto. Nonostante pensi ciò, i suoi piedi sono già arrivati nell'altra stanza, e tutti gli occhi dei presenti sono puntati su di lei.
«Scusate» dice, «ma credo che la festa sia finita.». Vede con la coda dell'occhio Hermione annuire e tirare un calcio negli stinchi a Ron, che stava per dire qualcosa. Ginny le si avvicina lentamente e le posa una mano su una spalla. «Se ti serve qualcosa, intendo qualsiasi cosa, sai dive trovarmi», e Sophie non fa altro che mostrarle l'ombra di un sorriso.
Draco sembra shockato. Ha ancora Teddy sulle ginocchia che si agita, ma lui non accenna a muoversi. Sophie non può fare a meno di chiedersi come mai questa cosa l'abbia impressionato così tanto. Astoria, accanto a lui, accarezza lentamente e ritmicamente la sua schiena.
Nel giro di cinque minuti sono tutti sulla porta. Maddison, che ha in braccio Remus, lo saluta con un bacio ed una carezza, lo affida alle braccia della madre e poi si rivolge proprio a lei. «Non rimuginarci troppo sopra. Io avrei fatto la stessa cosa.». Sophie annuisce distrattamente. «Sei hai bisogno, abito sempre nella stessa casa» sorride, prima che prenda a braccetto Zabini e esca di casa, borbottando qualcosa su un drink che le aveva promesso.
Sophie saluta Eragonia con un bacio sulla guancia, ma l'altra non parla. Non hanno bisogno di parole. «Tornerà» dice solo, dopo alcuni attimi di silenzio. Il sorriso che ha adesso Sophie è un concentrato di tristezza e amarezza.
Lei e Logan sono gli ultimi ad uscire, e quando chiude la porta il silenzio surreale della casa fa venire a Sophie voglia di piangere e vomitare. Sa cosa l'aspetta, di là. La aspetta un Harry incazzato per cose che lei nemmeno sapeva e un Teddy impaurito. Si fa coraggio, prende un respiro profondo e percorre tutto il corridoio d'entrata.
Harry sta cercando di mettere in ordine. Impila piattini di plastica uno sull'altro con la mascella tirata e sbuffa dalle narici come un toro. Teddy è seduto sul divano, e mano mano che Harry sbatte oggetti da una parte all'altra si fa sempre più piccolo, portando le ginocchia al petto. I suoi capelli sono di un verde scurissimo.
«Ted» lo chiama lei. Il bambino alza un attimo gli occhi, che sono talmente neri che la pupilla non si riesce quasi a distinguere, e la guarda con un sguardo triste e spaventato. «Io ed Harry dobbiamo parlare di cose da grandi. Perché non vai di sopra e continui a leggere Le Fiabe Di Beda Il Bardo? Così stasera sarai tu a raccontarle a me». Teddy annuisce svelto e scatta come una molla al piano superiore.
Sophie infila Remus nel seggiolone e sospira, mentre Harry accartoccia con troppa forza un bicchiere di carta. «Avanti» inizia. «Dimmi che sono una stronza». Harry si volta di scatto, trafiggendola con gli occhi. «Potevi anche prenderti la briga di dirmelo, che Lorelay si sarebbe portato dietro il tuo ex».
Sophie sospira di nuovo. «Se l'avessi saputo, l'avrei fatto». Harry fa solo «pff». È stufa di litigare per cose stupide. «Dico davvero» esclama Sophie iniziando a scaldarsi. «Non ne avevo la più pallida idea. Non hai sentito, quando è entrata? Mi ha chiesto se mi dispiaceva che avesse portato qualcuno. Perché non lo sapevo!», e la sua voce di alza di un ottava.
«E perché non hai detto niente?». Adesso anche Harry sta urlando. «Cosa dovevo dire? No, non può rimanere perché è il mio ex? È stato più di sei anni fa!». Harry lancia violentemente tre o quattro piatti di plastica impilati contro una parete. «Non è questo il punto!» urla. «Tu non mi hai detto niente!».
Sophie grugnisce ad alta voce. «Perchè non ne sapevo niente, Cristo!». Harry si avvicina di un passo a lei. «Si, certo e-», il suo urlo viene interrotto dal pianto isterico di Remus. Si voltano entrambi verso il bambino che piange e poi si guardano l'un l'altra. Ma che stanno facendo?
Harry prende Remus tra le braccia e lo bacia tra i capelli scuri, cullandolo un pò. Sophie li guarda, prima che qualche singhiozzo mal trattenuto giunga alle sue orecchie. Si gira verso le scale, e tra la ringhiera di legno riesce a distinguere Teddy, accucciato su uno scalino, che evidentemente ha assistito a tutta la scena.
Sophie lo raggiunge e si siede accanto a lui. «Non mi piacciono le cose da grandi» piagnucola Teddy tra un singhiozzo e l'altro. Sophie sorride e lo prende in braccio, per poi tornare al piano di sotto. «Nemmeno a me» sussurra nel suo orecchio. «Scusaci».
Harry e Sophie si guardano per un momento, ognuno con un bambino in braccio. «Non ne sapevo niente. Te lo giuro». Harry annuisce ed abbassa lo sguardo. «Lo so».
Spazio sottoscritta:
Bene gente, questa è la penultima parte di Ex fidanzati!
Bbbuuuuttt, non sto scrivendo per questo. Voglio farvi una domanda: che ne pensate se dopo l'ultima parte saltiamo direttamente ai giuramenti da Auror e da Medimaga, e poi facciamo un salto di qualche anno? Sono indecisa sul da farsi.
Mi scusi infinitamente per l'orario, La ScUoLa Mi DiStrUgGe. Spero almeno ne valga la pena.
Baci stellari da me medesima
•sese•✨
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Scruta La Mia Anima- Vita Quotidiana
FantasyRaccolta di momenti di vita quotidiana nella vita di Sophie ed Harry.