Capitolo 16

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Giunta la sera, mi recai nella sala da pranzo, dove si sarebbe consumata la cena. Assieme a noi c'erano, come sempre, i funzionari e gli imprenditori più famosi, assieme a qualche generale delle truppe reali.

Mi sedetti al mio solito posto, accanto al principe Jungkook. Era una sera particolare, perché stavamo per festeggiare il compleanno di uno degli imprenditori. Per l'evenienza, mi avevano detto di indossare un vestito più elegante, e così avevo fatto: era un vestito rosso porpora, con dei brillantini sulla scollatura, non molto accentuata, e una cinta luccicante sotto al seno.

Jungkook aveva una camicia bianca e dei pantaloni eleganti neri, i bottoni della camicia erano piccoli e dorati. Quanto stava bene con quei vestiti...glieli avrei voluti strapp- no, cazzo dovevo stare calma.

Non potevo permettermi di fare certe cose, non ora che mi trovavo nella stessa tavola con i sovrani e altre persone.
Mi schiarii la voce e sistemai la gonna del vestito, mentre ascoltavo distratta alcune chiacchiere.

"Che hai?" Sentii sussurrare da Jungkook. "Ti senti bene?"

"Sì, sto bene principe" annuii mantenendo un rapporto formale. "Stavo solo pensando"

"Dopo-"

"Jungkook, EunMi, fate cortesemente silenzio. Stiamo per iniziare la cena" lo fermò la Regina.

Chinai il capo come cenno d'assenso e accennai un lieve sorriso, guardando subito dopo il festeggiato dall'altra parte del tavolo, senza più proferire parola come richiesto dalla donna più importante del regno.

Quell'uomo incominciò pochissimo dopo a fare il discorso in cui ci ringraziava per la nostra presenza, diceva che era molto felice e che avrebbe lavorato durante per i prossimi anni...bla bla bla.
Sospirai più volte, giocando con le unghie, impaziente che finisse presto.

Non appena finì, le cameriere ci servirono il pasto, formato da pietanze squisite e dall'aspetto delizioso.

Avrei voluto aiutare quelle povere domestiche, che a volte davano l'impressione di non riuscire a portare la pressione dei loro capi.
Prima, ero davvero felice nel lavorare con loro dietro i fornelli; impiattavo, servivo e rigovernavo tutte le stoviglie una volta finito il pasto. Adesso, però, ero occupata a stare affianco al principe, che dopo l'accaduto del giorno prima non voleva lasciarmi un attimo sola per paura.
Perciò, mi dovetti rassegnare.

Iniziammo a mangiare dopo aver augurato una buona cena. Nessuno parlò più, tutti erano occupati a mangiare; si sentivano solo i suoni cristallini dei bicchieri e delle posate che strusciavano sui piatti di porcellana pregiata e lavorata a mano dagli artigiani più bravi di tutta la città.

Ogni tanto, gli occhi mi andavano sulla figura del principe, impegnato a mangiare e a gustarsi la spettacolare cena. Era davvero bello, il ragazzo più bello che avessi mai visto.
Non pensavo che ci fosse qualcuno d'aspetto più elegante, i suoi modi di fare erano ben curati e guidati dalla saggezza e dall'elevata istruzione.

Lui pareva davvero portato per fare il Re, nel prossimo futuro, ne aveva le capacità.
Volevo ancora capire perché il sovrano non avesse visto in Hoseok l'erede adatto. Ne ero molto curiosa, ma non avrei fatto nessuna domanda per non risultare scortese e troppo impicciona.

Dopo aver cenato, tutti gli ospiti si ritirarono nelle loro stanze, quindi rimasi da sola con Jungkook e i suoi genitori.
Posai il tovagliolo usato nel mio piatto e mi girai di poco col busto verso i sovrani.

"Sembrate pensierosi..." iniziò la Regina, notando immediatamente le nostre facce.

Mi mordicchiai il labbro e mantenni il contatto visivo con la donna. "È così, vostra maestà...abbiamo trovato una lettera nel cesto che mi aveva dato quella ragazza"

~Gυαɾԃιαɳ [Jeon Jungkook]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora