Capitolo 3

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Mi sedetti al bordo del letto e posai tutti gli oggetti sul comodino accanto al legno della rete. Sospirai prendendo una pezza, lo impregnai di disinfettante e poi mi girai col busto verso il ragazzo.

"Forse sentirete un po' di dolore..."

"Non m'importa, basta che fai veloce"

Feci un segno col capo senza più parlare, posai con quanta più delicatezza possibile il pezzo di tessuto sulla ferita e spinsi cosicché il liquido entrasse nella pelle lacerata.
Sentii un sospiro da parte di Jungkook, lo guardai per un istante; sembrava stesse soffrendo abbastanza, ma non si stava lamentando.
Però, appena una goccia penetrò nella ferita in modo più profondo, il principe diede un gemito di dolore e irrigidì i muscoli.

"M-mi dispiace..." mormorai, dispiaciuta veramente.

"C-continua, non ti fermare"

Cercai allora di fare veloce, passando l'ovatta sul largo taglio. Mi morsi un labbro, cercando di concentrarsi, vidi che il principe stava sudando, talmente alta era la soglia del dolore. 

Durante tutto quel tempo, sentivo lo sguardo del giovane che mi penetrava le ossa, mi spogliava di tutti i sentimenti e mi faceva sentire a disagio. Però, cercai di non pensarci su e mi concentrai sul lavoro, finendo dopo qualche minuto. Pulii e misi un cerotto per coprire la pelle, ora disinfettata.

"Prima di andare a dormire dovete cambiare il cerotto, almeno non si asciugherà"

Mi alzai dal letto, andai in bagno per posare tutte le cure dell'armadietto e poi tornai in camera.

"Rientro nella mia stanza. Con permesso" mi inchinai sussurrando, facendo per aprire la porta.

"Aspetta." Mi fermò Jungkook, abbottonandosi di nuovo la camicia e andando verso di me. "Dove hai imparato a fare le medicazioni?"

"A mia madre piace la professione da dottore, quindi mi ha insegnato alcune cose" risposi con un sorriso accennato sulle labbra.

"E tuo padre?"

"Mio padre è un contadino, a volte va a pescare. Gli piace stare a contatto con la natura, guardare il cielo da vicino e stare accanto alla sua famiglia..."

"A te...cosa piacerebbe fare? Cos'è che ti piace?" domandò trovandosi davanti alla mia figura snella.

"Io...anche io preferisco la natura, gli animali...adoro i colori, ma non so che lavoro vorrei fare"

Ci misi un po' a rispondere, visto che avevo il viso a pochissima distanza da quello del principe. Così vicini che potevo sentire il suo respiro sulla propria pelle, così vicini che potevo odorare il suo profumo.
Mi racchiusi nelle spalle, nel tentativo di allontanarmi di qualche centimetro.

"Ti piacciono gli animali, hai detto?" ripeté le parole dette da me, al ché annuii

"Domani ti porterò in un posto, preparati dei pantaloni e una maglietta. Niente abiti"

"Sì, principe. Ora, con permesso" chinai il capo e me ne andai dalla camera.

Tornai nella propria, mi feci una veloce doccia e, aprendo l'armadio, decisi di mettermi un vestito rosa e avorio, lungo fino alle caviglie con dei ricami al corpetto.
Per il giorno dopo preparai dei leggins blu notte e una maglia, poi li posai su una sedia accanto a letto, sotto la quale misi un paio di stivali. Mi sistemai i capelli in una coda bassa, poi uscii dalla stanza e scesi al piano inferiore.

Come al mio solito, volevo andare ad aiutare i cuochi con la cena. Appena arrivata, salutai le donne e mi misi al loro fianco. Cucinai le patate, poi affettai i salumi per il primo piatto.
Successivamente, le aiutai a mettere tutto nel piatto e diedi una mano a servire al grande tavolo.
Entrata nella Sala da pranzo, osservai, senza soffermarmi troppo, tutti i presenti, mantenendo un piccolo sorriso sulla bocca.

Venni fermata dalla Regina, che posò una mano sul mio braccio e richiamò la mia attenzione.

"Non hai fame? Ho visto che non hai mangiato nulla, devi pur mettere qualcosa nello stomaco" mi riprese, con voce dolce e cordiale.

Io però scosso la testa. "Non ho appetito, Vostra maestà. Non preoccupatevi per me, buona cena"

La donna annuì con la testa e mi lasciò andare con un piccolo sospiro, quindi tornò a mangiare in silenzio.
Jungkook aveva assistito a tutta la scena, essendo seduto accanto ai suoi genitori, ma non aveva fatto neanche un intervento.
Mi domandai del perché lo avevo guardato e avevo sperato in una sua parola, dettata dalla sua voce...

Non avevo davvero fame, dato che sin da piccola ero stata abituata a mangiare poco. Ma non per essere più magra, ma perché, in casa mia, il cibo era poco e doveva bastare per tutta la famiglia. E poi, non avrei comunque mangiato tantissimo, perché avevo un corpo piccolo e snello.

Una cameriera, dopo la cena, che i Regnanti consumarono in armonia con i loro amici, mi chiamò. Mi posò nelle braccia dei panni puliti e mi guardò, pulendosi le dita sulla sua gonna bianca.

"Questi li devi dare al principe, sono degli asciugamani puliti"

Detto ciò, la donna se ne andò, lasciandomi con quella stoffa pulita e profumata nelle mani.
Sospirai andando verso la camera del ragazzo, poi bussai e aspettai che mi aprisse la porta, o che per lo meno, mi desse l'autorizzazione ad entrare; però non udii risposta.
Quindi, lentamente, girai la maniglia e feci capolino. Nella camera non c'era nessuno, ma potei sentire il getto dell'acqua della doccia che scorreva con forza.

-si sta lavando...meglio se glieli lascio qui-

Sistemai ordinatamente i panni puliti sulla poltrona accanto al letto, quindi mi girai e andai verso la porta.

"EunMi." mi richiamò la voce fresca di Jungkook. "Perché sei nella mia stanza senza il mio permesso?"

Mi voltai e feci per rispondere, ma appena notai che il ragazzo aveva solo un piccolo asciugamano bianco a coprirlo al bacino, fu come se le parole mi fossero scomparse.
Tenni la bocca aperta e, senza farlo apposta, abbassai lo sguardo ai suoi muscoli. Il principe iniziò ad avvicinarsi a me con passi piccoli e tranquilli, finché non ci furono solo pochi centimetri a separare i nostri corpi.

"V-vi ho portato dei panni p-puliti..."

"Non balbettare" sorrise il ragazzo. "Piuttosto...che ne dici di fare una cosa?"

"E sarebbe?" sussurrai deglutendo, il piccolo ghigno che aveva sulle labbra mi metteva tanta ansia.

"Mh...dammi un bacio"

"E-eh? Non posso farlo..."

Scossi più volte la testa, indietreggiando di qualche passo.
Non volevo baciarlo, non avevo mai provato le labbra di un ragazzo...e non volevo neanche provare a quell'età.

"Perché no? Solo uno" ripeté Jungkook.

Il giovane mi fece poggiare la schiena al muro, cosicché mi potesse avere sotto al suo controllo.
Lui sentiva un'attrazione per me, che sembrava gli inebriasse il cervello e lo spingesse a volere le mie labbra morbie sulle proprie.

"Non mi dire che non hai mai baciato un ragazzo" completò la frase.

Di nuovo, negai con la testa, abbassai poi lo sguardo e provai ad allontanarmi, cercando di spingerlo via.
Posai le mani sul petto del principe, rabbrividii sentendo la sua pelle calda.

"Posso essere il primo?"

La voce di Jungkook era troppo vicina a me, troppo. Mi premeva contro il collo, mi faceva impazzire. Sentivo nelle narici il profumo dolce del maggiore, che respirava sulla mia pelle, adesso bollente.

~Gυαɾԃιαɳ [Jeon Jungkook]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora