Capitolo 21

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"Cosa proponi di fare, quindi?" Domandò Jungkook, posando le redini sulle proprie cosce e guardando il più grande con pazienza.

"Potremo continuare, oppure cercare un posticino e sistemarci lì finché non avremo una buona situazione in cui uscire allo scoperto" rispose suo cugino.

"Signore" parlò una delle guardie. "Potrei andare a controllare i dintorni"

Era una richiesta coraggiosa, quella. Solo chi era pronto a rischiare la propria vita avrebbe potuto parlare in quel modo.
Mi mordicchiai il labbro non sapendo come intervenire nella conversazione, non avevo idee in mente non essendo un'esperta di questi casi così contorti e spettrali. Mi spostai i capelli dal viso e sospirai, accarezzando il collo di uno dei cavalli.
Li sentivo parlare, intanto, proponevano varie idee diverse; nessuna di queste idee, però, pareva colpirmi.

"Sei sicuro di voler andare?" Fece il generale, sospirando vedendo l'altro annuire col capo. "Va bene. Ti accompagneranno Kim e Oh. Andate, ragazzi, tornate prima del tramonto"

Appena Johyun diede l'ordine, le tre guardie, delle cinque che erano con noi, calciarono i cavalli e partirono al galoppo.
Man mano che si allontanavano, venivano inghiottiti dalla nebbia bianca, sparendo successivamente dietro alla fitta foresta.

Noi rimanemmo lì, in mezzo a quella stradina apparentemente molto trafficata, a pensare.
Anche i cavalli parevano nervosi, c'era qualcosa nell'aria che li faceva agitare e non poco.
Provai a calmarli facendo dei versi, accarezzandoli. Eppure, scavavano con le zampe e muovevano il capo su e giù, nitrendo.

"Jungkook...c'è qualcosa che li infastidisce"

Il diretto interessato si girò verso di me e inclinò il capo. "Credo che non dovremo restarcene qua fermi...piuttosto spostiamoci"

"E dove, Jungkook-ah? Non conosciamo questo posto, dei felini potrebbero ferire i cavalli...allora come andremo via? Di certo, chi vive qui non è gentile

"Ma non è neanche tranquillo rimanere su questa collina, ben visibili" presi parola. "Anche io propongo di muovere il carro"

"Signore, sembra che il tempo non stia dalla nostra parte" mormorò un ragazzo guardando in alto verso il cielo.

-si sta annuvolando...-

"Aspettiamo i vostri compagni" ordinò fermo. "Una volta che torneranno, ci faremo dire tutti i particolari e cercheremo un rifugio"

Così fu.
Mezz'ora dopo, le tre guardie che erano partite per andare in ispezione tornarono, sani e salvi e abbastanza soddisfatti delle scoperte che avevano fatto.

"Allora, trovato qualcosa?" Chiese Jungkook, rivolgendo l'attenzione ai ragazzi.

Quello che aveva parlato per primo annuì, recuperando fiato dalla cavalcata. "Sì, principe. C'è una vecchia casa qui vicino, non è messa male. Di sicuro potremo sostare lì dentro"

"C'era qualcuno nei paraggi?"

"No, Signore. Abbiamo controllato i dintorni e non abbiamo visto neanche una traccia, perciò deduco che non sia di nessuno"

"Ben fatto, ragazzi. Partiamo?"

Johyun portò lo sguardo in quello del mio ragazzo, che annuì e tornò composto sopra la carrozza.
Ne prese le redini e frustò i cavalli, facendoli partire immediatamente dopo.

Intanto, suo cugino era montato di nuovo in sella e ci stava ai fianchi assieme alle altre cinque guardie, posizionate a cerchio.

La strada non accennava neanche ad un lieve miglioramento, la pioggia aveva iniziato a battere insistentemente sul fango così da crearne di nuovo.
Finalmente, dopo qualche minuto, vedemmo la casetta di cui parlavano i ragazzi.

~Gυαɾԃιαɳ [Jeon Jungkook]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora