La sveglia continua a suonare, ma io non sto dormendo. Mi giro per allungare una mano verso quell'oggetto odioso per lanciarlo dall'altra parte della stanza interrompendo quel fastidioso rumore meccanico, poi mi volto verso il nulla tentando di riprendere sonno. La verità è che da quando mi sono messo a letto non ho chiuso occhio.È passata una settimana da quando ho voltato le spalle a Jungkook, oggi è una settimana ed un giorno, ed io non riesco a mettere piedi fuori casa. Tutto quello che so è che lui è nella mia stessa città insieme alla sua fidanzata, e se solo mi capitasse di incontrarlo per strada, smetterei di respirare.
Mi manca. Mi manca ogni giorno, ad ogni ora e minuto. Mi mancano le sue mani grandi e il suo sorriso innocente, i suoi occhi curiosi e i suoi capelli disordinati. Mi mancano le sue attenzioni. Mi manca il suo profumo e il suo amore. Mi manca il suo corpo dentro di me, mi manca potergli offrire tutto quello che vuole e sentirlo tremare dal piacere.
Sono così vuoto.Non riesco a fare altro che pensare a lui. Lui, lui, lui, solo lui; il mio Kookie e la sua risata, quel suo modo di guardarmi, come se mi stesse sfidando ad ogni parola. Ed io non smetterei mai di perdermi ad ogni sguardo, lasciandogli il permesso di prendere tutto me stesso, amandolo ancora e sempre di più.
Il cuscino umido comincia a darmi fastidio quando provo a chiudere inutilmente gli occhi, così mi alzo asciugandomi il volto con le mani. Mi dirigo verso la cucina per versare un po' di caffè in una tazza, rifiutandomi di guardare il mio riflesso. Mi sento uno straccio, a malapena riesco ad entrare in doccia marcendo più di prima, mentre mi ricordo del suo fisico vicino al mio.
Così alto e spesso, così perfetto. Un giovane uomo dalla testa ai piedi, mi proteggeva da tutto solamente standomi affianco e quando mi abbracciava ero a casa.
Inaspettatamente il mio telefono continua a squillare ricordandomi le mie responsabilità, tra cui le lezioni di danza che sto ignorando e Taehyung che si preoccupa di me ogni istante. Mi ricorda che Jungkook mi sta cercando, che sta tentando disperatamente di incontrarmi e di vedermi ancora, di darci un'altra possibilità. Sento la sua voce sussurrarmi che siamo noi un'altra possibilità, quella giusta e quella per cui vale la pena rischiare. Lo sento chiamare il mio nome e chiedermi di tornare indietro, indietro nel tempo con lui.
Urla silenziosamente che mi ama, ma io non posso sentirlo.Sussulto quando il campanello di casa inizia a suonare freneticamente, e prima di avvicinarmi del tutto mi sporgo per osservare attraverso l'occhiello.
-Non ci credo.- sussurro sconcertato. Apro la porta con uno scatto dopo aver girato la chiave con frustrazione. -Tae, che cazzo ci fai alle cinque di mattina a casa mia?-
-Ti porto a lezione.- risponde convinto, prima di entrare. -Non voglio sentire obiezioni. È passata più di una settimana e tu non hai mosso un dito, Dio solo sa come hai convinto il tuo capo a farti lasciare a casa prima di Natale e perché non ti hanno ancora sbattuto fuori dal corso, ma sai una cosa? Non mi interessa. Quello che voglio adesso è vederti pronto con quelle fottute scarpette in mano e la borsa in spalla.-
Mi guarda mentre respira affaticato, ma non per questo si ferma; inizia a muoversi per tutta la casa alla ricerca di qualcosa, poi torna con la mia borsa di danza in una mano e le ballerine nell'altra.
-Devo forse ripetere tutto da capo?- chiede alzando un sopracciglio.
Ancora scosso, chiudo la porta alle mie spalle ed inizio a sbuffare, senza distogliere lo sguardo dal pavimento.
-Non mi sento bene Tae, è meglio se ricomincio lunedì.- mi lamento.
-Lunedì è la vigilia e il giorno dopo è Natale, sono tutti chiusi, compresa la tua accademia Jimin-ah.- mi risponde subito.
STAI LEGGENDO
the good side - Jikook
Fanfiction-Ti odio.- mormoro con un filo di voce. Lui abbassa il volto sconfitto, ma avanza lentamente verso di me. Stringo i denti ed inspiro in silenzio il suo profumo permettendogli di rendermi piccolo come una briciola e leggero come una foglia, così d'i...